La formazione biancazzurra della Castellano Udas cerca domani la vittoria in trasferta contro l’Adria Bari, in gara 2 dei quarti di finale dei playoff per l’accesso alla Serie C nazionale. Nella prima partita della serie, giocata sabato scorso al Palabasket “Nando di Leo”, i ragazzi di Matteo Totaro sono stati sconfitti per 80-82 dalla temibile formazione di Loprieno, Laquintana e Perrelli, capace di ribaltare il risultato a suo favore, dopo essersi trovata in svantaggio anche di quindici punti. Sierra e compagni sono consapevoli che bisogna avere la giusta dose di cattiveria agonistica per rimettere la serie in parità: il pronostico li vede sfavoriti, ma la classe ed il valore dei singoli giocatori non si discutono. Ecco perché, nonostante il campo avverso, i “cannibali” daranno tutto per ottenere quel successo che consentirebbe alla Castellano Udas di giocarsi il passaggio del turno nell’ultima sfida, il prossimo fine settimana a Cerignola davanti ai propri tifosi, che saranno numerosissimi domani in terra barese. La gara comincerà alle 21 al “Palabalestrazzi” e sarà diretta da una coppia di fischietti brindisina: Enrichens e Bartolomeo. Intanto sono arrivati i provvedimenti del giudice sportivo in relazione al finale di quattro giorni fa: la società biancazzurra dovrà pagare 80 euro per offese nei confronti degli arbitri nell’ultimo quarto e 120 euro per il gesto di uno sconsiderato individuo, che ha prima inveito contro di loro, poi senza successo ha cercato di andare al contatto fisico con gli stessi, sventato solo grazie al tempestivo intervento dei dirigenti ofantini, pronti ad evitare che la situazione degenerasse. In una nota ufficiale pubblicata sulla propria pagina facebook, l’Udas ha commentato così i provvedimenti: «Forse ci saranno persone abituate a tenere comportamenti incivili. Forse ci saranno persone che ritengono che certe frasi o certe azioni siano giustificabili. Forse ci saranno persone che, prima di azionare il cervello, azionano l’istinto. Forse. Da noi, No. Da noi, queste persone devono starne fuori. L’inciviltà genera inciviltà. L’educazione è il pane dell’anima e della nostra Società e chi ritiene di non poter garantire questo, durante le gare, è gentilmente invitato a starsene a casa!!! Un grazie va a Matteo Russo e alla sua eleganza comportamentale tenuta durante l’increscioso episodio finale ed indirizzata alla salvaguardia sia degli arbitri che del pubblico presente».