E’ stata una gara avvincente vissuta con animi diversi dalle due tifoserie e dalle due squadre in campo. Da una parte Vieste che dopo due sconfitte consecutive con Manfredonia e S. Severo, cerca di rimettersi in corsa play off e un Olimpica attaccata con i denti a quel primo posto che, sebbene in condominio con il Manfredonia (ma negli scontri diretti è avanti Manfredonia…lo ricordiamo…), le garantirebbe un posto privilegiato nella griglia Playoff. Sinceramente il Vieste ci mette tutto il cuore che ha e si vede subito soprattutto in Despotovic che, complice l’assenza del lungo Sfregola (utilizzato solo pochi minuti nell’ultimo quarto causa risentimento muscolare) gioca la migliore partita della stagione trascinando la propria squadra anche sul più nove nell’ultimo quarto, ma andiamo con ordine. Parte bene l’Olimpica, concentrata, lucida e convinta di avere la meglio sul Vieste semplicemente pressando. Così non sarà, Vieste è consapevole che davanti al proprio pubblico (ammirevole per correttezza e sportività) deve riscattare le due sconfitte contro le dirette avversarie per la corsa playoff, e così con un gioco piuttosto maschio, lascia all’Olimpica solo tiri da fuori…croce e delizia (…in verità a Vieste più croce che delizia…) della squadra ospite. Così il primo quarto termina con l’Olimpica in vantaggio solo di un punto. Ma la sensazione è netta Vieste c’è e il pubblico se ne accorge e incita a gran voce la squadra di casa che ripaga con attenzione in difesa e precisione di tiro in attacco con un Olimpica che non riesce a tessere buone trame in attacco ma soprattutto paga lo scotto di capitalizzare male le innumerevoli palle rubate e così l’intervallo lungo regala al Vieste il massimo vantaggio momentaneo più cinque.
Ci si aspetta la reazione della capolista invece Vieste, galvanizzata dal pubblico e dalla buona gara di Despotovic e Todorov, spinge sull’acceleratore e si porta al più nove del terzo quarto. Facce scure in panchina cerignolana, ma consapevolezza che le gare finiscono dopo quaranta minuti…e ne mancano dieci. E comincia la rimonta che parte da una difesa asfissiante che mette in crisi la squadra di casa che piano piano perde fiducia e lucidità. Quando Jolicoeur (un po’ in ombra oggi) mette la tripla del meno quattro, i tifosi al seguito capiscono che l’impresa è possibile, e quando Arbizzani ne mette un’altra al Vieste comincia a venire il braccino corto…finale convulso e fallo sistematico che trova Romano e Bacchini precisi dalla linea della carità con l’ultima occasione per il Vieste che manda la palla sul ferro e in tripudio squadra e tifosi cerignolani. Partita palpitante che mette in mostra luci ed ombre ma che porta a casa la tredicesima vittoria stagionale e la consapevolezza che la fase finale di campionato e playoff (praticamente raggiunti) dovranno essere affrontati con la massima determinazione e con tanta cattiveria agonistica. Prossima partita in casa sabato prossimo con i Bulls di Bari appuntamento alle 19.
SUNSHINE VIESTE 66 OLIMPICA SOLENERGY 68
Triglione 1, Sfregola 2, Bacchini 22, Jolicoeur 24, Basanisi 2, Carella 3, Romano 8, Arbizzani 6, Sciusco, Di Leo.
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