«Il ricorso presentato dalla senatrice Colomba Mongiello rispetto alla composizione della lista dei candidati alla Camera della Puglia non è assolutamente condivisibile e lo affermo a nome dell’intero Partito Democratico di Capitanata». Così Paolo Campo apostrofa quanto fatto e detto a mezzo stampa dalla senatrice uscente Colomba Mongiello.

Cosa è accaduto? Ieri il Pd ha reso pubbliche le liste di Camera e Senato di tutte le regioni, ponendo in Puglia Michele Bordo, secondo, e Colomba Mongiello, quindicesima, alla Camera; a Elena Gentile invece è toccato il sesto posto al Senato. I tre di Capitanata sono quindi risultati tutti in posizione eleggibile, solo che gli ingressi dei ‘nomi romani’ hanno modificato le classifiche iniziali, dove per altro la Mongiello risultava tredicesima. La senatrice foggiana non ci sta e in giornata rende nota alla stampa la notizia del suo ricorso. La notizia viene diffusa proprio dall’Ufficio Stampa del Pd di Capitanata poco dopo le 13,00. Intorno alle 16,00 di oggi un nuovo comunicato dall’Ufficio Stampa del Pd di Capitanata raddrizza il tiro aprendo (e chiudendo si spera, ndr) quella che lo stesso Paolo Campo, Segretario Provinciale del Pd, ha definito una «spiacevole parentesi polemica». Perché le parole del segretario provinciale paiono risuonare come un rimprovero (di scorrettezza): «il deliberato della Direzione regionale, a cui ho personalmente partecipato e contribuito, prevedeva l’inserimento in posizione eleggibile di almeno 2 personalità nazionali. Così è accaduto e lamentarsene a posteriori è scorretto». E ancora: «non comprendo cosa abbia potuto scatenare una simile reazione nei confronti di Alberto Losacco e Ivan Scalfarotto (nel comunicato della Senatrice Mongiello si leggeva: «Scalfarotto e Losacco non hanno i meriti per la posizione occupata», ndr), entrambi dotati della rappresentatività politica richiesta non solo dal regolamento per le candidature. […] non meritavano le parole spese nei loro confronti dalla senatrice Mongiello». Infine, conclude la nota Paolo Campo, «ho chiesto di ritirare il ricorso e favorire la rapidissima chiusura di questa spiacevole parentesi polemica».

Una voce, più voci Non serve un addetto ai lavori per comprendere quanto sia strano ciò che è accaduto oggi nel Pd di Capitanata. La diffusione della notizia del ricorso è parsa quasi non esser passata al vaglio del segretario Paolo Campo (e non è detto che ciò dovesse necessariamente accadere). Tuttavia il segretario prende le distanze a nome del Pd di Capitanata (ma proprio di tutto il Pd?). Gesto di facciata o si sta davvero rompendo qualcosa? Fino a poche ore fa nel Pd Provinciale vigeva una certa compattezza, soprattutto sull’asse Manfredonia-Foggia. Oggi qualcosa sembra essersi rotto e il dato elettorale di Foggia potrebbe esserne la causa. Foggia si è stancata di essere provincia di Manfredonia e i manfredoniani hanno ‘pesato’ il valore di alcuni piddini di Capitanata. La geografia politica parrebbe quindi essere in evoluzione. Da che parte staranno coloro che hanno appoggiato la Mongiello a Foggia, Orta Nova e Cerignola?