La notizia circola ormai da circa un mese e, dai sentito dire alle esperienze dirette, ha subito fatto il giro della città. Si tratta dell’ennesima trovata di un aspirante truffatore locale che, con la più banale delle scuse, sottrae denaro agli anziani. Numerose sono state le segnalazioni dei lettori de lanotiziaweb.it che, a vario titolo, hanno raccontato le loro storie all’interno delle quali vi erano particolari comuni.
La truffa – Il sistema è presto spiegato, e ha nella semplicità la sua caratteristica principale. Da settimane, infatti, pare che un giovane distinto a bordo di un’auto fermi le persone anziane presentandosi come un amico del figlio del malcapitato offrendo a questi un passaggio fino a casa (scusa buona per carpire la fiducia, ndr). Di qui le modalità diventano due: prova a salire a casa dell’anziana/o per trovare un sistema affinché questi gli consegni il denaro che ha da parte, adducendo come motivazione l’urgenza per il figlio che si trova in un momento difficile; oppure, se non riesce a salire in casa, prova con l’identica scusa a farsi consegnare il denaro che il derubato ha con se. Dopo un breve saluto, svanisce nel nulla col bottino. Quando l’anziano si rende conto di esser stato truffato e raggirato non può fare più nulla e, così come segnalato alla nostra Redazione, si dirige in Commissariato per denunciare l’accaduto.
Come prevenire – Sui casi accertati, per i quali è stata già sporta regolare denuncia, indagano gli agenti del locale Commissariato di Polizia, agli ordini della dott.ssa Loreta Colasuonno, per comprendere la dinamica e i particolari dell’azione del truffatore; secondo le prime ricostruzioni, ad esempio, pare che questi agisca prevalentemente di mattina, spesso nelle zone immediatamente adiacenti al centro cittadino, nelle strade meno trafficate, puntando quali precisi obiettivi gli anziani. Non è escluso, inoltre, che questa persona agisca in momenti differenti: dapprima per verificare, tramite appositi pedinamenti, le consuetudini del malcapitato per agire poi, in un secondo momento, con l’effettivo atto criminoso. Le raccomandazioni delle forze dell’ordine sono semplici ed efficaci, e come spesso accade indirizzate principalmente ai parenti più stretti delle potenziali vittime, che devono vigilare costantemente i propri cari non più troppo giovani, e agli anziani che troppo spesso ripongono fiducia in chi si presenta in modo educato e distinto: basterebbe, in questi casi, una verifica magari chiamando direttamente la persona (figlia/o o nipote che sia, ndr) che il truffatore indica quale amico.
Già fatto, mia zia 84enne ci casco’!!!!! 1500 euro il malloppo!!!!!
ma come si fa a cascare a tale stronzate.anziani si ma possibile danno retta a tali tarantelle?vorrei tanto venisse da me per metterlo sotto cn l auto per scaricare la tensione della crisi economica e sessuale
A mia nonna,più di sei mesi fa..dicendole di essere un amico di suo figlio,il quale aveva dei problemi e doveva dargli 600 euro! Mia nonna molta ingenua ha creduto a alla storiella e gli ha consegnato il denaro!