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    Si accende l’inceneritore di Parma. Sconfitto il Movimento 5 Stelle

    Pubblicato il

    Alla fine l’inceneritore di Parma si è acceso e Federico Pizzarotti ha perso la sua battaglia più importante. Il sindaco grillino, protagonista del primo grande exploit elettorale targato M5S, aveva improntato la sua campagna elettorale sulla promessa di bloccare il processo che avrebbe portato all’accensione del termovalorizzatore. Non ce l’ha fatta, nonostante i grandi proclami ed alcuni tentativi di fermare un processo che a più d’uno nella città di Parma sembrava inevitabile. Oggi Pizzarotti glissa e sostiene di non aver mai fatto delle promesse che non era in grado di mantenere, si dice amareggiato e giustifica in qualche modo la sua condotta, dato che “non si fanno battaglie solo per vincere”. Nove mesi fa le cose andavano diversamente, l’obiettivo era quello di diventare il primo sindaco a cinque stelle di una città capoluogo di provincia e, con Bernazzoli nettamente favorito, Pizzarotti sembrava meno cauto. L’inceneritore del comune di Ugozzolo è diventato il cardine della campagna e su di esso è stata calcata, e anche molto, la mano, con dichiarazioni incaute, soprattutto col senno del poi, come “smonteremo l’inceneritore pezzo per pezzo”. Nella vicenda era intervenuto anche Beppe Grillo: con in palio una città da rendere una sorta di modello d’avanguardia per tutto il Movimento, l’ex comico sostenne che prima di attivare l’inceneritore avrebbero dovuto passare sul cadavere del sindaco. Le due grandi armi del sindaco grillino, un’inchiesta della Procura e un ricorso in Cassazione, sono state infatte neutralizzate dalla Iren che, senza alcun problema di sorta, ha acceso il gigante in questi primi giorni di marzo. Dopo un mese di rodaggio, si entrerà a pieno regime.

    Pizzarotti, essendo la città ducale da lui amministrata il primo centro di notevole importanza a finire in mano ai Cinque Stelle, è anche colui che per primo sperimenta su di sé gli effetti di quello che alcuni giornalisti di parte già chiamano “grillismo reale”, ovvero la proiezione del sogno di Grillo nella vita politica di tutti i giorni. Pizzarotti sta vivendo i primi fallimenti della sua gestione, dall’aumento dell’IMU e dell’IRPEF a quello sulle tariffe di asili nido e scuole materne, passando per la nebulosa vicenda della Spip, società pubblica indebitata di 100 milioni di euro con le banche che il sindaco sta ora cercando di salvare con gli ingenti contributi dei cittadini. Gestire un comune non è certo la mansione più semplice al mondo, soprattutto se la tua esperienza nell’arena politica sta allo zero, soprattutto se la tua tessera è del Movimento 5 Stelle, per il quale l’errore non è tollerato e la gestione della cosa pubblica, se onesta, è assiomaticamente perfetta. Avrà da dissentire Pizzarotti. (fonte: Matteo Fontanone, retroonline.it)

    81 COMMENTS

    1. Ma a voi veramente che vi sta bene tutto, ma avete capito che grazie a uno come Grillo, l’Italia e l’Europa cambierà???
      Ma ci rendiamo conto, che se non ci fosse lui, i Politici ci avrebbero finito di TRITARE??
      UAGLIU’ ma state bene??
      TUTTI CON M5S basta ai sopprusi e alle angherie che abbiamo subìto pe 30 anni.

    2. Cervo a Primavera e alle rimanenti 3 stagioni, che sconfitto Movimento 5 Stelle le chiacchiere che avete in testa in mezzo alle corna.
      M5S non solo non si tocca, ma è l’nica strada della salvezza, per tutti, purtroppo.

    3. Facile sparare su tutto e tutti, altro assumersi le responsabilità del governo e mantenere le promesse…

    4. Bravo Ciro Caggiani, lui si che ha fatto CENTRO.
      MOVIMENTO 5 STELLE E’ IL FUTURO, E’ LA LUCE, E’ LA FELICITA’, E L’ONESTA’, E LA SERENITA’, E’ L’AMORE, L’AMORE ETERNO.

    5. a) NOn è VERO che trattasi di “SCONFITTA per il Movimento 5 STELLE”

      b) NON c’era BISOGNO di DOCUMENTARE il “servilismo” CIECO e DANNOSO cercando

      di strumentalizzare anche una COSI’ DOLOROSA REALTA’, causata da TUTTI gli

      “altri” e “partiTI”

      c) è NECESSARIO-CIVICO AIUTARCI ad APPROFONDIRE e COLLABORARE con chi

      stà COMBATTENDO “PER” la NOSTRA SALUTE

      FORZA CITTADINANZA….FORZA INFORMAZIONE CIVICA… e BUONA SALUTE.

    6. Si ok ,tutto quello che volete,però da questa vicenda M5S dovrebbe fare esperienza e accettare la prima lezione .
      Non sempre quello che si annuncia (con le migliori intenzioni)e’ poi fattibile,L’italia è un paese complicato e complesso ,Tra far proclami e attuare programmi c’è molta differenza.
      Per questo da sempre sostengo che un minimo d’esperienza politica serve,non basta essere preparati e avere una faccia nuova per governare bene.
      Saluti

      • Biancardi
        un inceneritore sotto casa non ce lo vuole nessuno e il M5S ha fatto di tutto per non avercelo, non è una battaglia di ideali quella che han perso, volevano solo far del bene a Parma e non ci son riusciti.

    7. Ciao Ciro,il sindaco non ha mantenuto la promessa grazie alla quale probabilmente è riuscito ad avere la poltrona..
      I suoi sfidanti certamente non hanno millantato credito su questa vicenda ed hanno perso la sfida..
      Comunque l’articolo continua..aumento,dell’irpef,delle rette degli asili nido e scuole materne..se ti sembra poco!!..
      Hanno dimenticato il maxi risarcimento alla società proprietaria dell’inceneritore a spese dei cittadini..
      Se questa la definisci una buona amministrazione,vuol dire che pensi pure io abbia votato Bersani!!!!….
      Ora non cominciare a ribattere,portando ad esempio altre amministrazioni..
      Si sta discutendo del M5S e del cambiamento che avrebbe dovuto portare..
      Certamente c’è stato..ma in peggio!!!!….

    8. pidiellina
      i Parmensi non sono stupidi trogloditi, se han votato M5S e confermato il voto alle recenti elezioni, qualche motivo lo avranno avuto.
      Se il sindaco precedente (pdl) è in galera qualche motivo ci sarà, o dici che è colpa delle toghe rosse anche lì?
      Pizzarotti ha fatto di tutto per non far aprire quell’inceneritore, la legge ha deciso il contrario, non è una battaglia persa da lui, ma dalla città.
      Gli interessi sugli inceneritori sono molto più potenti che la sua giunta, evidentemente.
      I sindaci pidiellini ormai han riempito le carceri Italiane.
      Quando ne arresteranno qualcuno del M5S, ne riparliamo. Ma credo che diventeremo vecchi prima che accada ciò.

    9. Ciro il punto è proprio questo tra il proporre e il fare c’è di mezzo di tutto e di più,è chiaro che se non ci son riusciti non è per loro volere.
      Per l’altra questione ,non occorrerà diventar vecchi,basteranno 4-5 anni,poi anche lì si cominceranno a manifestare interessi personali,è la natura umana che conta ,purtroppo.
      Grillo in una sua dichiarazione ha naturalmente paventato un pericolo del genere ,specie sulle migrazioni di parlamentari,infatti vorrebbe modificare l’art della costituzione che riguarda queste eventualità.
      Ciao ciao

    10. E chi potevo trovare in questo articolo?
      Caggiani, Biancardi e Pidiellina.
      Ormai, già dal titolo di un articolo, si capisce chi ha scritto di noi.
      Facciamo una cosa, scambiamoci i ruoli. Invertiamoci (tu no Buancardi, sei giá invertito, 🙂 ), io faccio il pidiellino, chi vuole fare il grillino al posto di Ciro?
      Comunque, scherzi a parte, Pidiellina, su una cosa Ciro ha ragione da vendere. I Parmensi e gli emiliani in genere sono un popolo progredito da morire, noi in confronto siamo degli zulù, io ne ho esperienza diretta. Non c’entra la politica con l’inceneritore.
      Ciao, devo andare.
      Vota Antonio….. La Trippa.

    11. Ciao Ciro,la tua risposta non mi soddisfa ed è parziale..
      Non si parla solo dell’inceneritore in quest’articolo..
      Ho letto sul corriere della sera che l’eletta pugliese in questo governo,già è stata candidata nel proprio comune,dove ha ottenuto una sola preferenza!!
      Non ti sembra ridicolo?…
      Per il caffè,non mi sono tirata indietro..però dovete organizzarlo alle 18!!o sabato o domenica.
      Questa può essere la mia disponibilità!!..
      Resto in attesa..

    12. è da tanto che non intervengo su articoli che riguardano la politica, perchè come si dice in giro, non ne capisco niente. Ma quest’articolo denota una cosa, le aspettative che la popolazione ha nei movimenti civici-politici sono altissime e il primo fallimento (voluto o meno, perchè rendiamoci conto che quando Pizzarotti è diventato sindaco probabilmente non c’erano più i tempi per fare un ricorso all’apertura dell’inceneritore) porta ad una quasi totale disillusione anche nei confronti di questi, che pure ci mettono tutto l’impegno e l a buona volontà. Certo che fare degli annunci elettorali è una cosa, ma poi stare realmente alla guida, sia di una città che di una nazione, è ben altra cosa. Bisogna prima essere a conoscenza delle reali possibilità sia economiche che del territorio, magari facendo parte del consiglio comunale, per poi partire con le promesse. E’ inutile dire “ridurrò l’IMU” quando poi le casse sono totalmente vuote (caso a parte è quello del grande B che pur sapendo che la sua proposta era del tutto sconclusionata, ha comunque giocato la carta vincente, servendosi delle paure e delle incertezze di una parte di elettorato molto debole e facilmente influenzabile). Credo che Pizzarotti, come gli altri abbiano imparato la lezione e prima di fare qualsiasi promessa verifichino che la possano mantenere.

