All’inizio della settimana in corso, personale della Squadra Volanti del Commissariato di Polizia di Cerignola, nel corso di predisposti servizi di intensificazione del controllo del territorio, in un vecchio casolare ubicato in contrada Santa Maria dei Manzi, a circa 7 chilometri dal centro abitato, rinveniva numerosi propulsori ed altri organi di moto di nuova generazione smontati e, verosimilmente, provento di furto o ricettati. I successivi servizi di appostamento, predisposti al fine di individuare i malfattori utilizzatori di detto improvvisato deposito, non sortivano l’esito sperato a causa della presenza in zona di numerosi contadini impegnati nei lavori nei propri fondi. Pertanto, si decideva di effettuare un controllo accurato del deposito che consentiva di accertare che, all’interno dello stesso, vi erano 16 propulsori, alcuni completi di trasmissione e tutti con i numeri di matricola dolosamente abrasi. Il materiale veniva sequestrato.
Tuttavia, poiché si trattava di propulsori particolarmente ricercati sul mercato dell’usato, personale del Commissariato di Polizia di Cerignola provvedeva ad inserire, sul sito internet SUBITO.IT, le sigle dei propulsori rinvenuti e trovava in vendita, nella zona di Foggia, presso una motodemolizione, due propulsori appartenenti ad una HONDA HORNET 600 ed a una HONDA VF750, con tanto di foto allegata. Confrontando le foto dei propulsori in vendita con due dei propulsori in sequestro, risultava, senza ombra di dubbio, che si trattava degli stessi propulsori. In particolare, vi erano alcune scritte in rosso che indicavano il modello della moto di appartenenza, poste sullo stesso punto e con la stessa calligrafia. Inoltre, il numero di telefono presente sul sito per le ulteriori informazioni risultava intestato ed in uso a N.R., 24enne, cerignolano, pregiudicato per reati specifici. Pertanto, veniva effettuato un controllo presso la motodemolizione, dove si aveva la presenza di N.R. che forniva subito agli agenti il suo biglietto da visita comprovante la veridicità del contatto sulla pagina del sito SUBITO.IT, confermava l’uso del predetto sito per le vendite dei pezzi riguardanti la sua azienda e dichiarava di inserire personalmente le foto sul sito in questione. Pertanto, su apposita richiesta degli agenti, consultava le sue inserzioni sul sito e riconosceva, senza ombra di dubbio, i due propulsori in questione, che erano stati trovati nel casolare adibito a deposito, come due propulsori già in suo possesso, acquistati circa due anni fa e venduti in nero ad un fantomatico cittadino straniero, senza ricordare né il nome di quest’ultimo né la somma ricavata dalla vendita. Apparendo evidente che si trattava di false dichiarazioni, N.R, veniva denunciato per ricettazione.