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    Blitz 5 Stelle, occupazione alla Camera. Boldrini chiude a chiave i suoi uffici

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    Porte sbarrate, spintoni, occupazioni: un’altra giornata convulsa in Parlamento. E l’ufficio della presidente della Camera Laura Boldrini sbarrato. Prosegue la protesta M5S, a Montecitorio, dopo il caos scoppiato mercoledì sul decreto Imu-Bankitalia per la «ghigliottina» all’esame del provvedimento messa dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Il tutto mentre i deputati del M5S presentano la loro richiesta di impeachment a Napolitano, con il Colle che replica «Lo stato d’accusa? Faccia il suo corso».

    IL GIORNO DOPO – La giornata inizia con la Commissione Giustizia che non riesce neanche ad iniziare la seduta convocata per le 8.30 al quarto piano di Montecitorio perché il deputato di M5s, Vittorio Ferraresi, si è fatto trovare seduto ai banchi della presidenza spiegando alla presidente Donatella Ferranti che non se ne sarebbe andato fin quando non ci fossero state le dimissioni di Laura Boldrini e del questore Dambruoso accusato dai grillini di aver preso a schiaffi una parlamentare. Spiega, telefonicamente, Ferraresi: «È inaccettabile che Dambruoso, che è un magistrato, abbia dato uno schiaffo e uno spintone ad una nostra collega». Netta la posizione del segretario del Pd, Matteo Renzi: «Ieri i grillini, anziché cercare di lavorare per il bene del Paese, hanno trasformato il Parlamento in un ring, facendo ostruzionismo e bloccando la democrazia». Il tutto mentre viene reso noto che il M5S non prenderà parte ai lavori dell’Aula del Senato ora incentrati sulla discussone generale del dl Delega fiscale. «Ieri abbiamo assistito in quest’Aula a comportamenti e episodi gravissimi, del tutto estranei a ogni cultura istituzionale ed a ogni prassi democratica», ha detto Laura Boldrini, applaudita da tutta l’Aula. I deputati Pd erano tutti in piedi. Del M5S erano presenti solo in tre.

    UN’ALTRA RISSA E LE PORTE SBARRATE- Poi, in commissione Affari costituzionali della camera è scoppiata un’altra rissa. Qui i deputati del M5s bloccano nell’aula i parlamentari delle altre forze politiche. La commissione ha votato il mandato al relatore della legge elettorale tra le urla dei parlamentari 5 stelle. Sono intervenuti i commessi. Ma non solo. Per la prima volta le porte di accesso agli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio sono sbarrate. Una decisione presa probabilmente per evitare “occupazioni” della presidenza dopo quella che si è verificata in una commissione a Montecitorio.

    UFFICIO DI PRESIDENZA – Poi Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera lascia l’ufficio di presidenza convocato sugli incidenti, in segno di protesta: «Dopo aver atteso mezz’ora ci siamo allontanati dall’ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi. Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo».

    IMPEACHMENT PER NAPOLITANO – E, intanto, il Movimento 5 Stelle ha formalmente depositato, in entrambi i rami del Parlamento, la denuncia per la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo ha annunciato in Aula il capogruppo di Palazzo Madama, Maurizio Santangelo. L’atto è stato notificato dal presidente del Senato Grasso alla presidente della Camera Laura Boldrini ed ha iniziato il suo iter. Durante una conferenza stampa in Sala Nassiriya al Senato Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, ha difeso l’operato dei colleghi («chiederemo le dimissioni di Dambruoso da deputato») e ha spiegato le ragioni dell’impeachment. «Napolitano da arbitro è diventato giocatore, i vertici di maggioranza ormai si fanno al Quirinale», ha dichiarato Di Maio. La senatrice Paola Taverna ha attaccato il presidente della Repubblica per aver commutato il carcere in pena pecuniaria per il direttore del Giornale Alessandro Sallusti. Poi viene ipotizzato l’alto tradimento per la grazia concessa a Joseph Romano militare Usa condannato per il caso Abu Omar. «È il comportamento di un monarca, non di un presidente della Repubblica. Sembrano i tempi di Luigi XIV», ha chiosato Taverna che ha passato poi la parola a Crimi e al capogruppo Santangelo. «Ci aspettavamo da Napolitano un atto di dignità e di dimissioni. Era un modo per uscire, almeno, con dignità. Questo non è stato fatto e ora non si può fare altro che procedere con stato di accusa», ha spiegato il primo. Mentre il secondo ha aggiunto: «L’impeachment è un dovere morale nei confronti dei cittadini italiani», ha dichiarato. Il motivo? «Il presidente Napolitano si è reso responsabile di ingerenze nei confronti della magistratura e della procura di Palermo».