    13. Pidiellina,
      e non fare finta di non vedere le cose che ho scritto su Silviuccio nell’articolo della Spoglio in tempo reale.
      Non fare la sciascka.
      Ciaoooooo.

    14. Ma a te ti paga il partito per fare tutto ciò?
      Se avessi il tempo e la pazienza di pubblicare quanto di marcio e’ stato riscontrato nel pd forse resteresti sorpreso ,tenendo conto che non siete al governo da decenni,vi siete difesi molto bene,figurati se doveste andarci,tra qualche anno si invertirebbero i ruoli.
      Cambia musica ogni tanto,te l’ho già scritto prima a questa minoranza di magistratura non se la fila più nessuno.
      Prova a cantare Faccetta nera….ti farebbe bene alla faringe:-)

    15. ok pidiellina
      ma non è che adesso ogni volta che uno del M5S sbaglia un pronostico in schedina, gli dobbiamo buttare la croce addosso. almeno questi ci provano ad essere onesti.
      Il fatto che prendere voti a Parma non è facilissimo. Lì non si comprano, o te li guadagni e vai a casa (a volte in galera)…in ogni caso dovrai constatare che intanto il sindaco di Parma è molto più glamour e trendy di quello di Cerignola. almeno questo me lo concedi?

    16. La faccetta nera mó te la faccia fare da Vultino (ieri mi voleva azzannare l’orecchio come Tyson), quella te la canti tu, io canto Bella Ciao, é pure più bella.
      Biancardi, lo dico per la tua incolumità telematica, non mi fare arrabbiare a parlare contro la Magistratura quando si esprime la Cassazione in terzo grado, perché se no comincio da mó e intaso tutto il sito con i miei spam di precedenti giurisprudenziali contro tutto il PDL. E tu lo sai che quando mi parte l’embolo….. poi sei costretto a scrivere FERMATELO.
      Vabbé, lo hai voluto tu, stasera ti massacro.
      Luatv da nanz, luatv da nanz….!!!!!
      Ammantnetm…..!!!!

    17. No!!Ti prego, fallo per il codice di Giustiniano ,risparmiaci nel nome del primo secondo e,terzo grado…:-)

    18. Di primo, secondo e terzo, a te ti posso fare le passate e le allisciate. 🙂
      Maronn du Carmn, mi sta partendo, mi sta partendo, é partito l’embolo….
      Mó sono fatti vostri. Stasera pubblicherò le sentenze integrali su Berlusconi dal l’avviso di garanzia a Napoli nel ’94 fino ad oggi. Quindi mettetevi comodi. Liberate memoria nel PC, avrete da leggere tanto.
      A Biancardi e Caggiani gliele stampo e gliele porto dietro la porta di casa, altro che caffè.
      Menomale che io scherzo, se no…….

    19. -Commento all’editoriale “Usa e getta” di ieri-

      E’ sempre abbastanza piacevole
      leggere i criptici scritti del D.R. di questa testata.. anche quando posti su
      sentieri di difficile collocazione nella complessa geografia politica di questo
      Paese. Comunque, forse, mai come in questa tornata elettorale i confini “geografici”
      di movimenti e coalizioni sono estremamente frastagliati e mutevoli, con
      svolazzamenti e “zone franche” molto estese…
      In tempi difficili si tende a
      credere a tutto e a tutti.. Soprattutto ai sogni (e di questi tempi si sogna
      con poco…).
      Bene lo sanno i vecchi volponi
      della politica (plurale?) che puntuali hanno lanciato per mare le proprie
      sirene, belle, seducenti, ipnotiche.. il
      raccolto è stato ottimo e abbondante.. purtroppo. Finchè ci sarà chi ha orecchie per questi
      suoni, avremo sempre saltimbanchi e ballerine che ci diranno ciò che vogliamo
      sentire.. e felici torneremo sconfitti al nido.
      Certamente ciò che ha
      caratterizzato i vari sfidanti sono due tendenze contrapposte: una fortemente
      votata al cambiamento ed una potentemente radicata al suo opposto (nonostante
      sventolanti proclami di innovazione che, come mongolfiere, volano nella stessa
      direzione del vento ovunque esso giri…). Dei secondi si è già trattato e, con
      rispetto, si passa a qualcosa di più interessante.
      Tra i primi c’è chi scende in
      campo, ma non vuole arbitri ne’ tantomeno confini e.. i 90 minuti non sono più
      novanta ma quanti gliene servono.. di più o di meno.. e, un pochino, non si
      sono accorti di non essere più tifosi, ma di avere indosso la maglia di
      giocatori.. e che, in campo, ci sono
      arbitri e guardalinee e che si può giocare o osservare, ma ci sono regole per
      chi guarda e ancor di più per chi gioca…
      Forse l’idea era quella di cambiare sport.. Ma in tal caso non bisognava
      iscriversi al campionato.. Si dice che quando si è in ballo bisogna ballare! E,
      magari, è anche la cosa più intelligente.
      Poi c’è chi ha sempre combattuto e
      si è allenato e ha studiato.. le regole, le tattiche, le squadre avversarie, i
      giocatori e le loro caratteristiche.. ma sempre si è trovato con la panchina
      azzoppata proprio quando doveva segnare.. In passato, va detto, il presidente della squadra non ha fatto gli
      acquisti giusti, e l’allenatore spesso non azzeccava i cambi.. ma è un passato
      antico. Di recente si sono inventati pure il collegio tra giocatori.. e le cose
      vanno meglio MA.. c’è un ma..
      Quest’anno il campionato è duro
      assai.. e ci sono squadre straniere fortissime.. e ci vogliono più forze ed
      energie… chissà se con l’arrivo di giocatori nuovi.. che fino a ieri erano solo
      tifosi e che ne mantengono l’entusiasmo e la forza, pur
      con casacche diverse, non si riesca a vincere questo campionato che, dicono,
      sia il più bello del mondo…

    20. candidati sotto inchiesta nelle liste dei democratici: “Vladimiro Crisafulli, Enna, rinviato a giudizio per concorso in abuso d’ufficio, accusato di aver ottenuto la pavimentazione di una strada comunale che porta alla sua villa a spese della Provincia di Enna. Antonino Papania, Trapani, ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio. Giovanni Lolli, L’Aquila, rinviato a giudizio con l’accusa di favoreggiamento, prescritto. Nicodemo Oliverio, Crotone, imputato per bancarotta fraudolenta. Francantonio Genovese, Messina, indagato per abuso d’ufficio”. E conclude il suo intervento con un ironico invito al segretario del Pd: “Bersani, fidati!“

    21. I PIù RECENTI ; TI Bastano o devo proseguire?Per comodità c’è anche la legenda.

      : FILIPPO-PENATI PD INDAGATI TANGENTI ROSSE

      Legenda:

      P patteggiamento o condannato

      A arrestato

      I indagato

      R rinviato a giudizio o imputato

      Piemonte 8

      A P Bartolomeo Valentino ex assessore di Collegno (Torino): 2 anni per concussione.

      P Antonio Tenace assessore della Provincia di Novara: 2 mesi e 20 giorni per violazione del segreto d’ufficio.

      R Michele Cressano consigliere comunale a Vercelli: falso ideologico e abuso d’ufficio.

      P Giusi La Ganga candidato alle ultime elezioni comunali del Pd: 20 mesi di reclusione e multa di 500 milioni di lire per finanziamento illecito ai partiti.

      I Giuseppe Catizone sindaco di Nichelino: abuso edilizio.

      R Andrea Oddone sindaco di Ovada: omicidio colposo.

      I Franco De Amicis ex segretario Pd Basso Canavese: bancarotta fraudolenta.

      Liguria 8

      A Franco Pronzato ex consigliere di Claudio Burlando e Bersani: corruzione.

      A Franco Bonanini presidente del Parco delle Cinque Terre e parlamentare europeo: truffa e associazione a delinquere.

      A Roberto Drocchi funzionario, ex candidato di Savona: truffa continuata e falso in atti pubblici.

      I Vito Vattuone consigliere regionale: associazione per delinquere, corruzione e altri reati.

      I Giancarlo Cassini assessore regionale all’Agricoltura: associazione a delinquere, corruzione e altri reati.

      P Massimo Casagrande ex consigliere comunale di Genova: 1 anno e 6 mesi per corruzione.

      P Claudio Fedrazzoni ex consigliere comunale di Genova: 1 anno e 6 mesi per turbativa d’asta.

      P Stefano Francesca ex portavoce del sindaco di Genova: 1 anno e 4 mesi per corruzione.

      Lombardia 2

      I Filippo Penati ex presidente della Provincia di Milano: corruzione, concussione e finanziamento illecito.

      A Tiziano Butturini ex sindaco di Trezzano sul Naviglio: 2 anni e 5 mesi per corruzione.

      Emilia-Romagna 9

      I Luigi Ralenti sindaco di Serramazzoni (Modena): corruzione e turbativa d’asta.

      I Alberto Caldana ex assessore della Provincia di Modena: peculato.

      P I Flavio Delbono ex sindaco di Bologna: 1 anno e 7 mesi per truffa aggravata, peculato, intralcio alla giustizia.

