Dopo l’approvazione per un pelo, o meglio per un voto, del Bilancio di Previsione dell’Esercizio Finanziario 2013, del Bilancio Pluriennale e della Relazione previsionale e programmatica 2013/2015, con 15 voti favorevoli contro i 14 no, non si può certo dire che Giannatempo non abbia grandi doti persuasive in fase di contrattazione. Evaporato il progetto “dissidenti” e recuperato (chissà come) Morano si va avanti come un treno, nell’eventualità probabile di un nuovo consiglio comunale a lontana data da destinarsi.

IL CASO LEPORE – «Si, se fosse stata presente in consiglio il consigliere de La Cicogna Loredana Lepore», afferma il gruppo consiliare del Partito Democratico. A fargli eco il segretario Sgarro: «Decisiva per l’opposizione l’assenza della Lepore del MP La Cicogna. Con il suo voto non sarebbe passato il bilancio e sarebbe caduta la maggioranza di centrodestra. Più chiaro di così non so come essere. Aivoglia a sbraitare sui palchi…e poi fai la stampella in consiglio comunale?». La replica di Franco Metta: «al momento del voto sul bilancio di questa sera è vero che la collega Lepore era assente» scrive il cicognino, «come era assente il consigliere Vitullo. [..] Se Loredana Lepore fosse stata presente la maggioranza avrebbe fatto mancare il numero legale, sospendendo la seduta, fino all’arrivo del consigliere capogruppo Vitullo. Invece di approvare il bilancio la mattina, l’avrebbero approvato nel pomeriggio».

I NUMERI DEL BILANCIO – «Il totale complessivo delle entrate, per quanto riguarda il Bilancio 2013 – si legge nella nota stampa comunale -, ammonta a 162.699.474,53 euro. Le entrate tributarie sono pari a 24.889.681,26 euro; i trasferimenti erariali a 9.638.512,33 euro; le entrate extratributarie a 2.704.345,80 euro; ben 95.436.723,99 euro provengono invece da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di crediti. Per quanto concerne le spese finali, quelle correnti sono pari a 33.383.655,22 euro; mentre le spese in conto capitale raggiungono quota 97.070.619,29 euro. Centrato l’obiettivo del rispetto del Patto di Stabilità: il saldo finanziario effettivo è di 9.304.038,04 euro, contro un obiettivo programmatico fissato a 1.656.131,41 euro, per uno sbilancio a favore del Comune di 7.647.907 euro». L’evidente ritardo nella discussione dell’accapo, ha poi spiegato l’assessore Francesco De Cosmo, «è avvenuto, oltre che per effettive vicissitudini politiche all’interno della maggioranza, anche e soprattutto perché solo il 9 novembre è stata ufficializzata l’esatta entità dei trasferimenti erariali al nostro Comune. Moltissimi Comuni italiani stanno affrontando difficoltà analoghe in questo senso».

IMU: ELIMINATA ALIQUOTA SU PRIMA CASA – «I Comuni – ha spiegato De Cosmo – potevano portare l’aliquota massima all’1,06%, ed il passaggio in questione, a Cerignola, è stato dettato dall’eliminazione dell’aliquota sulla prima casa stabilita dal governo nazionale. Nessun onere è previsto per le famiglie che potranno usufruire della detrazione di 200 euro se proprietarie di case la cui rendita catastale non superi i 700 euro».

PASSANO LE VARIANTI (NELL’INTERESSE DI TUTTI) – Si approva tutto, nell’interesse di tutti (138 osservazioni alle varianti di pro 2012, 41 riguardanti le Norme tecniche di attuazione e 91 sugli azzonamenti), considerato che molti consiglieri hanno nel tempo sposato le istante dei proprietari di alcuni suoli (chi per interesse, chi per amicizia, chi per tornaconto elettorale). A votare a favore Maggioranza e Cicogna. Il Pd ha invece votato a favore solo i provvedimenti riguardanti le Fornaci. «La risoluzione di questa vicenda è un sogno che diventa realtà, un sogno non solo per i cerignolani residenti nelle aree toccate dagli interventi ma anche per questa Amministrazione – dice Giannatempo –. Adesso la scommessa è il PUG, da fare in tempi brevi, per soddisfare altre esigenze della popolazione: Cerignola merita un nuovo e più snello strumento urbanistico. Lo avrà, e particolare risalto verrà dato all’housing sociale». Finisce tutto con l’immagine di una maggioranza serena e il Sindaco torna a respirare. Per dirla con Leopardi, “passata è la tempesta”.