Non è più un disservizio, non è più un ritardo nella manutenzione. Il manto stradale urbano è oramai ai minimi termini. Non esiste più nessuna strada esente da buche, meglio definibili come crateri. Dislivelli dell’asfalto di oltre 10 centimetri capaci di rompere pneumatici e cerchi delle autovettura. Soprattutto le arterie principali si sono trasformate in un percorso a ostacoli. Dall’amministrazione la promessa di un intervento, finalmente, dopo almeno due anni di emergenza. Tuttavia i lavori tardano ad iniziare e le richieste di risarcimento danni nei confronti dell’ente comune aumentano ogni giorno. Sulle strade dell’emergenza si incontra – paradossalmente – l’emergenza strade, che mai come in questo periodo, dopo un inverno particolarmente piovoso, fa sentire il suo peso. Peso che potrebbe diventare ancor più grave se per scansare magari una buca qualcuno dovesse farsi male sul serio.