      I Alberto Ravaioli sindaco di Rimini: abuso d’ufficio.

      I Aldo Preda, ex senatore, Cinzia Ghirardelli, membro coordinamento provinciale, Cesare Marucci, ex consigliere comunale di Ravenna, Gianluca Dradi ex assessore di Ravenna: tutti per falso in bilancio.

      I Nerio Marchesini attivista: trasferimento fraudolento di valori di una ‘ndrina calabrese.

      Toscana 15

      R Alberto Formigli ex capogruppo in comune a Firenze: associazione per delinquere, corruzione e altri reati.

      R Salvatore Scino vicepresidente del consiglio comunale: falso ideologico.

      I Andrea Vignini sindaco di Cortona (Arezzo): abuso d’ufficio.

      I Graziano Cioni ex assessore di Firenze: corruzione e violenza privata.

      I Gianni Biagi ex assessore all’Urbanistica di Firenze: corruzione.

      I Gianluca Parrini consigliere regionale: abuso d’ufficio.

      I Gian Piero Luchi ex sindaco di Barberino del Mugello: abuso d’ufficio.

      I Alberto Lotti ex vicesindaco di Barberino del Mugello: corruzione e abuso d’ufficio.

      I Paolo Cocchi ex assessore regionale: abuso d’ufficio.

      I Daniele Giovannini ex assessore comunale di Barberino del Mugello: abuso d’ufficio.

      I Giovanni Guerrisi consigliere comunale di Barberino del Mugello: falso ideologico.

      I Marzio Flavio Morini sindaco di Scansano (Grosseto): corruzione.

      I Fabrizio Agnorelli sindaco di Piancastagnaio (Siena): truffa aggravata e falso.

      R Fabrizio Neri ex sindaco di Massa-Carrara: abuso d’ufficio.

      I Antonella Chiavacci ex sindaco di Montespertoli: omissione di controllo.

      Umbria 7

      I Eros Brega presidente del consiglio regionale: peculato e concussione.

      I Maria Rita Lorenzetti ex presidente della regione: abuso d’ufficio.

      I Maurizio Rosi ex assessore regionale alla Sanità: abuso d’ufficio.

      I Luca Barberini consigliere regionale: peculato.

      I Nando Misnetti sindaco di Foligno: peculato.

      I Sandra Santoni ex capo di gabinetto di Lorenzetti: peculato.

      R Giacomo Porrazzini ex sindaco di Terni ed ex deputato europeo: disastro ambientale e truffa.

      Marche 1

      P Fabio Sturani ex sindaco di Ancona: 1 anno e 9 mesi e interdizione dai pubblici uffici per 5 anni per concussione.

      Puglia 7

      P Domenico Gatti sindaco di Modugno (Bari): falso ideologico.

      I Alberto Tedesco senatore: associazione per delinquere, corruzione, concussione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso.

      I Michele Mazzarano ex segretario organizzativo del partito: finanziamento illecito ai partiti.

      R P Flavio Fasano ex sindaco di Gallipoli (Lecce) ed ex assessore provinciale ai Lavori pubblici: 2 anni per falso e rinviato a giudizio per turbativa d’asta.

      A I Sandro Frisullo ex vicepresidente della regione: associazione a delinquere e turbativa d’asta.

      I Antonio De Caro capogruppo al consiglio regionale ed ex assessore di Bari alla Mobilità e al traffico: tentativo d’abuso d’ufficio.

      I Adolfo Schiraldi ex presidente consiglio comunale di Triggiano (Bari): concussione.

      Calabria 4

      R I Agazio Loiero ex governatore regionale: associazione per delinquere, falso e abuso d’ufficio e imputato per abuso d’ufficio.

      R Nicola Adamo ex vicepresidente della giunta regionale: associazione per delinquere, falso e abuso d’ufficio e imputato per associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio.

      A I Pietro Ruffolo assessore comunale di Cosenza: associazione per delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio, e arrestato per detenzione abusiva d’armi.

      P Giuseppe Mercurio ex capogruppo al Comune di Crotone, 4 anni per voto di scambio.

      Veneto 2

      P Statis Tsuroplis imprenditore iscritto al partito ed ex consigliere del sindaco di Venezia: 1 anno e 9 mesi per corruzione.

      P Tullio Cambruzzi, tesserato pd e manager pubblico: corruzione, ha patteggiato 2 anni.

      Lazio 5

      Piero Marrazzo ex presidente della regione dimessosi dopo una vicenda di cocaina e trans.

      R Francesco Paolo Posa ex sindaco di Frascati e consigliere provinciale: truffa, falso e indebita percezione di erogazioni pubbliche.

      I Guido Milana eurodeputato ed ex presidente del consiglio regionale: truffa, falso e indebita percezione di erogazioni pubbliche.

      I Ruggero Ruggeri consigliere provinciale: truffa, falso e indebita percezione di erogazioni pubbliche.

      R Valdo Napoli ex assessore all’Ambiente di Montefiascone: corruzione.

      Campania 13

      R I Antonio Bassolino ex presidente della regione: epidemia colposa e omissione d’atti d’ufficio, sotto processo per truffa aggravata ai danni dello Stato e frodi in pubbliche forniture e per peculato.

      I Rosa Russo Iervolino ex sindaco di Napoli: epidemia colposa e omissione in atti d’ufficio.

      I Andrea Lettieri ex sindaco di Gricignano d’Aversa (Caserta): concorso esterno in associazione mafiosa.

      I R Vincenzo De Luca ex senatore e sindaco di Salerno: abuso d’ufficio, concussione, associazione per delinquere finalizzata a truffa e falso.

      P Corrado Gabriele consigliere regionale ed ex assessore regionale: 4 anni e 3 mesi per pedofilia.

      A R Aniello Cimitile presidente della Provincia di Benevento: falso.

      I Enrico Fabozzi sindaco Villa Literno: concorso esterno in associazione mafiosa

      A I Fabio Solano componente direttivo cittadino pd di Benevento: truffa.

      I Giuseppe Russo cons. regionale: truffa. Carlo Nastelli ex consigliere comunale di Castellammare: tentata estorsione.

      R Carlo Nastelli, Nino Longobardi, Antonio Cinque ex consiglieri comunali di Castellammare di Stabia: truffa ai danni dello Stato e concorso in falso.

      Sardegna 3

      I Renato Soru, ex presidente regione, consigliere regionale e membro della segreteria nazionale: aggiotaggio, assolto in primo grado per abuso d’ufficio e turbativa d’asta.

      P Graziano Milia presidente Provincia di Cagliari: 1 anno e 4 mesi per abuso d’ufficio.

      I Roberto Deriu, presidente Provincia di Nuoro: abuso d’ufficio.

      Abruzzo 7

      R Ottaviano Del Turco ex presidente della regione: associazione per delinquere, concussione, corruzione e altri reati.

      R Antonio Boschetti ex assessore regionale alle Attività produttive: associazione per delinquere, concussione e altri reati.

      R Bernardo Mazzocca ex assessore regionale alla Sanità. associazione per delinquere, concussione e abuso d’ufficio.

      R Camillo Cesarone ex capogruppo alla regione: associazione per delinquere, concussione e corruzione.

      P Luciano D’Alfonso ex sindaco di Pescara: 4 mesi per abuso d’ufficio.

      I Massimo Cialente sindaco dell’Aquila: rifiuto in atti d’ufficio.

      I Fabio Ranieri consigliere comunale dell’Aquila: truffa.

      Basilicata 4

      I Franco Stella presidente Provincia Matera: indagato per abuso d’ufficio.

      R Prospero De Franchi ex presidente del consiglio regionale: rinviato a giudizio per falso e truffa.

      R Pasquale Robortella consigliere regionale e sindaco di San Martino d’Agri: rinviato a giudizio per truffa ai danni dell’Ue.

      I Nicola Montesano consigliere comunale di Policoro (Matera): indagato per falso e turbativa d’asta.

      Sicilia 7

      A Gaspare Vitrano deputato regionale: concussione.

      I Elio Galvagno consigliere regionale: falso in bilancio.

      I Salvatore Termine consigliere regionale: falso in bilancio.

      I Vladimiro Crisafulli senatore: falso in bilancio, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio.

      I Giuseppe Picciolo deputato regionale: calunnia.

      P Vittorio Gambino funzionario: falso in atto pubblico.

      P Giuseppe Palermo funzionario: falso in atto pubblico

    22. Come vedi non ci vuole molto a fare ricerche,così però ammorbiamo tutti i lettori.
      Considerando che non siete al governo da molto ,ve la cavate bene:-)

    23. Ciro neanche io li leggerei,era solo per dimostrare che il pd non è il massimo,ovviamente era già noto a tutti, non occorreva la lista da me scritta.

      Ora credo che Vult manderà in tilt il giornale e, si farà una petizione per non consentirci di scrivere più.Vult almeno replica domani ,qui ci cacciano davvero!!!!

    24. forse è solo una mia impressione ma…ci stiamo perdendo un po’…
      Un saluto a tutti.

