Si chiama Casa sollievo dell’immigrato il progetto d’accoglienza per immigrati a cui ha partecipato il Comune di Cerignola, da realizzarsi presso Borgo Libertà. Facente parte del PON “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Operativo 2.1 “Realizzazione iniziative in materia di impatto migratorio” del Ministero dell’Interno, il progetto prevede la realizzazione di lavori di ristrutturazione di locali, arredi, progettazione e direzione lavori per una cifra complessiva (che l’ente si è aggiudicata) di 670.000 euro.
«Nessuna eccezione circa la validità sociale del progetto – fa sapere il Movimento Politico La Cicogna – a nostro avviso utile e importante in quanto volto a migliorare la vita di individui in situazione di disagio, vogliamo fare, però, una serie di riflessioni: A Borgo Libertà non esiste alcuna forma di presidio sanitario, non esiste una farmacia, un medico di base, un seppur minimo ambulatorio medico; A Borgo Libertà non esiste alcun presidio di forza pubblica (carabinieri, polizia, polizia municipale); A Borgo Libertà non esiste alcuna rivendita di generi alimentari e materiali di consumo; Per gli abitanti di Borgo Libertà è difficile raggiungere Cerignola perché la strada provinciale che la collega è letteralmente impraticabile per via dell’asfalto che non esiste più e delle voragini che la rendono impercorribile; A Borgo Libertà è letteralmente assente l’Amministrazione Comunale che, nonostante interpellata in più circostanze, non ha saputo dare alcuna risposta concreta; A Borgo Libertà vivono il trauma della chiusura della succursale della Posta; Borgo Libertà vive un forte senso di abbandono».
«Come mai prima di pensare ad un progetto sociale importante e complesso non ci si cala nelle criticità del territorio cui lo stesso progetto sarà realizzato? […] Noi del Movimento Politico “La Cicogna” facciamo le nostre riflessioni e le facciamo pubblicamente, […] affinché non si realizzi il servizio di “parcheggio” dell’immigrato in una comunità di per se abbandonata!».
Una grande boiata questa iniziativa, alla stregua di quelle già “partorite” in campagne elettorali precedenti. Un grande plauso all’inventore di questa “opportunità”; l’Albergo diffuso, La Coop dei falegnami; lo scippo della mensa dei poveri all’ex-carcere; un sodalizio di affari con l’appoggio esterno dell’Istituzione di Carità per antonomasia, la quale nulla ha fatto affinchè questi “inutili” investimenti venissero “approvati”………… :::::::::.interessi congiunti o comuni?
A breve saremo chiamati ad assistere inermi anche all’approvazione dei diritti per le coppie di esseri umani dello stesso sesso………………Vendola:Casini= Bersani:Monti- Risultato finale
Questa è il nuovo corso al testamento biologico del Concilio Vaticano Terzo.
Papa Ratzinger: Merkel= Monti: Merkel……………………………………………………………………..
…DISEGNI….nel VUOTOOOOOOO
La contestazione di questo nobile e utile progetto, è mera speculazione elettorale posta in essere da chi di mestiere è abituato ad asserite “tutto” e dopo alcuni minuti “il contrario di tutto”.
Da quel che risulta dagli atti pubblici, il progetto “Casa sollievo dell’immigrato” è stato concepito su “proposte di idee” della Prefettura di Foggia, organo super partes in materia di progettualità socio-economica, quale polmone estemporaneo di assistenza sociale da offrire a cittadini stranieri immigrati e senza dimora, non è come demagogicamente viene sottolineato dal MPC un semplice parcheggio di extracomunitari.
Questo presudo-movimento, sempre attento a strumentalizzare in maniera preconcetta, qualsiasi iniziativa posta in essere dall’Amministrazione Comunale, deve sapere che la fattibilità dell’idea progettuale nella sua globalità, ha superato non pochi vagli di compatibilità sia ambientale che di efficienza sociale, da parte di organi istituzionali preposti che, chi ha partorito il dissenso (MPC), nemmeno si immagina.
Per cui cari “mettiani” siate più seri e non pensate a “….la strada….la posta….il supermercato…le forze dell’ordine…..” cercatevi tematiche reali e possibilmente vicine alla verità delle cose, per contrastare le azioni e le scelte amministrative che il Sindaco propone.