«L’omicidio di Antonio Sorrenti è l’ennesima conferma della forza della criminalità cerignolana in un contesto sociale dominato da una parte dalla violenza e dall’altra da una cinica indifferenza». Così il Sindaco di Cerignola, Antonio Giannatempo, sull’uccisione del commerciante di auto di 51 anni, ferito a morte mentre, a bordo della sua automobile, percorreva una strada secondaria in contrada Scarafone. Il corpo dell’uomo, che nel 2004 uccise il boss Leonardo Di Tommaso venendo poi condannato in primo grado a otto anni di reclusione, è stato trovato riverso nell’abitacolo della vettura a ridosso di un uliveto poco distante dalla sua abitazione. «Diciamo a gran voce da tempo che quella di Cerignola è una situazione di assoluta emergenza – afferma il primo cittadino – così come da tempo chiediamo il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine nella nostra zona. Non si contano, per fare un esempio, le nostre richieste a chi di dovere di far avanzare il commissariato di Cerignola al primo livello, così da arricchirlo di nuove unità. La malavita di Cerignola, purtroppo, recita indiscutibilmente un ruolo di primissimo piano nella provincia di Foggia, che a sua volta è ormai considerata la più pericolosa tra quelle pugliesi. La varietà dei reati commessi da queste parti e l’elevatissimo numero di persone che delinquono sono tali da lasciare senza fiato. La criminalità ha capito bene la situazione, sa che sono troppo poche le pattuglie che controllano un territorio sconfinato come quello di Cerignola. Mi auguro, a questo punto, che qualcuno, ai piani alti dei palazzi che gestiscono l’ordine pubblico, si chieda se non sia finalmente arrivato il momento di modificare le strategie di contrasto alla criminalità in Capitanata e se, per caso, non sia stata sottovalutata per troppo tempo la portata dei fenomeni malavitosi locali. Se si vuole evitare che il controllo del territorio da parte dei clan diventi totale, non si può più perdere tempo».
Il riferimento di Giannatempo è ad alcune indecisioni del Viminale, non certo a chi le subisce e si trova costretto a fronteggiare le mafie locali con i pochi mezzi e uomini messi a disposizione da Roma, ma che nonostante tutto svolge un lavoro eccezionale, «come il Questore Piernicola Silvis ed il Prefetto Luisa Latella, alla quale desidero peraltro rivolgere le mie più sentite ed affettuose condoglianze per la perdita del caro fratello».
Condivido appieno le
dichiarazioni del Sindaco Giannatempo rilasciate per la circostanza. Tuttavia, ritengo che per far si che le parole non rimangano inascoltate, occorra scendere in
piazza a manifestare. Ai proclami vanno
seguite le proteste fatte con presenza
fisica. E ad organizzare dovrebbero
essere le forze politiche, a partire da
quelle che sostengono questa Amministrazione Comunale. Nutro, però, forti dubbi che forze politiche , le stesse
che d’ora in avanti si “strapperanno le
vesti” per scalare Palazzo di Città, si
adopereranno affinchè si giunga a quanto
testè auspicato. Spero di essere
smentito !!!.
16.12.2014
Egr. Sig Bruno. La criminalità non si sconfigge facendo un bella passeggiata tutti insieme per il corso ci vuole ben altro. È il Sig. Sindaco ancora adesso che è scappato il morto si accorge che la malavita svolge un ruolo di primissimo piano. A dimenticavo a altro a che pensare . Ma per favore…….
Egregio Signore anonimo (Nessuno), evidentemente sono stato poco
chiaro. Sono d’accordo con Lei quando
afferma che la criminalità non si sconfigge con una “bella passeggiata” sul
corso. Io intendevo dire che, tentare di avere più Forze di Polizia sul
nostro territorio , così come auspicato dal Sindaco, sia necessario far sentire la voce della protesta. Per fare questo occorre scendere in piazza e manifestare
il dissenso a gran voce. Le sole lettere di richiesta o di
incontri ritengo costituiscano una strada percorribile ma non sufficiente per
ottenere quanto richiesto. Non v’è dubbio che la criminalità va
combattuta soprattutto con il lavoro. Per intanto, in attesa che la crisi
cessi, essa va arginata possibilmente con più presenza di uomini in divisa. Questa è la mia opinione.
La saluto.
16-12.2014
Signor sindaco leggo nelle sue parole tanta ipocrisia. Non leggo parole di dispiacere nei confronti della famiglia. Non leggo le prese di distanze da parte sua, della politica nostrana, da questa criminalità e dal gesto di oggi. Non leggo di iniziative anche sue personali per dire no al racket e sostenere la gente che ogni giorno ha a che fare con questi parassiti. Oggi la politica, lo stato, ha perso. Sarebbe bello se domani decidesse di indire lutto cittadino per ribellarsi a questa delinquenza.
sig.bruno in piazza a manifestare bisogna scendere poiche non e più una vita dignitosa per via del caro vita e disoccupazione
Caro–Pinuccio-purtroppo-dobbiamo-rassegnarsi-perche’-viviamo-in-‘un’epoca-di-pazzi-poveri-ragazzi–della-nuova-generazione-che-futuro-gli-stiamo-lasciando?
sig. sindaco comincia a fare lavorare anche la polizia municipale….sono forze in più per il controllo del vasto territorio della città! siamo il terzo comune per estenzione e ci sono solo 2 volanti che “lavorano” e “controllano” ( quando non sono usate per fare la spesa o per i caffè) quello che accade! comincia a darli i mezzi e gli accessori giusti e ovviamente falli cacciare le p***e cosi vedi come può cominciare a cambiare il paese!
MAROOOONNNNN…..si vede che è iniziata la campagna elettorale Sig. SINDACO!!!
E la politica cosa ha fatto in materia di sicurezza in questi ultimi anni ????
Sindaco Lei è favorevole ad adibire il tribunale in biblioteca comunale…altra cattedrale nel deserto…aria fritta insomma.Ha la possibilità di passare alla storia cedendo quel plesso al Commissariato e alla Polizia Stradale..motivo per il quale lo Stato potrebbe elevare il locale Commissariato a I° Livello con il trasferimento in questa città anche di reparti speciali che potrebbero essere ospitati in quel plesso e non i alberghi..Ma a quando pare Lei e la Sua Giunta pensa ad altro.Ho tralasciato di parlare del noto omicidio atteso che i fatti sono noti a tutta la città…tranne a qualche imbecille che non mancano mai.
Bravo Roberto…ci vogliono i fatti non le parole!! Quella struttura sarebbe l’ideale per rafforzare la sede degli organi di polizia per il controllo del territorio….La biblioteca si potrebbe fare in altre strutture abbandonate..magari nell’edificio di fronte al Comune che è diventato una discarica a cielo aperto(parlo dell’ex liceo classico)Come si fa NON indignarsi quando non vi sono le idee e la volontà di fare delle azioni positive per la comunità??Vuoi vedere che si faccia di tutto per gettare altro cemento per costruire una sede più grande andando contro corrente alle nuove strategie edilizie e cioè quelle di cemento zero!!!!RISTRUTTURARE e riadattare quelle già esistenti!!
I N C O M P E T E N TI I!!!!!
Il Sindaco esegue ordini….Se il tribunale sarà adibito a biblioteca comunale ..farà la fine dell’ Interporto ! A proposito…Sindaco c’è stato un omicidio efferato ..ne hanno parato anche i mass media nazionali…e quei consiglieri “quaquaraqua’” che chiedevano l’intervento dell’esercito…per reati molto meno gravi…dove si sono nascosti?