    25. very ciao
      tranquillo siamo sempre nei limiti della decenza, solo che vult ultimamente mi ricorda quei film tipo “Maciste contro tutti”

    26. Very hai ragione da vendere siamo al (passami il termine) caz zeggio puro ,prova tu a dare una regolata,penso di aver scritto quello che in realtà ti passava per la mente, che poi hai educatamente depurato:-)

    27. Un po’ di tempo fa ho fatto un invito a scrivere meno, e… meglio. E’ stato messaggero invece di tanta scrittura.. forse non proprio “bella”..
      Rilancio il mio invito a tornare a “scrivere”. forse qualcuno ha già incominciato…
      Un caro saluto a tutti

    28. La colpa è sempre di Santilicheri 🙂
      Da domani si cambia registro
      ciao a tutti

    29. Biancardi,
      Stai bene? Vuoi una tisana? Ti faccio una borsa di acqua calda? E dai, a mamma, che é successo? Ti scappa? Ti fa male il pancino? A me lo puoi dire…!!!
      Menomale che te lo sei detto da solo che sei impazzito, perché mentre leggevo (tutto) ho detto CHE PCCT, pover Mchol, o scmnut, giovn giovn.
      Ti giuro, se quella lista non l’hai copiata dal sito del Giornale o di Libero, io non sono io. Confessa, l’hai presa lá, la solita macchina del fango, alias La struttura Delta di Farina e company, ma tu che ne puoi sapere di queste cose.
      Sei sicuro di non essere andato su You Porn recentemente??? Mascalzone…!!!
      Comunque, ricordati che i miei copia-incolla non sono così, ci vuole CLASSE pure a copiare, io ci aggiungo i miei commenti al vetriolo sempre, tu hai fatto il copiato delle elementari. Sei proprio come Sallusti, BelPietro e Feltri.
      La classe non é …….Biancardi, e Biancardi non é l’acqua, HA l’acqua, sì, ….. in testa….tanta…!!!
      Mica si diventa Vult-e-Ger così, alle scuole serali o per corrispondenza. Sono quasi vent’anni che ho cominciato a seminare, tu hai appiccicato i frutti, io li ho coltivati e si vede la differenza…!!!
      Ma se vuoi, a pagamento, ti insegno piano piano.

    30. Ti cuoci nella stessa tua acqua?Brucia il sederino?Puoi tranquillamente dirmi dove hai fatto il corso speciale di copia incolla ci vado anche io….
      Parliamo di cose future andiamo avanti ,seguiamo il consiglio di Very,basta con le solite cose ,cerchiamo di essere più costruttivi,questi argomenti sono tediosi e inutli