    GRILLINI: «QUESTO È UNO STATO DI POLIZIA» – Ma le rimostranze da parte dei deputati grillini non si fermano qui. Denuncia su Facebook, il pentastellato Riccardo Nuti: «Hanno chiuso le porte della commissione. Non era mai accaduto. Intanto la stampa è arrivata anche a difendere lo schiaffeggiatore Dambruoso senza dire che ieri è stato stracciato il regolamento della Camera. Uno dei nostri è stato chiuso dentro la commissione Giustizia». Il deputato parla di «uno stato di polizia» opposto nei loro confronti alla Camera. Anche Silvia Giordano aggiunge: «Da ieri, da prima che iniziasse la nostra protesta, da quando si era capito che la Presidente Boldrini mettesse la tagliola, sembra uno stato di polizia, ormai appena ci muoviamo siamo seguiti dai commessi, non vogliono farci entrare in commissione, ieri sera non ci volevano neanche far uscire…». (tratto da corriere.it)

    TREDICI QUERELE PER DE ROSA, M5S – Saranno tredici le querele nei confronti del deputato M5S Massimo De Rosa, che nel parapiglia che ha animato mercoledì sera la commissione Giustizia si è rivolto alle parlamentari Democratiche con un: «Siete arrivate qui solo perché sapete fare bene i p…». Dichiarazione che le deputate Pd non hanno affatto gradito: «Ha offeso la dignità delle donne del Pd e delle donne italiane – sottolinea la responsabile Giustizia dei Democratici Alessia Morani – Stanno impedendo l’esercizio delle democrazia». «Vanno oltre il diritto della minoranza», ha aggiunto la democratica Maria Chiara Gadda. E Morani ha proseguito: «Si può dissentire ma non impedire il lavoro del Parlamento». «È evidente che questo è un tentativo di ostacolare la legge elettorale – ha sottolineato ancora Gadda – hanno paura di una politica che inizia a fare».

    2 COMMENTS

    1. stì LADRONISSIMI
      del “PANE degli ITALIANI” -MORTferi CIECHI asSERVITI DANNOSI
      alla REPUBBLICA

      stì¬ LADRONI-FISSURATI-asSERVIti-teatranti….NON
      hanno BISOGNO di ulteriormente
      DIMOSTRARCI ..”COME e QUANTO”
      sono
      conCATENAti….EFFETTIVAMENTE-CONCRETAMENT-ASSIDUAMENTE..= VIAAAAAAAAAAAAA

      DOPO
      essere stati SCOPERTI dell’ULTERIORE FURTO
      di 7 MILIADRI e MEZZOO “PUBBLICI” dati
      alle banche private…ADESSO anche
      la “CENSURA e MINACCA di
      SANZIONI”……..

      la “vedova-zitella NERA” ..mette “le MANI avanti” …APPUNTO DOPO che
      ha “BLOCCATO” anche il “DOVERE-DIRITTO di intervento dei PORTAVOCE del POPOLO TALIANO” e DOPO che ..l’indegno “questore”
      (ed”ex giudce” ..= ????)
      ha VOLONTARIAMENTE-imMOTIVAmente..MALMENATO un DONNA e DEPUTATA del M5S…

      = COME
      ci siamo fatte-i RIDURRE in
      BASSO…= PRIVATE-I di OGNI
      MINIMO “BUON
      SENSO-EGUAGLIANZA-OCCHI-ORECCHIE-CITTADINANZA”..= ß- CACCIAmoli tutti…SUBITO…

      • a parte lo sfogo che mi sembra più che condiviso (non solo da me), 😉 credo che debba scrivere normalmente perché ho trovato molte difficoltà a seguire tutto il ragionamento.

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