Nel pomeriggio dello scorso lunedì 16/04/2014, personale del Commissariato di Polizia di Cerignola, agli ordini del Vice Questore Aggiunto Loreta COLASUONNO, eseguiva tre fermi di Polizia Giudiziaria per il reato di riciclaggio e ricettazione in concorso, di veicoli provento di furto, nei confronti di DIMODUGNO Giandonato, classe 1973, WAHBI Said, classe 1985 e RABHI Mokhtar, classe 1979, già noti agli uffici di Polizia, e in particolare il DIMODUGNO che annovera a suo carico diversi precedenti, tra cui alcuni specifici in materia di riciclaggio e ricettazione.
In particolare, gli agenti, visto il dilagante fenomeno di riciclaggio e ricettazione di autovetture di media e grossa cilindrata, effettuavano un’attività info-investigativa, riuscendo ad individuare una delle zone in cui un’organizzazione criminale, dedita all’attività di riciclaggio, celava le autovetture rubate e successivamente le smontava al fine di catalogarle e rimettere in commercio i pezzi di ricambio, sotto la copertura di autodemolizioni. Dopo aver localizzato il luogo ove le autovetture venivano materialmente “cannibalizzate”, a qualche centinaio di metri dal centro cittadino, i poliziotti decidevano di iniziare un lungo servizio di osservazione, col fine di porre fine all’illecita attività. Trascorse alcune ore dall’inizio dell’attività investigativa, notavano uscire, da un fabbricato esistente in Via Ivrea a Cerignola, un furgone di colore bianco, condotto dal noto pregiudicato DIMODUGNO Giandonato, il quale, dopo aver richiuso il cancello assicurandolo con un lucchetto, ripartiva con il furgone in direzione centro città. Essendo il mezzo condotto dal DIMODUGNO provvisto di finestrini posteriori, durante tale frangete, si notavano alcuni pezzi di carrozzeria, di colore rosso, al suo interno. Una volta individuato con precisione il fabbricato all’interno del quale avveniva l’attività di riciclaggio, gli operatori della Polizia di Stato, udendo ancora rumori di ferraglia al suo interno, decidevano d’intervenire, scavalcando il cancello richiuso dal DIMODUGNO.
Dopo aver scavalcato, probabilmente perché avevano udito i rumori provocati dagli agenti, gli stessi vedevano uscire dall’interno di un box due individui che alla vista della Polizia, si davano alla fuga cercando di guadagnare le scale che portavano sopra al tetto del fabbricato, ma venivano prontamente bloccati. All’interno del box da cui erano usciti i due individui si rinveniva una scocca d’autovettura Audi A3, appena “cannibalizzata”, risultata rubata lo scorso 15/04 a Trani. Si estendeva la perquisizione all’interno di altri box ivi esistenti, e all’interno di uno di essi si rinvenivano le parti di una scocca d’autovettura, di colore rosso, appartenenti ad una Fiat Panda, risultata anch’essa rubata a Potenza. Il colore dei pezzi di carrozzeria rinvenuti all’interno di quest’ultimo box era identico ai pezzi di carrozzeria visti all’interno del Fiat scudo condotto dal DIMODUGNO, notato allontanarsi in precedenza. Al fine di perfezionare l’attività d’indagine, gli Agenti decidevano di continuare l’osservazione, per verificare se il DIMODUGNO ritornasse sul posto per prelevare le scocche delle auto. Dopo alcuni minuti, gli agenti, udivano dei rumori provenire dall’ingresso del fabbricato; cercavano quindi di osservare cosa stessa accadendo, senza scorgersi troppo, in modo da non essere visti, e notavano che il Fiat Scudo di colore bianco condotto dal DIMODUGNO, aveva fatto rientro, e si avviava in direzione del box ove, al suo interno, i poliziotti si erano nascosti; giunto in prossimità del box in questione, gli agenti decidevano d’intervenire e bloccarlo, ma il DIMODUGNO, compresa la situazione, accelerava la marcia lungo il viale, cercando di raggiungere la parte posteriore del fabbricato, dove era possibile scavalcare la recinzione e darsi alla fuga per i campi adiacenti; cosa questa che non avveniva in quanto veniva raggiunto e bloccato.
Pertanto il DIMODUGNO e i due cittadini extracomunitari venivano dichiarati in stato di fermo e, dopo le formalità di rito, venivano accompagnati presso la Casa Circondariale di Foggia. Al fine di approfondire ulteriormente l’attività d’indagine, si decideva di effettuare un controllo all’interno di un’autodemolizione di proprietà di M.T., classe 1960, al fine di rinvenire le parti meccaniche mancanti delle due autovetture rinvenute. Il controllo non permetteva di recuperare tali parti d’autovettura, tuttavia permetteva di rinvenire un motore altri parti d’autovettura nonché un propulsore di nuova costruzione, del quale sia il M.T. che il suo operaio, I.D., classe 1962, cittadino Rumeno, non sapevano fornire spiegazioni plausibili circa il loro possesso, venendo pertanto denunciati a piede libero per il reato di ricettazione. Successivamente si è appurato che il propulsore apparteneva a una Fiat 500 di nuova costruzione, risultata rubata in data 31/03/2014. Il valore di tutto il materiale sottoposto a sequestro, nelle due distinte operazioni, ammonta a circa 100 mila euro.
…ecco perche a Cerignola ci sono tante audi, mercedes, golf!!
volevo comprare una golf ma ho rinunciato per non essere etichettato come spacciatore o delinquente!
Non vuol dire niente comprala lo stesso la macchina
Si comprala…. Così poi te la smontano pezzo pezzo…
Complimenti alla Polizia di Stato.
ancora vuoi comprare una ford fiesta che la sto vendendo io