    31. Comunque se vuoi gradire…
      (Giornalismo, non scopiazzamento di elenchi)

      Il caso Cosentino, culminato con l’eliminazione dalle liste Pdl del deputato
      indagato per associazione camorristica, sembra non aver posto fino al probelma
      dell’impresentabilità dei rappresentanti del partito di Berlusconi. Tra gli aspiranti
      onorevoli e senatori, molti dei quali destinatari di un seggio blindato, infatti,
      l’elenco dei condannati, indagati e imputati per reati più o meno gravi è piuttosto
      lungo. E, insieme a loro, compaiono pure i protagonisti di bizzarri cambi di casacca, e qualche caro amico o parente.
      RIPESCATI – E’ sicuramente l’elenco di sospettati e processati nelle Procure italiane a destare maggior scalpore. Uno dei nomi di spicco del Pdl finito in guai
      giudiziari è, ad esempio, quello del coordinatore nazionale Denis Verdini, plurindagato e candidato al Senato in Toscana. A suo carico si stanno svolgeno
      indagini per bancarotta fraudolenta, e associazione per delinquere, concorso in
      corruzione, truffa allo Stato, associazione per delinqure. Gli elettori del
      centrodestra che cercavano pulizia totale probabilmente sono rimasti delusi. Per
      salvare qualcuno il padrone di casa, Silvio Berlusconi, ha dovuto rimangiarsi
      una promessa. Qualche settimana fa, riferendosi agli uomini del Pirellone, il Cavaliere tuonava: “Nessuno dei vecchi consiglieri sarà ricandidato”. Non è andata esattamente così. Dal caos delle spese folli, nella regione in cui le cene
      di lusso si pagavano coi soldi pubblici, qualcuno si è salvato. In barba ai conti
      fatti per “impegni istituzionali” ha trovato un comodo posto in lista anche Giovanni Rossoni, pure lui indagato dalla procura di Milano per peculato. AMICI DI DENIS – Tornando a Denis Verdini, sono in tanti ad essere i suoi fedeli candidati nella squadra delle elezioni 2013. Corre per un seggio al Senato il bresciano Riccardo Conti in Lombardia 1. Oggi componente della commissione Finanze, è al centro dell’affaire dell’Enpam, ovvero la compravendita di un immobile che gli avrebbe garantito, secondo la procura di
      Roma, nel giro di poche ore una plusvalenza di 18 milioni di euro. Un altro
      componente del gruppo è Massimo Parisi, indagato con Denis Verdini per truffa aggravata allo Stato. L’inchiesta che lo coinvolge tocca i fondi dell’editoria al Giornale di Toscana. Secondo l’accusa, il coordinatore del Pdl in
      Toscana, avrebbe fatto un bonifico da 595 mila euro all’amico e a sua moglie
      Maria Simonetta Fossombroni con causale “restituzione anticipazioni”. Dietro a
      questa somma si ricostruisce, secondo la procura, una complessa operazione
      di cessione di un contratto preliminare di vendita, sottoscritto l’8 settembre
      2004. Stando a quanto riporta Repubblica: Con questo contratto la Società Toscana di Edizioni, editrice
      del Giornale della Toscana, si impegnava ad acquistare da
      Denis Verdini e Massimo Parisi il 70 per cento delle quote della
      Nuova Toscana Editrice, per un importo pari a 2,6 milioni di
      euro. “Il contratto però non verrà mai perfezionato. Soltanto nel
      2009 risulterebbe ceduto dalla Società Toscana Edizioni al signor Giuseppe Tomassetti, conosciuto come un imprenditore
      collaboratore di Flavio Carboni, per un importo di appena 300
      mila euro, registrando così una perdita di 2,3 milioni di euro”.
      Dove sono finiti quei soldi?
      I PICCOLI – Gli altri provengono da piccole realtà. Talmente piccole che da sole non ce l’avrebbero fatta. E’ il caso di Santo Catalano (candidato al Senato Sicilia), che proviene dal Cantiere popolare-Pid, il partitino di Francesco Saverio
      Romano. Rischiava. Secondo quanto riporta il Fatto: “Alle ultime elezioni, che a causa di un patteggiamento a un anno e undici mesi per abuso edilizio aveva
      rischiato di decadere da deputato già nel giugno del 2011. Dichiarato ineleggibile
      dal tribunale civile era stato salvato dal voto segreto dei colleghi onorevoli, che
      a pericolo scampato lo avevano anche festeggiato rumorosamente tra gli
      scranni di palazzo d’Orleans”. Poi sempre nell’isola sicula c’è Giovanni Di Mauro, candidato al Senato, proveniente dalla frangia dei Siciliani-Mpa, quella di Raffaele Lombardo. I suoi guai giudiziari sono relativi ad una omissione di atti
      d’ufficio, nell’ambito di un’inchiesta sull’inquinamento acustico. Infine, Filippo Drago, che corre al Senato, candidato del PdS-Mpa. Ex Udc, è stato condannato in primo grado a 2 anni e 3 mesi per il falso in bilancio nel comune di Catania. NOVITA’ – Non è l’unico ad unire l’impresentabilità delle vicende giudiziarie all’impresentabilità di un troppo facile cambio di schieramento. Franco Carraro, chiamato il “poltronissimo” è il nuovo volto dell’Emilia Romagna targata Pdl. Mai
      stato a Palazzo Madama e affini è craxiano d’origine. Da socialista è presidente
      della Federazione Italiana Gioco Calcio dal ’76 all’87 e diventa ministro del
      turismo e dello spettacolo dall’87 al ’92 sotto ben tre governi. Ovvero sotto
      quelli della guida di Goria, De Mita e Andreotti. Irriducibile, è stato sindaco di
      Roma dal 1989 al 1993. Tornando al sud Rossana Interlandi (candidata al Senato Sicilia) è sotto PdS-Mpa. Rischia con Lombardo ed altri assessori il rinvio a giudizio. Non avrebbero adottato secondo i pm, misure per limitare lo
      smog a Palermo, nonostante fossero a conoscenza di dati allarmanti. Con lei
      c’è pure il leader Raffaele Lombardo, candidato al Senato. Capolista del Pds-
      Mpa, si è dimesso da governatore nel luglio del 2012 perché imputato di
      concorso esterno in mafia. Nella stessa regione (sempre al Senato) è candidato Rudy Maira. Ex sindaco di Caltanissetta, è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla gestione di appalti pubblici. Sotto Grande Sud c’è
      invece Gerardo Soglia, candidato al Senato in Campania, condannato dal tribunale di Milano a 3 anni e 3 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta in
      relazione al crac della società “Buon Viaggio”, fallita a marzo 2010. INTIMI – Al Nord ci sono invece gli affetti più cari a Silvio. In Piemonte c’è, ad esempio, Bruno Archi, che ha conquistato un seggio sicuro da deputato nella circoscrizione Piemonte 2. Si tratta di ux consigliere del Cavaliere a Palazzo
      Chigi, testimone della difesa nel processo Ruby. C’è Simonetta Losi, anche lei testimone al medesimo processo, nonché moglie di Danilo Mariani, il pianista di
      Arcore. Nelle liste Pdl compare invece Mariella Bocciardo, piazzata alla Camera in Lombardia 1, chiamata “la dama bianca”, in realtà ex moglie del
      fratello Paolo Berlusconi, una poltica molto attiva, soprattutto nel campo delle
      sale di gioco d’azzardo. Altre quote femminili sono Manuela Repetti, candidata al Senato in Piemonte), fidanzata di Sandro Bondi, e Maria Rizzotti, presente nella stessa lista, chirurgo plastico del Cavaliere.
      I CAMBIOMAGLIA – Come in ogni partito che si rispetti dietro una grande coalizione c’è anche uno dell’Italia dei Valori. E’ il caso di Antonio Razzi, candidato al Senato in Abruzzo. Lui ha seguito l’intuito scilipotiano, passando
      dall’Italia dei valori ai Responsabili, per salvare Silvio nel dicembre 2010. Per
      chi conoscesse l’ormai famoso servizio degli Intoccabili, può trovarlo qui: Altra persona, altro passato. Si parla di Luigi Cesaro. Nel 1990 si candida nelle liste del Partito Socialista Italiano, diventando consigliere provinciale a Napoli.
      Forzista della prima ora, ma solo dal 1994, dopo lo scioglimento del Partito
      Socialista, quando passa a Forza Italia. Nel 1995 viene rieletto consigliere
      provinciale. Poi, nel 2009, presidente di Provincia. E’ ora tra i leader del Pdl
      campano. E propio come Cosentino, risulta indagato per associazione
      camorristica. Gli ex Fli sono pochi. Tra questi si ricorda Antonio D’Alì, attualmente indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, è
      coordinatore provinciale del PdL. Silvestro Aldu, in Sardegna ha un passato differente. Fino alla vigilia della candidatura nelle liste del Partito popolare è
      stato presidente della Comunità montana delle Baronie. Nelle elezioni del 1999
      era stato eletto nel collegio di Nuoro con 4.050 voti di preferenza. Nella
      legislatura successiva (2004-2009), eletto con una lista civica, è stato iscritto al
      Gruppo Partito del Popolo Sardo – CDU Sardi e al Gruppo Partito del Popolo
      Sardo – Sardistas. È stato Assessore regionale ai Lavori Pubblici. Fu il primo dei non eletti alle Politiche del 2008 nella circoscrizione sardegna, candidato di
      Fortza Paris nelle liste del Pdl. Ora è candidato al Senato in Sardegna. Poi in
      primis c’è Domenico Scilipoti, segretario e co-fondatore del Movimento di Responsabilità Nazionale. Era un ex Idv per dieci lunghi anni: dal 2000 al 2010. Giacomo Bezzi (candidato Senato collegio 1 Trento) ha invece qualcosa di particolare. Non è un forzista, ma bensì del Partito Autonomista Trentino
      Tiroles. Il 24 gennaio 2008 nega la fiducia al Governo Prodi. Il caso ha suscitato
      scalpore nella sua coalizione e nella Südtiroler Volkspartei in quanto il gruppo
      delle Minoranze linguistiche aveva rinnovato la fiducia per bocca dell’Onorevole
      Siegfried Brugger. Ciò ha provocato il suo allontanamento dal PATT e la sua
      mancata ricandidatura nelle file della Südtiroler Volkspartei per le politiche del 2008. Con lui c’è Sergio Divina, leghista ferreo, candidato al collegio 3 Pergine Vasugana. Poi ci sono gli ex An. Come Alberto Giorgetti, numero due in Camera Veneto 1. O come Catia Polidori, nota per essere una fedelissima di Gianfranco Fini, nell’agosto del 2010 abbandona il gruppo parlamentare del PdL
      per aderire a quello di Futuro e Libertà per l’Italia. Il 14 dicembre 2010, tuttavia,
      vota contro la sfiducia al Governo Berlusconi IV, andando contro il suo gruppo
      parlamentare e contro quanto dichiarato da lei stessa il 10 novembre e il 2
      dicembre. Decide così di lasciare il gruppo di Futuro e Libertà per aderire al
      Gruppo Misto. Poi torna al Pdl, ora in lista, posizione quinta alla Camera Veneto 1. Manlio Contento, invece, candidato al Senato in Friuli, nel 1996 è stato eletto alla Camera dei deputati per Alleanza Nazionale. Nelle liste del Pdl
      cattolico conservatore spunta pure il laicista Daniele Capezzone, radicale fino al
      2008, quando entra da protavoce nel partito di Berlusconi. Di lui si ricordano
      anni passati a promuovere la legalizzazione delle droghe leggere e le invettive
      anticlericali. Ha ottenuto un posto sicuro nella circoscrizione Piemonte 1. Sarà
      sicuramente eletta anche Dorina Bianchi, alla Camera, in Calabria. Nel 2008 entrò a Montecitorio grazie al Pd di Veltroni, di cui è stata componente delle
      direzione nazionale. In precedenza, nel 2001, era già stata eletta nelle liste del
      Pdl, salvo poi cambiare partito e passare, a legislatura in corso, prima nell’Udc
      di Casini e poi nella Margherita di Rutelli.
      GLI SCHELETRI – Poi c’è spazio all’”imbarazzo”. Come quello creato da Giulio Camber, numero tre al Senato Friuli Venezia Giulia. Non molto amato dai concittadini. Il 4 novembre 2008 è stato condannato in via definitiva per millantato credito. La Cassazione ha infatti stabilito che il senatore, nel 1994,
      ricevette cento milioni di lire dalla banca Tržaška Kreditna Banka, sull’orlo del
      fallimento. L’avvocato, all’epoca già forzista doc, aveva intascato la somma dicendo che gli serviva per “comprare il favore di pubblici ufficiali” negli “ambienti romani” ed evitare il commissariamento dell’istituto di credito.
      Risultato? Otto mesi di carcere e 300 euro di multa sospesi con la condizionale.
      Il reato è “derubricato” e quindi non verrà attivata la procedura per il
      decadimento dall’incarico parlamentare. Michele Scandroglio, invece è sottovalutato dal partito stesso. Luigi Morgillo, vicepresidente del consiglio
      regionale della Liguria, nel settembre 2012, via Twitter, scrive al segretario
      nazionale del Pdl Angelino Alfano chiedendone la sua destituzione. Secondo
      Morgillo era incapace di governare il partito in Liguria. In seguito i Coordinamenti Provinciali del PdL di Savona,
      Imperia e La Spezia oltre che il Coordinamento Regionale della
      Giovane Italia ne deliberano la sfiducia da Coordinatore
      Regionale, successivamente in una drammatica riunione del
      Coordinamento Regionale viene votata la sfiducia dopo un duro
      intervento di Claudio Scajola che lo accusa di tradimento, Scandroglio e la sua componente escono dalla sala dichiarando
      la nullità della deliberazione per assenza numero legale. Scajola se ne va e lui rimane, ora al quarto posto in Camera Liguria. Cambiamo
      regione, Emilia Romagna. Debora Bergamini, candidata alla Camera, pare abbia incontrato Silvio come si incontra un Messia. A raccontarlo è Repubblica: Londra, 1999. Il canale satellitare Bloomberg decide di
      intervistare Silvio Berlusconi, allora capo dell’opposizione in
      Italia, ma la giornalista incaricata del servizio non si presenta, e
      così tocca senza preavviso a una giovane redattrice, Deborah
      Bergamini, 32 anni, di Viareggio. Anni dopo rievocò così quel
      fatale momento: “Avevo passato la notte in redazione, ero impreparata e piena di pregiudizi tremendi. Leggevo i giornali
      italiani e stranieri, che erano tutt’altro che teneri nei suoi
      confronti”. E invece “poi l’ho conosciuto e ho imparato che
      niente è come sembra”. Lei, diventa in quattro e quattrotto capo del marketing strategico Rai. Cinzia Dato, senatrice della Margherita, presentò un’interrogazione al ministro Gasparri in merito alla sua “fulminante carriera”. Poi c’è chi ci riprova. E’ il caso di Fiorella Ceccacci, candidata deputato nel Lazio 1. Nel 2008 è subentrata alla Camera dei deputati nelle file del Popolo delle Libertà in sostituzione di Antonio
      Martino che ha optato per altra circoscrizione. E’ stata attrice per Cortocircuiti
      erotici di Tinto Brass. Più a sud ci sono vecchie glorie. Scomodo per alcuni, e segno della rivincita di Lombardo per altri, è Antonio Scavone. Nel mirino c’è la Asl sicula. Scene già viste. tanto che nel 2008 la Repubblica riporta: Scavone e Iacolino, e condividono l´ambizione di sedersi in
      cima a un pentolone pronto a esplodere, con otto miliardi di
      euro da gestire ogni anni ma anche con un maxi-debito che un
      piano di rientro bocciato dal ministero sembra poter limitare solo
      in parte. E con l´ombra del commissariamento. Controllano
      aziende monstre – seimila dipendenti solo quella di Palermo – ma nel buco nero della Sanità siciliana vantano risultati
      economici in miglioramento. Iacolino ha speso venti milioni in
      meno rispetto al budget assegnato di un miliardo 270 milioni,
      Scavone sottolinea che il suo bilancio è in pareggio. Oramai il dado è tratto. Salvatore Iacolino con la Lista Grande Sud e Scavone con Mpa. Entrambi candidati. Le poltrone del Pdl sembrano accontentare più gli
      amici di vecchia data di Silvio Berlusconi che la linea del partito.
      GENTE DI GOVERNO – Il ritornello si ripete anche ai piani alti, nelle stanze che contano. Il problema dell’impresentabilità sfiora o ricompare volti anche sui
      volti più esposti al grande pubblico. Antonio Angelucci, ad esempio, l’editore di Libero, deputato uscente ricandidato per il Pdl alla Camera nella
      circoscrizione Lombardia 2, è invece imputato, per associazione a delinquere,
      truffa e falso. L’ex governatore della Puglia ed ex ministro per i Rapporti con le
      Regioni Raffaele Fitto, in corsa per Montecitorio, è finito a processo per corruzione, peculato, finanziamento illecito ai partiti e abuso d’ufficio, per un
      finanziamento di 500mila euro ricevuto dalla società Tosinvest di Angelucci alla
      lista elettorale creata dallo stesso governatore in occasione delle Regionali
      2005. Roberto Formigoni, presidente lombardo uscente, è finito invece nel mirino dei pm per presunta corruzione e finanziamento illecito. Il governatore è
      stato indagato per aver ricevuto, tramite il faccendiere Pierangelo Daccò, un
      illecito finanziamento di oltre mezzo milione di euro da un’azienda sanitaria
      privata alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali 2010. Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1, diventato l’emblema dell’informazione televisiva piegata agli interessi del governo e della politica in piena era berlusconiana,
      candidato Pdl al Senato al secondo posto del listino in Liguria, è imputato per
      peculato per aver abusato della carta di credito fornitagli dalla Rai. Il giornalista Renato Farina, candidato alla Camera nella circoscrizione Lombardia 2, autore dell’articolo che ha fatto condannare per diffamazione il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, ha invece patteggiato una pena a 6 mesi di carcere (commutata poi in una multa da 6.800 euro) per favoreggiamento nell’ambito
      dell’inchiesta sul sequestro dell’imam Abu Omar. Paolo Romani, ex ministro dello Sviluppo Economico al quale il Cavaliere ha offerto un seggio di senatore
      sicuro in Lombardia, deve rispondere invece delle accuse di peculato e
      istigazione alla corruzione. L’ex amministratore di Telelombardia è indagato per
      aver speso 5mila euro di telefonate in 2 mesi con un cellulare del comune di
      Monza e organizzato, a carico dello stesso ente pubblico, pranzi e cene di
      rappresentanza per 22mila euro. Daniela Santanché (cinque anni fa candidata premier per La Destra in opposizione al centrodestra di Berlusconi, oggi
      destinataria di un seggio sicuro alla Camera in Lombardia 3) è indagata invece
      per un reato meno grave, turbamento e interruzione di funzione religiosa. Nella
      lista delle grane giudiziarie del Pdl c’è anche la seconda carica dello Stato, Renato Schifani, già indagato per concorso esterno alla mafia. In questo caso la Procura ha chiesto l’archiviazione. E chissà quante altre storie. Storie, su storie, su storie.

