E’ ufficiale: a Cerignola il 9 settembre, in occasione della Festa Patronale, si esibirà Raf (come già annunciato in tempi non sospetti da questo giornale, ndr). L’artista, originario di Margherita di Savoia, ha vinto il ballottaggio con Francesco Sarcina ex-leader de Le Vibrazioni. Ma se da un lato il toto-nomi è definitivamente terminato, non trova fine la polemica “politica” sul contributo economico dell’Amministrazione. Lo scorso 16 luglio infatti Michele Romano scriveva al Presidente della Deputazione Feste Patronali queste parole: «illustrissimo signor Presidente, il sottoscritto Michele Romano, Assessore alle Politiche Sociali, facendosi interprete del grande disagio sociale a cui è sottoposta la nostra città, richiede di rinunciare al contributo comunale per la festa patronale, devolvendo l’intera somma richiesta di circa 20 mila euro a tutti quei soggetti bisognosi di esigenze primarie». A prendere le distanze dall’Assessore era intervenuto poco dopo Antonio Giannatempo tuonando: «Michele Romano si è pronunciato a titolo personale».
A ritornare sulla questione ora è Franco Conte, consigliere comunale, ma anche membro della Deputazione. «La Deputazione non riceve alcun contributo e non deve rinunciare a nulla, perché l’Amministrazione comunale, già da tanti anni, organizza un concerto musicale nell’ambito della stagione estiva (assente oramai da qualche estate, ndr), solo che invece di svolgerlo, ad esempio ad agosto, decide di farlo svolgere il 9 settembre in occasione dei festeggiamenti». Quindi «non c’è alcun contributo. Il Comune liquida la fattura emessa dall’agenzia per quell’evento. Inoltre l’importo è di 15.000 euro i.v.a. inclusa. Anzi siccome con tale cifra non si riesce ad organizzare un concerto è la Deputazione che aggiunge spesso un’ulteriore cifra, oltre a pagare SIAE, generatore e molto altro». Ma non è tutto, perché la Festa, a detta di Conte, ha anche un risvolto economico. «L’Amministrazione introita le tasse di occupazione di suolo pubblico dei giostrai o dei gazebo intorno alla villa comunale. Quindi facendo un confronto tra l’importo speso per il concerto e le tasse incassate, alla fine quello che viene realmente erogato è una cifra minima». «Probabilmente Michele Romano, che non è contrario alla Festa, intendeva proporre una riduzione dei costi. E a tal proposito voglio ricordare che la Festa è già molto ridotta. Si è passati da due serate, il 7 e il 9, ad una sola serata musicale. Le bande che girano non sono più due ma una sola. Prima c’erano tre fuochi mentre ora solo una. Le luminarie prima coprivano dal Castello alla Scuola Agraria, ora – conclude Conte – vanno dal Duomo alla Villa. Meno di questo non si può».
Certo che ha proprio un espressione da persona intelligente questo signor Conte . Questo è uno di quei parassiti che devono sparire a fine mandato per il bene di Cerignola tutta .
Possibile che questi personaggi ci stanno togliendo
Tutto,gia`In estate non organizzano niente!l unica cosa
Che sanno fare la stronzata di miss italia.organizzate
Sagre feste in piazza ,almeno non dobbiamo andare in
Altri paesi per trascorrere le serate.Sta perdendo anche
La festa patronale .