Ombrelloni aperti a settembre e ottobre in Puglia “per battere il maltempo e la crisi che hanno ridotto il turismo”. Questa l’idea del presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna, che ha scritto agli assessori regionali al Demanio, Leonardo Di Gioia, e al Turismo, Silvia Godelli, per proporre l’allungamento della stagione balneare. “Un anno da dimenticare, che potrebbe trasformarsi in un 2014 esemplare se il meteo si stabilizzerà con un settembre estivo”, osserva Introna. Nonostante il tutto esaurito della settimana di ferragosto si vuol permettere agli operatori turistici di recuperare un luglio da stagione delle piogge.
e a lavoro ci vai tu introna?
seduto alla poltrona della presidenza a 15 mila euro al mese è facile , è vero introna?
E chi ci va al mare in settembre ed ottobre se tutti lavorano?
da metà settembre aprono le scuole, la gente lavora (quella che ha un lavoro, quella che non ce l’ha non ha certo i soldi per salvare la stagione agli operatori), è veramente pietoso pensare di allungare l’estate per decreto…….
non ho ancora capito perchè non avete pubblicato un mio modo di vedere le cose. Evviva la democrazia. Per quel che mi riguarda lanitiziaweb non fa più parte dei giornali online da me visionati quotidianamente.Non penso di vivere in Siria
Caro Giuseppe, in relazione al suo commento, le comunichiamo che lo stesso era andato in moderazione automatica e temporanea sulla piattaforma che ospita i commenti, quindi la non pubblicazione non è dovuta alla nostra responsabilità. Come può notare, l’abbiamo visionato e reso pubblico: nessuna censura, nessuna limitazione di democrazia. Tanto le dovevamo per chiarezza: per il resto, può scegliere dove ritenga opportuno informarsi. Grazie, Redazione.
IDEE GENIALI……………..ECCO PERCHE’ L’ITALIA NON VA AVANTI.
SE QUESTE SONO LE IDEE GENIALI…IO SONO UN RE’.
TUTTI I POLITICANTI CHE VOTIAMO A LIVELLO LOCALE, A ROMA E ALLE EUROPEE SONO I RISULTATI CHE L’ITALIA MERITA.
IMPARIAMO PRIMA DI TUTTO A FARE LE PERSONE PER BENE, A COMPORTARCI MEGLIO QUANDO SI VOTA, E NON FARCI COMPRARE COME AVVIENE DA 50 ANNI E PIU’.