      Quando hai finito, dimmelo, te la passo io la carta igienica.

    32. secondo me vult è del pdl, infiltrato nel pd.
      riesce a far passare la voglia di votare pd anche a bersani, se lo legge.
      anzi no, è del M5S, non colloquia, dice e basta.
      anzi no, è del movimento di Ingroia, si fida ciecamente della magistratura.
      anzi no, è del pd, trova difetti a tutti ma non dice mai che intenzioni ha.

    33. Ma non ti accorgi che ti sei irritato per un imitazione di te stesso?
      Ja’ andiamo a nanna (chi so lo legg stu sort d’paper).
      sogni d’oro

    34. O ragazzi(Michele e Ciro)vi riprendete?!!!troppi caffè vi hanno guastati?..
      Per Vult,credo ci siano poche speranze ma per piacere:non imitatelo!!..
      Dice sempre le stesse cose e non si rende conto quanto sia noioso e scontato ogni volta che scrive!!…
      Però voi tornate sulla terra!!..
      Ciro a me non hai risposto!!
      Comunque ascolta quanto sia utopistico il programma di Grillo!!
      Non ci sono le coperture finanziarie e ciò che dice non è realizzabile..
      Sognare non costa nulla..ma in politica diventa pericoloso..
      Tra un pò vedremo chi tra noi ha sbagliato la preferenza..
      Io ho paura in questo momento per il nostro paese!!…
      Non ci voleva un parlamento così eterogeneo!!..

    35. pidiellina
      io, per tenerti contenta
      e Biancardi, per tener contento vult,
      abbiamo deciso, alle prossime elezioni, che lui vota M5S e io Fratelli d’Italia.
      così nulla cambierà per il quadro politico e tu e vult vivrete felici e contenti come nelle belle favole…ok??????? ma mi devi sempre un caffè

    36. Il mio ❤ politico batte solo per Silvio!!..
      Non lo tradirei mai!!!…..
      Per il caffè,ti ho già dato la mia disponibilità,fermo restando,l’orario!!
      Tocca a voi decidere!!…

    37. io non ho un cuore politico, se berlusconi, invece che circondarsi di incapaci e delinquenti, avesse governato bene, l’avrei votato. Io non voto per fede, per tifo o per questioni di cuore. Cmq si avvicina il momento di metterci una regina di quadri, al circolo del caffè del sabato pomeriggio.

    38. Non sai che errore hai commesso!!…
      Fatemi sapere e sto caffè lo pago!!..
      Parola d’onore di Pidiellina..

    39. Abbiamo rimosso dei commenti. Preghiamo in futuro gli utenti di non trascendere in discussioni fuori tema rispetto all’oggetto dell’articolo. Grazie

    40. I programmi irrinunciabili del Pd e di Grillo

      Questi gli 8 punti del Pd:

      1. Fuori dalla gabbia dell’austerità. Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell’eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con
      investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L’avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L’aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L’immediata emergenza sta nell’economia reale e nell’occupazione.
      2. Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro
      – Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d’impresa.
      – Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole e strutture sanitarie.
      – Programma per la banda larga e lo sviluppi dell’ICT.
      – Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero.
      – Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.
      – Avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d’inserimento.
      – Salvaguardia esodati.
      – Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di
      riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione.
      – Riduzione e redistribuzione dell’IMU secondo le proposte già avanzate dal PD.
      – Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.
      Ciascun intervento sugli investimenti e il lavoro sarà rafforzato al Sud, anche in coordinamento con i fondi comunitari.
      3. Riforma della politica e della vita pubblica – Norme costituzionali per il dimezzamento dei Parlamentari e per la cancellazione in Costituzione
      delle Province.
      – Revisione degli emolumenti di Parlamentari e Consiglieri Regionali con riferimento al trattamento economico dei Sindaci.
      – Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private.
      – Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali.
      – Legge sui Partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all’accesso alle candidature e al finanziamento.
      – Legge elettorale con riproposizione della proposta PD sul doppio turno di collegio. 4. Voltare pagina sulla giustizia e sull’equità
      – Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio.
      – Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso.
      – Nuove norme sulle frodi fiscali.
      5. Legge sui conflitti di interesse, sull’incandidabilità, l’ineleggibilità e sui doppi
      incarichi. Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini. 6. Economia verde e sviluppo sostenibile
      – Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica.
      – Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo.
      – Piano bonifiche.
      – Piano per lo sviluppo delle smart grid.
      – Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.
      7. Prime norme sui diritti
      – Norme sull’acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia.
      – Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali.
      – Legge sul femminicidio.
      8. Istruzione e ricerca
      – Contrasto all’abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie.
      – Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere.
      – Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori.

      Questi i 20 punti di Grillo:
      Reddito di cittadinanza;
      – Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa;
      – Legge anticorruzione;
      – Informatizzazione e semplificazione dello Stato;
      – Abolizione dei contributi pubblici ai partiti;
      – Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni;
      – Referendum propositivo e senza quorum;
      – Referendum sulla permanenza nell’euro;
      – Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese;
      – Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti;
      – Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato;
      – Massimo di due mandati elettivi;
      – Legge sul conflitto di interessi;
      – Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica;
      – Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali;
      – Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza;
      – Abolizione dell’IMU sulla prima casa;
      – Non pignorabilità della prima casa;
      – Eliminazione delle province;
      – Abolizione di Equitalia.

      Giudicate voi.

    41. Vult oggi (serio)è San Vittore puoi fare gli auguri al cavaliere?:-)
      Un occhio alla partita uno al computer,la Juve gestisce tranquillamente..

    42. Buonasera,
      mettendo da parte la strumentalizzazione dell’accensione dell’inceneritore di Parma che, a mio avviso, è poco indcativa del reale “funzionamento” dell’amministrazione comunale grillina, ritengo che alcune riflessioni vadano fatte invece su quanto sta per “non” accadere a metà marzo.
      Non accadrà che Grillo con la sua ciurma dia spazio a dialoghi che possono portare ad un governo, se non stabile, almeno durevole il tempo necessario a fare alcune riforme che probabilmente sono irrinunciabili ed urgenti -vedi in primis legge elettorale, ma non solo quella;
      Non accadrà che il PD apra ad altre forze di governo per un governo di larghe intese (a guida tecnica o meno è tutto da vedere).. sinceramente difficile dargli torto..qualcuno ipotizza un accordo col pdl senza berlusconi, ma se al pdl togli il berlusca cosa rimane? quindi anche questo non accadrà..;
      Non accadrà che, grazie alla formazione di un governo +o- stabile, le tensioni sui mercati finanziari si allentereanno e, di conseguenza, “non” accadrà che mercati e spread possano essere clementi con la situazione italiana (nessuno pensi che il congelamento e la tregua di questi giorni sui mercati sia duratura.. stanno solo aspettando il 15 marzo..);
      Se tutte queste cose non accadranno, c’è una cosa che certamente accadrà… il 15 maggio prossimo scadrà il mandato presidenziale di Napolitano…attualmente unico garante di uno sbandamento politico diffuso… con quanto ne consegue!
      Leggere queste righe può portare “minimamente” a considerare quanto importante sia un momento di responsabilità diffusa (non quella che si è vista nella scorsa legislatura..per carità..).
      Dopo aver (un po’ ironicamente lo ammetto..) prefigurato una serie di cose che ‘potrebbero’ non accadere, concludo dicendo che spero vivamente che invece si possa giungere ad una intesa tra pd e m5s.. ne gioveremmo tutti e, forse, più di tutti proprio 5s che dimostrerebbero di aver “capito”… come mi sembra affermi un buon intervento in questo articolo.
      Buonasera

