L’annoso problema dello sversamento illecito dei rifiuti non si arresta e continua, anzi, a riempire carte e fascicoli di tribunale. Tuttavia, nonostante la delimitazione, ad opera della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Bari, di circa 3000 metri quadrati in agro di Cerignola sui quali insistono rifiuti di vario tipo (plastiche, gomma, vero, inerti da costruzione, ecc.) fino a 4 metri circa di profondità, l’urgente bonifica potrebbe dover aspettare i tempi della giustizia. «Occorre in tempi rapidi procedere alla bonifica per delimitare l’impatto ambientale derivante dallo stanziamento dei rifiuti» scrive il consulente dei PM Pasquale Scapicchio, anche perché vi è la presenza di «materiali da costruzione contenenti amianto».

«Questa segnalazione del chimico interessato dagli inquirenti risale già a sei mesi or sono – fa sapere il consigliere de La Cicogna Franco Metta -, mesi trascorsi non solo nella più totale inattività, ma persino nel generale disinteresse delle Istituzioni. La Cicogna, inerte il Sindaco e l’Amministrazione, disinteressati gli europarlamentari e i consiglieri regionali, tutti concentrati sui propri interessi elettorali, primari o secondari che siano, denuncia la urgenza di un intervento straordinario regionale per finanziare la bonifica dei terreni inquinati. […] E’ evidente che occorrerà, anche per gli altri agri interessati, un intervento straordinario regionale. Che nessuno ha finora nemmeno sollecitato. La Cicogna investirà della questione il Presidente della Provincia Miglio, il consigliere provinciale Tutolo. La questione deve divenire una problematica di interesse regionale».