Cittadini esasperati dal continuo via-vai di giovani e meno giovani impegnati nella compravendita di sostanze stupefacenti in strada, sotto le loro abitazioni, sotto il loro naso. Così –carta e penna alla mano – hanno iniziato a scrivere ed inviare esposti al commissariato di Cerignola per segnalare quella che per molti era considerata una situazione emergenziale. Gli esposti giunti in commissariato, alcuni firmati altri anonimi, hanno trovato poi “riscatto” prima nel rafforzamento dei controlli in città (avvenuto anche in concomitanza con la festività della santa patrona di Cerignola, quando aumentano i reati contro il patrimonio) e poi nell’arresto, lo scorso 5 settembre, in via Serri, nella zona del cimitero comunale, di Giovanni Ragone, 30enne del posto. Ma i controlli – spiegano dal commissariato – non finiscono qui.

Il ragazzo è stato notato dagli agenti fuoriuscire, con fare sospetto, da un’abitazione della zona. Poi, alla vista della pattuglia, con mossa fulminea nascondeva qualcosa nei pantaloni cercando di eludere il controllo. L’atteggiamento non sfuggiva certo agli agenti operanti che, prontamente, hanno bloccato e perquisito il giovane, mentre cercava di allontanarsi con fare disinvolto. Lo stesso, noto agli uffici di polizia per reati vari e specifici in materia di detenzione di sostanze stupefacenti, è stato trovato in possesso della somma 225 euro, suddivisa in tagli vari (presumibilmente provento dell’attività di spaccio) e un telefono cellulare acceso, che squillava in continuazione (presumibilmente per le richieste di sostanza stupefacente).

All’interno delle tasche dei pantaloni, occultato nel porta-documenti, il personale operante ha trovato un pezzo di hashish, mentre nascosto nello slip vi era un involucro cilindrico di colore nero con all’interno 27 “cipolline” di cocaina. A questo punto la perquisizione è stata estesa all’interno dell’abitazione dalla quale il giovane è stato visto uscire, dove è stata trovata sostanza da taglio e la somma di 2400 euro, suddivisa in banconote di vario taglio. Tutto il materiale sequestrato avrebbe potuto procurare un utile di circa 700 euro per il giovane spacciatore che veniva tratto in arresto e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.