    43. Buongiorno;secondo me il discorso è molto semplice,qui o si fà un discorso d’interesse nazionale o, come al solito si pensa ai futuri interessi in termini di consenso.
      Come può Il PD escludere a priori il Pdl se ha a cuore l’interesse del paese?
      Significherebbe non calcolare un partito che ha preso 1 voto su 3.
      E’chiaro che strategicamente (per le prossime elezioni)è preferibile per Bersani ”allargare ”solo a Grillo,che ancora stamane per l’ennesima volta rifiuta da irresponsabile.
      Pero’ ,a mio avviso,l’irresponsabilità di Grillo,non è seconda a quello del Pd ,perchè frutto dello stesso ragionamento egoistico ,infatti entrambi prediligono gli interessi di partito e ai futuri consensi,piuttosto che pensare al bene comune della nazione.
      Ciao a tutti ,ciao very

    44. pensate allo schifo nostrano invece di vedere quello di altri…….a dimenticavo anche voi vi siete venduti alla politica

    45. Biancardi
      guarda che la sera stessa dei dati delle elezioni; Alfano a Ballarò ha detto alla Moretti (Pd): “ma chi lo vuole fare l’accordo con voi? Non abbiamo nessuna intenzione di fare accordi col Pd” prendendosi un fragoroso applauso dalle persone sedute dietro di lui.
      Si sono dichiarati da subito Pd e Pdl che non avrebbero mai trovato accordi.
      Quindi la r3esponsabilità perchè dovrebbe essere di Grillo ora?
      Grillo lo dice da anni che non fa accordi con nessuno, si è sempre dichiarato.
      Per me gli irresponsabili sono Pd e Pdl (oltretutto autori dei governi passati) e danno la colpa a lui. O no?

    46. Certo che se dovessero mettersi d’accordo come ci mettiamo d’accordo noi..
      stiamo a posto.

    47. Ciao ragazzi;Ciro la dichiarazione di Alfano mi è sfuggita,però ad esser franco non ho visto atteggiamenti particolari da parte del Pdl, che negassero a priori un accordo.
      Guarda che caso mai fosse ,Irresponsabili sarebbero anche loro.
      Qui veramente non hanno capito cosa c’è in ballo.
      Se ho recepito bene,correggetemi se sbaglio,In senato Bersani si presenterà(allo stato attuale)con una proposta di programma su alcuni punti rilevanti ,che dovrebbe trovare consenso in parlamento ,durante la seduta per la fiducia.
      Tipo Kamikaze ,o la và o la spacca. Chi mi ama mi segua…
      Per me è follia pura ,non credo che Napolitano gli concederà mandato esplorativo se le premesse sono queste.
      Boh!Questa per me è un occasione persa per i partiti ”tradizionali”,che avrebbero potuto dimostrare,accordandosi,di avere senso di responsabilità e prospettive nuove .In Germania fu fatto e,il governo durò anche un bel po.
      Le basi non saranno quelle teutoniche ,ma almeno provassero.
      Ciao a tutti e buona appetanza…

    48. Berlsca condannato nel caso BNL-Unipol ovviamente grida alla persecuzione giudiziaria.. non se ne può più.. Ma di che stiamo parlando???
      Mi reputo fortemente responsabile, e a mio avviso non va chiusa alcuna possibilità di dialogo a priori, ma un governo con PDL e dentro Berlusca non è nemmeno pensabile. Ogni decreto diventerebbe un baratto con leggi e leggine ad personam … e questo non lo dico io lo dice la storia…
      Grillo farebbe bene a prendersi le sue responsabilità, almeno per quanto riguarda un percorso condiviso di rinnovamento istituzionale e di gestione della crisi… poi liberi tutti…
      Tornare alle elezioni adesso costerebbe un prezzo troppo alto.

    49. Biancardi e Very
      ribadisco la scenetta di Ballarò tra la Moretti e Alfano, dove l’una disse che mai avrebbero fatto accordi col pdl e l’altro ridendo disse ma chi ve li ha chiesti mai, e chi ve li chiederà mai?… con tanto di applausi ad entrambi..
      Ora, se dei 3 contendenti, 2 si son chiaramente dichiarati, per quale motivo Grillo dovrebbe andare contro ciò che predica da 5 anni, per salvare gli altri due? Per farli campare ancora un annetto come ha fatto Monti per poi essere lapidato proprio da chi aveva aiutato?
      Se Grillo ha preso quei voti è proprio perchè ha portato avanti i suoi punti..primo dei quali il cancellamento della “Casta”..Qui tutti chiedono a Grillo uno sforzo, ma nessuno gli va incontro, vogliono che solo lui rinunci a qualcosa di suo. O mi sbaglio?

    50. Very, Bersani ha dettato dei punti programmatici ben definiti oltre i quali non si dovrebbe andare,L’ultima di Grillo l’ho ascoltata poco fa,velatamente ma non troppo, istiga o paventa manifestazioni di piazza violente contro tutto e tutti.

      Ripeto qui scherziamo con il fuoco,ma hai visto l’altra sera a Ballarò,vestito da no block mentre corre sulla spiaggia.

      A me comincia ad inquietarmi un po,oltretutto ha emanato divieto assoluto di comunicare a tutti i neoeletti ,possono farlo solo i capo gruppi di senato e camera.

      Non sto a tirare l’acqua per il mio mulino,rispondo a Ciro a cosa dovrebbe rinunciare il pd?A Bersani premier per lasciar spazio ad un governo m5s?FA prima a dire di no punto e basta.

      Vult dove sei?
      ciao a dopo

    51. Biancardi

      quando aveva su la tuta stava facendo Jogging in spiaggia, non era vestito da no block. Le tv lo fanno apposta a far vedere ste cose strane per screditarlo.
      Ieri pomeriggio invece, Barbara D’urso nel suo pomeriggio 5 ha fatto un intero servizio con politici in studio e uno del M5S in collegamento esterno, il quale ha fatto figure pessime nel confronto….peccato che non era del M5S, ma uno che non è riconosciuto dal M5S e che lo conoscevano solo quelli di Canale 5..
      Questo è “giocare sporco” .
      Ritengo sia una cosa di una gravità assurda, e secondo me tramano proprio per provocare Grillo a non fare nessun accordo a questo modo. non ti pare che poi Grillo faccia bene a evitare le TV?

      p.s.
      ho perso il tuo numero di cel,,quando ti va mandami un sms 🙂

    52. A Ciro, ma cosa ha da perdere Grillo? assolutamente niente, anzi credo fermamente che il popolo grillino (al di la del folclore) voglia vederli impegnati a costruire…
      Michele, fai bene ad usare il condizionale… dubito fortemente che il pdl faccia si con la testa dimostrando una responsabilità che non ha dimostrato nemmeno quando era maggiornaza assoluta…
      Bersani ha una patata bollente inmano e sta giocando a carte scoperte.. gli vogliono dare dell’adescatore a tutti i costi perchè non vogliono cimentarsi con le responsabilità..
      Inoltre dico ancora a Michele che il pdl può cogliere un’ottima opportunità per fare finalmente un po’ di opposizine costruttiva visto che, credo, debba riguadagnarsi una credibilità…

    53. La scenetta Alfano-Moretti l’ho vista pure io, si parlava di non aprire porte (e fanno bene, fa ancora molto freddo, o molto caldo????
      Ciro, ma guardi la D’urso? ma davvero?

      Comunque, se fossi in Bersani, visto che le porte si chiudono tutte, cercherei comunque di formare una squadra di governo, senza dare niente a nessuno, in fondo le elezioni le ha vinte (anche se male) lui. E poi si presenta con la fiducia. In quel momento si vedrà chi è responsabile e chi meno. Ovviamente sempre dopo che Napolitano gliene dia agio. Non credo che nessuno, nemmeno Grillo (sig. Biancardi a me m’inquieta anche in abiti civili, ho proprio una brutta sensazione) rischierebbe di andare a votare ora, con questa legge elettorale.
      Salve, sono Liviana, ho 38 e mi occupo di cucina, facciamo un nuovo ministero?

    54. Sig.ra Liviana ,Ciro guarda la D’Urso per altri motivi..:-)
      Ragazzi è difficile ,molto dura ,come accennava Very,già noi non troviamo un punto d’incontro,(e non abbiamo nessun tipo d’interesse..)se non quello del paese ,figurarsi loro.
      Però io propongo ,voi rimanete un po sulla difensiva.
      La sig,ra Liviana ha ripreso un punto che avevo scritto prima,siamo sicuri che Napolitano dia il mandato a Bersani con queste premesse (trovare la fiducia in parlamento?).
      Io non sottovaluterei cio’.
      Very ,il pdl all’opposizione mi starebbe pure bene,ma se Grillo persevera come ne usciamo?Prova a immaginare il giorno successivo a quello in cui, malauguratamente, Bersani non dovesse ottenere la fiducia.
      I mercati ci massacrerebbero .
      Allora non converrebbe formare un governo istituzionale già da ora?
      Almeno eviteremmo di buttare miliardi di euro nei mercati,nel caso Bersani abbia fumata nera.
      A dopo
      Vult è malato?

