Prosegue incessante la scia criminosa che negli ultimi tempi si fa sempre più significativa nella città di Cerignola. Proprio il 29 maggio, giorno della rapina al C.U.P. sito nell’ex Ospedale, in pieno centro, altri due eventi hanno scosso la città: una rapina al Supermercato della catena Dok, in Piazza Primo Maggio, e un furto di merce ai danni di un autotrasportatore sulla SS16 a ridosso del centro ofantino. Per il primo dei due accadimenti, ovvero per la rapina al supermercato, va sottolineato come non sia la prima volta che accade nonostante la presenza di una guardia giurata in pianta stabile davanti all’ingresso. L’altra mattina, intorno alle 10.30, un uomo con volto coperto e armato di taglierino si è introdotto e ha prelevato in fretta l’incasso, circa 600 euro, prima di fuggire spintonando alcuni presenti. Dell’autoarticolato, invece, pochi sono stati gli elementi in possesso delle forze dell’ordine e la ricostruzione dei fatti sta diventando sempre più difficile.
Lo spunto di riflessione doveroso sta nell’incremento degli eventi criminosi negli ultimi tempi. E se storicamente la nostra terra è stata sempre caratterizzata da situazioni di questo tipo, l’aumento degli ultimi mesi, dall’inizio del 2013, preoccupa non poco i cittadini. Le forze dell’ordine, così come promesso dai vertici provinciali, hanno incrementato la loro azione e le unità in servizio, ma questo sembra non bastare. Evidentemente le istituzioni che, seppur a parole, si sono impegnate ad aiutare gli operatori dell’ordine cittadino, con incontri col Prefetto e il Questore di Foggia per discutere del problema sicurezza in città, alla luce degli ultimi mesi, dovrebbero operare ancor più sinergicamente con Polizia, Carabinieri, Guardia Di Finanza, e con tutti i corpi preposti al controllo del territorio, mettendo a disposizione ogni strumento possibile, per scongiurare o quanto meno limitare l’incedere di atti criminosi, soprattutto rapine, e il diffondersi di micro criminalità che danneggia l’immagine di Cerignola e che, cosa ancor più grave, crea un disagio profondo in chi ci vive e in chi ha deciso, nel bene o nel male, di progettare il proprio futuro qui.
Il problema delle rapine è solo una conseguenza della tanta droga che c’è in giro
Il problema non si risolve armandoci, che creerebbe come in America il far west,
ma semplicemente inasprendo e rendendo certe le pene e velocizzando i processi, specie a chi ha già precedenti, e che quindi difficilmente si possa trattare di errore giudiziario.
Invece qui stiamo a parlare dell’Europa che bacchetta l’Italia per la durezza ed il sovraffollamento delle carceri.
I soldi facili piacciono a tutti, e se le pene non ci sono, o non si applicano a lavorare vanno solo gli scemi.
Bisognerebbe che l’Italia tutta, iniziasse a organizzare Pulman per ROMA.
I signori politici fanno ancora finta di niente, provvedimenti a lungo termine che sono un blèff, qui le cose stanno malissimo, la loro fortuna sapete qual’è?
Che noi Italiani siamo senza PALLE, diciamola tutta la verità.
Qui si continua a votare ancora i partiti, ancora i movimenti, qui ci vuole una rivolta, vogliamo a capo del Governo i Generali dell’arma, Carabinieri,Finanza ,Polizia Esercito.
Dividere l’Italia in 2 regioni, il Nord e il Sud, bastano e vanza 2 province, macchine blù zero, ognuno con il proprio mezzo, devono esistere al massimo 3 partiti, finanziamenti zero assoluto, e come SUPERVISORE DI TUTTE LE OPERAZIONI, SAREBBE IL MASSIMO AVERE PAPA FRANCESCO.
Tutti dico tutti indistintamente saremmo ricchi e vegeti.
TE TE DROGHI
volevo semplicemente specificare che per quanto riguarda la rapina al dok la guardia giurata non era presente perché il piantonamento si riduce a 2 ore la mattina e 2 ore il pomeriggio in prossimita delle due chiusure.se ci fossero le guardie giurate durante tutto l’arco dell’apertura delle attività le rapine si ridurrebbero a zero.