A questo punto è più che logico domandarsi se, dopo le diverse rapine a farmacie e tabaccai, ai supermercati (di cui una ieri al Dok di piazza Primo Maggio, ndr) e perfino al CUP, siamo emergenza oppure tutto rientra nella normale statistica. E’ vero si tratta di microcriminalità al di fuori di ogni ‘complesso organizzato’, ma tali fenomeni rappresentano pur sempre eventi ‘dannosi’ per l’economia del paese. Dimostrazione ne è lo stato d’animo di commercianti ed esercenti, sempre più sul piede di guerra.
«Dall’ultimo incontro con il Prefetto – scriveva lo scorso 6 maggio Gianni Ruocco -, innumerevoli sono stati gli episodi di rapina a danno di commercianti e di farmacie. Di queste ultime, ben cinque sono state bersagliate: due volte la farmacia Strafile, una volta la farmacia del Corso, una volta la farmacia Alicino ed ancora una volta la farmacia Pelagio che si trova a dieci metri dall’ingresso del Commissariato di Pubblica Sicurezza. È in atto una vera e propria sfida criminale ai danni della cittadinanza e delle forze dell’ordine che, pur al massimo della loro efficienza, restano purtroppo esigue e non sufficienti per far fronte all’aumento esponenziale della criminalità cittadina». Quindi «i farmacisti firmatari della presente petizione, chiedono alle autorità in indirizzo di prodigarsi al massimo perché Cerignola sia dotata di un maggior numero di poliziotti e carabinieri, tanti quanti purtroppo, ne merita la nostra città». Le Forze dell’Ordine, invece, sono e rimangono sempre le stesse, impegnate al massimo delle proprie possibilità su ogni fronte. Così, in un alone di finta normalità, si giunge a rapinare addirittura un ufficio (come il C.U.P), «legando le mani (degli addetti) con delle fascette».
MA CHE SIGNIFICA STATISTICA NEL TITOLO? AL MASSIMO “CASUALITA'”! MORTACCI VOSTRI