    55. premetto che non guardo la D’Urso e tantomeno la Defilippi. Il fatto successo l’ho letto oggi sul blog di Grillo e naturalmente nessun Tg o quotidiano commenterà mai la cosa.
      Non so se vi siete accorti che è esplosa una guerra mediatica contro il M5S, non hanno altri modi per combatterlo. Tutti si dimenticano degli scandali successi e che continuano a succedere, tutti si son dimenticati della “Casta”, tutti si son dimenticati dei 100 cacciabombardieri e dei sommergibili, tutti si son dimenticati della Minetti, tutti si son dimenticati del MPS, tutti si son dimenticati del Pirellone di Milano, tutti hanno improvvisamente dimenticato tutto.
      Adesso va di moda linciare mediaticamente Grillo, il quale è l’unico a non aver nemmeno un briciolo di responsabilità nello sfascio in cui ci troviamo.
      Che lo trovino tra Pdl e Pd un accordo per rimettere in piedi il paese no? Visto che sono così preoccupati in questo periodo e che hanno una fretta incredibile.
      Sono perfino commoventi quando si fanno intervistare.
      Qual’è il problema? Si mettano d’accordo berlusconi e Bersani e facciano qualcosa per salvare il Paese.
      Ma è più comodo dare la colpa a Grillo, loro sono abtuati a dare colpe agli altri.
      Ditemi dove ho torto.

    56. Per Vult;MI STAI COSTANDO 1,20 EURO AL GIORNO.
      CAUSA ACQUISTO GIORNALE LA MATTINA…….

    57. Ciro ,il ”gioco ” è chiaro,Bersani vuole presentarsi al parlamento e vedere chi si tira fuori.
      Se Grillo non vota la fiducia (come ha più volte detto)su chi pensi ricadrà la responsabilità in caso di mancata approvazione della stessa?Solo sul PDL?E non credo proprio, le colpe saranno ben ripartite,ora siete in parlamento e ciò comporta dei doveri e delle assunzioni di responsabilità.Il Pd ,politicamente parlando,sta adottando una strategia ottima,ma che poco confa con l’interesse nazionale.
      Il finale sai quale sarà?Azzardo una previsione,il Pdl darà la fiducia per senso di responsabilità ,il governo andrà avanti per un bel po,e se alcuni provvedimenti cardine verranno approvati,la politica tradizionale recupererà consenso ai danni di Grillo.
      Per ritrovarci in un prossimo futuro il centro sinistra al governo ,con Renzi premier .
      Fantapolitica??MAH non saprei fino a che punto….
      Ciao

      ps l’inter che ha fatto all’andata?
      a riciao

    58. Ciro ma che pensi che la stampa possa essere presa a pesci in faccia da sempre e che non restituisca la cortesia? Grillo ha ridicolizzato e oltraggiato il mestiere dei giornalisti praticamente da sempre, non solo, adesso si comporta come quando faceva lo spettatore della partita e non ha capito che entrare in campo implica atteggiamenti e soprattutto comportamentoi molto diversi.
      Adesso è colpa della stampa se Grillo scappa avanti a tutto e tutti… sei troppo attento per non averlo inteso..
      Grillo è fresco di politica ma si sta comportando come il più scafato dei politici…
      Continuo a pensare che il m5s sia un buon movimento per i suoi adepti: gente pulita con la voglia di cambiare… molto meno per i suoi leader…

    59. Biancardi
      perfetto il tuo ragionamento, ma rimane il fatto che tra le responsabilità, Grillo è quello che non ne ha su cosa sia successo. Non c’è mai stato al governo. Quindi il Pd ne ha e il Pdl ne ha maggiormente, ma il M5S ne è esente. Sia ben chiara sta cosa.
      L’Inter, questa è l’andata.
      Secondo me invece il Pdl se ne sta li sornione, a far scornare Pd e M5S, per aspettare le future elezioni, molto prossime, secondo me. Ha dato già per scontato che non esistono possibilità di accordi con loro, e che invece ce ne sarebbero tra le altre due parti.
      Quindi s’è tirata fuori dalla bagarre, apposta, per far screditare gli altri e trarne vantaggi agli occhi di tutti. berlusconiè tatticamente perfetto in queste cose.

    60. very ciao
      se pensi che la stampa e le tv non siano marce, e guidate dai partiti, a cosa serve una legge sul conflitto di interessi sulle tv el’editoria, di cui parliamo da decenni?
      berlusconi ha le sue reti
      rai 3 è della sinistra
      rai 1 e rai 2 diventano di chi vince le votazioni
      metà dei giornali sono di berlusconi, diversi quotidiani e settimanali della sinistra
      a parte “il fatto quotidiano” che si autogestisce, dimmi di chi si dovrebbe fidare Grillo.
      La7 si è servita di Grillo per due anni per demolire berlusconi, sono riusciti nell’intento.
      Appena si dimise nel novembre 2011, il giorno dopo Grillo diventò il suo nemico numero 1
      Credi che le abbia notate solo io e Grillo no ste cose?

    61. ma daiii.. c’erano i tempi di minzolini e masi.. poi sono passati.. il pluralismo delle informazioni di oggi non consente più le distorsioni di cui parli..
      possono “dirigere la notizia.. non travisarla..
      su quest’argomento Grillo si sta comportando esattamente come fa con la sua responsabilità di governo.. la evita (tranne poi fare i filmini ai reporter che vogliono intervistarli..) ma di che parliamo..
      la legge sul conflitto di interessi è una cosa.. non fidarsi di nessun giornalista è un’altra cosa completamente diversa e distante..
      se faccio un 0intervista a dieci testate i giornalisti, anche i più venduti.. nonpossono travisarne i contenuti.. possono interpretare. e questo è sempre stato e sempre sarà..
      sic stantibus

    62. very
      sto guardando Santoro, il Pd ci fa andare la Bindi, finchè questi non capiscono che vecchi elefanti della politica, devono andare in pensione e devono essere sostituiti da gente nuova, fresca e con idee a favore di noi cittadini, se han perso il Pdl e il Pd 10 milioni di voti in tutto rispetto al 2008, alle prossime li perdono tutti.
      Gli Italiani han dato un segno di disgusto nei confronti dei partiti, è inutile dare colpa di responsabilità a uno, che fa nascere un movimento apposta, per far sparire una classe di zombie.
      Grillo ha chiesto ai cittadini cosa vogliono, loro no.
      Si sono ripresentati tutti, tali e quali a un anno fa, ci sono perfino Razzi e Scilipoti, pensa un pò. Minzolini non c’è più, ma ci sarà un altro, molto presto, come lui al posto suo.
      E Bruno Vespa sta sempre lì al numero uno dei posti da giornalista.
      A lui adesso s’è aggiunta la D’Urso, questo è il giornalismo Italiano.

    63. Ciro,tu confidi tanto in questo movimento,io non ci credo per niente.
      A volte mi sforzo di cercare qualche aspetto positivo ma proprio non ne trovo!!..
      Gente inesperta,già spaccata e con idee irrealizzabili.
      Questa situazione stagnante si ripercuote negativamente sul paese.
      C’è bisogno di rialzarsi velocemente e questo movimento ha in testa solo la guerra!!
      Speriamo prevalga il buon senso e l’amore per l’Italia perché la sfiducia lasci il posto ad una ripresa tanto attesa.

    64. pidiellina
      hai una voce stupenda.
      Se il pdl e il pd provano a cambiare le facce dei loro politici e mettono idee fresche e nuove, e non si presentano con idee tipo .. vi togliamo l’imu, vi abbassiamo le tasse, prevediamo 4 milioni di posti di lavoro, combatteremo l’evasione fiscale eccetera…ste cose è dagli anni 70 che le sento dire in tv.
      Grillo mi propone di cancellare la “Casta”. A me basterebbe già questo.

    65. Il problema non è che si siano ripresentati Razzi e Scillipoti; il problema è chi li ha votati…hai voglia a dire che c’è il porcellum, ma se tu vedi che ci sono certi “soggetti” in lista, io quella lista non la voto. Il problema è sapere fino a che punto gli italiani vogliano un cambiamento!
      Per quel che riguarda il rapporto di Grillo con la stampa, ieri (o stamane, non ricordo) ho sentito che Grillo si lamentava del fatto che la stampa italiana lo denigrasse. Ma stiamo scherzando (Ciro io sulla D’Urso scherzavo, spero te ne sia reso conto)? é da sempre che lui si nega ai giornalisti italiani, parlando solo con le testate d’Oltralpe, e non mi dite che qe quelle non hanno padroni, perchè altrimenti mi metto a credere nel coniglietto pasquale. Almeno a Iacona poteva concedersi, gli ha fatto tantissima pubblicità, un vero indipendente, secondo me. Ciro, secondo me Grillo sta sbagliando strategia. Gli Italiani, lo sai come siamo, abbiamo bisogno di un contatto diretto e, cosa che ho scoperto con mio grande stupore, non tutti posseggono una connessione internet.

    66. che fine ha fatto vult?

      Rita sono sicuro che si rifarà viva, spero quanto prima.
      liv,
      Grillo ha un suo modo di essere, può piacere o no, ma è così.
      Sbaglierà come dici? Può darsi, ma fin’ora i risultati gli danno ragione.
      Io personalmente non condivido tutto ciò che fa e dice, ma secondo il mio pensiero. in questo momento lui è essenziale, poichè non essendo noi Italiani un popolo violento, votarlo è stato l’unico modo per mandare un messaggio forte ai politici.
      Il fatto che siano partiti attacchi mediatici e da ieri anche con dossieraggi, non aiuta certo la situazione.
      Tutti cercano di farlo ragionare e di iniziare dialoghi, poi tv e giornali buttano benzina sul fuoco per accendere ancora di più gli animi.
      Ritieni che stiano facendo il loro dovere di cittadini i giornalisti in questo momento?

      Parla con giornalisti d’oltralpe proprio per denigrare e disconoscere i nostri. E’ chiaro questo, ma se nei suoi programmi c’è l’eliminazione dei fondi per i giornali, è ovvio che tra lui e la stampa non possa mai scorrere buon sangue.
      a presto liv

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