Ci sarà tempo fino al 7 gennaio per presentare le domande relative all’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale disponibili, o che si renderanno disponibili, nel comune di Cerignola. Il bando Ers è stato pubblicato lo scorso 24 novembre e già in questa settimana sono stati decine e decine i cittadini che hanno ritirato il modulo presso l’Informa Giovani, al fine di presentare la documentazione necessaria. Ai patronati ed i centri di assistenza fiscale, invece, la possibilità di affiancare i cittadini nella compilazione della domanda. L’iniziativa era stata promossa dal gruppo consiliare di Forza Italia, attraverso il capogruppo Paolo Vitullo, che a maggio aveva sollecitato la giunta a dare atto di indirizzo ai Dirigenti del Settore Urbanistica Prg, Patrimonio ed Edilizia privata e al Dirigente del Settore Servizi Sociali affinché ciascuno provvedesse ad attuare quanto stabilito dalla Legge regionale 12/2008. È stata così avviata nei mesi scorsi una ricognizione della effettiva emergenza abitativa a Cerignola, provvedendo prontamente alla redazione dell’apposito bando.
Alla chiusura dei termini, sarà redatta una graduatoria a punteggio, di potenziali assegnatari degli alloggi già in dotazione al Comune e di quelli che si costruiranno nei prossimi mesi. La legge 12/2008 offre anche altre occasioni per fronteggiare l’emergenza abitativa, ricorrendo agli esistenti strumenti flessibili, che richiamano meccanismi perequativi e/o compensativi già collaudati per altre dotazioni territoriali, attraverso l’acquisizione delle aree e la successiva realizzazione degli alloggi destinati ad integrare il sistema dell’edilizia residenziale sociale dei Comuni pugliesi. “Questo bando – commenta soddisfatto Vitullo – è il primo passo per porre le basi per una sinergia concreta tra pubblico e privato. Attraverso una graduatoria in base ai requisiti e le necessità, il Comune potrà verificare l’effettivo fabbisogno di abitazioni di edilizia sociale, provvedendo alla costruzione, sfruttando il surplus della capacità edificatoria privata, prevista dalla legge. Questo è l’unico modo, in assenza di strumenti finanziari pubblici, per dare una reale e rapida risposta all’emergenza abitativa, che negli ultimi mesi ha toccato livelli preoccupanti, che con questo passaggio saranno anche chiari e definiti”.