Nonostante si sente dire quotidianamente che la collaborazione e la ‘rete’ può far crescere questo paese (e tutti sembrano d’accordo) alla fine si serrano gli schieramenti, sempre e comunque, anche quando non ci sono evidenti motivi. E senza cercare una ragionevole, per quanto ovvia, risposta si risolve tutto con la frase “Quelli sono contro di noi”.
«Quelli sono contro di noi perché li ho visti parlare con…». «Quelli sono contro di noi perché una volta ho incontrato uno di loro con la macchina ad un incrocio e nonostante gli abbia ‘suonato’ non mi ha salutato». «Quelli sono contro di noi perché alle nostre iniziative dedicano al massimo 10 righe, mentre quando si fanno quelle degli amici loro arrivano anche a 20 righe». «Quelli sono contro di noi perché bevono birra, non vestono capi firmati e non hanno niente contro gli immigrati». «Quelli sono contro di noi perché li ho visti alla nostra iniziativa e il giorno dopo non hanno manco fatto l’articolo». «Quelli sono contro di noi perché avrebbero voluto essere loro belli e bravi come noi, invece non lo sono». «Quelli sono contro di noi perché in mezzo a loro sta pure…». «Quelli sono contro di noi perché una volta un mio amico che li conosce bene mi ha detto delle cose che loro dicono abitualmente su di noi». «Quelli sono contro di noi perché sia io che tu gli stiamo antipatici». «Quelli sono contro di noi perché altrimenti avrebbero accettato le nostre ‘belle’ proposte».