Nel giorno della Festa dei Lavoratori pubblichiamo una riflessione giuntaci via mail da un lettore di questa testata. Il tema è il lavoro, perso, e la speranza, necessaria per intravedere ipotesi concrete di futuro. Di seguito le parole di Francesco.
Spett. Redazione LANOTIZIAWEB.IT
mi permetto di scrivere a voi per poter dire delle cose a questa città e ai suoi giovani. Il 15 marzo è stato il mio ultimo giorno di lavoro. Dopo 19 anni l’azienda di Foggia in cui lavoravo come amministrativo ha chiuso e io sono andato a casa. Ho 46 anni, una moglie insegnante precaria e due figli si 16 e 13 anni. Sono un simpatizzante del centrosinistra da sempre. Tra pochi giorni sarà PRIMO MAGGIO, festa dei lavoratori, si può dire quindi non la mia festa; eppure ho dovuto riflettere grazie a mio figlio sul lavoro e sulla speranza per un futuro.Mio figlio non vuole guardare il telegiornale e nemmeno i programmi come Ballaro e Porta a porta. Mi rimprovera e dice che non cambierà mai nulla e i politici staranno sempre meglio mentre i cittadini arriveranno a morire tutti di fame. Credo che queste parole siano il frutto dei nostri tempi che viviamo. Ho provato quindi a spiegargli che anche se tutto va male non ci si può arrendere. Io lo faccio per lui e per tutti i ragazzi. Bisogna impegnarsi in prima persona e scegliere di dare il nostro contributo per dare una sterzata a questa situazione. Non si deve rifiutare la politica secondo me ma provare a cambiarla rendendola migliore. Provo a spiegare ogni giorno a mio figlio che non bisogna perdere la speranza. Anche io ho perso il lavoro, ma non la speranza.
Tanta ma tanta solidarietà a quest’uomo e a tutta la sua famiglia.
Mi auguro, anzi auguriamoci che veramente questi Politici cambino no qualcosa ma tutto, guardate si sparla di Grillo, secondo me gli dobbiamo un grazie, qualcosa da parte dei vecchi politici sia nel parlare e sia nel proporre sta cambiando, grazie al suo Movimento.
Le auguro con tutto il cuore, di ritrovare la serenità a Lei e Famiglia.
Auguri.
Ho una stima immensa per il signor Francesco, per la serenità con cui trova il modo di sfogarsi. Serenità e non rassegnazione. Quello che mi chiedo, perchè anche io ho dei figli della sua età, che schifano di già la politica: diventeranno tutti anarchici?
Francesco le faccio tanti auguri.
Mi sa’ che la nostra generazione sta vivendo solo di speranza, il tempo sta passando e qua i fatti non arrivano MAI!