Dopo la vittoria dello Sportmania nel campionato di Terza Categoria, il calcio regala altre soddisfazioni alla città di Cerignola: stavolta tocca alle giovanili dell’Audace che, nonostante resti ancora mal digerita la sua assenza a livello di prima squadra, si regala un sorriso grazie alla Juniores. Dieci giorni fa infatti, la formazione allenata da mister Crudele ha battuto il Monte Sant’Angelo, aggiudicandosi il girone A con l’ulteriore successo nell’ultima giornata (1-6 in casa della Real Bat). Alla seconda occasione, dopo aver sprecato uno dei match point a disposizione in casa del Vieste (principale antagonista del raggruppamento), i gialloblu hanno conquistato per il secondo anno consecutivo l’accesso alla fase regionale. Primato arrivato con 44 punti in 18 incontri, 54 reti segnate ed appena 16 subite. Questa la formazione tipo: Cirulli in porta; Caggiano, Curci, Dipinto, Aucello in difesa; Russo, Fiorino, Aucello e Sciscio a metà campo; Capocefalo e Cifaldi in attacco. Non meno bravi gli altri elementi della rosa, i quali hanno dato tutti i loro contributo per un traguardo importante e che sottolinea il buon lavoro svolto nel vivaio dell’Audace. Una continuità che prosegue da alcune stagioni, se si considerano il titolo regionale Allievi maturato a maggio 2013 o la vittoria della stessa Juniores due anni prima. Bene anche i risultati conseguiti nelle categorie Allievi e Giovanissimi, che hanno mantenuto il diritto di partecipazione anche nella prossima stagione (rispettivamente con un quinto ed un nono posto). Il merito di questi segnali positivi va, oltre al già citato Giuseppe Crudele, anche all’altro tecnico Egidio Daddario, che con il suo lavoro ha portato due ragazzi cerignolani (Donato Giancola e Domenico Caggiano, classe ’99) ad effettuare degli stages in vista delle convocazioni per il Torneo delle Regioni. I due tecnici hanno regalato qualche sprazzo di luce in un contesto altrimenti dal buio pesto per l’Audace, su cui ancora oggi vi sono grosse incognite per un’eventuale ritorno sui palcoscenici che il pallone ofantino merita.