In questi giorni, l’argomento centrale della vita cittadina di Cerignola è stata la questione della mensa scolastica, molto criticata da scuole e genitori, soprattutto con la decisione dell’Amministrazione di affidare alla Ladisa il servizio. La stessa azienda poi, prima fa sapere tramite una lettera al sindaco Metta che abbandonerà il centro cottura sito in Zona Industriale per spostarsi in altra sede, salvo poi rimangiarsi tutto con il presidente Salvatore Ladisa, il quale in una intervista ad un quotidiano locale l’altro ieri, ha smentito tale circostanza. Per fare chiarezza sull’intricata vicenda, la nostra testata ha intervistato in esclusiva l’Assessore alla Cultura, Giuliana Colucci: «Sono soddisfatta del lavoro svolto, che mi ha impegnata molto: questa proroga era necessaria, per un servizio che era obbligatorio dare ai bambini, come mensa e come refezione scolastica. Ieri mattina ho incontrato delle mamme particolarmente preoccupate, che volevano entrare nel plesso dei propri figli: assieme a loro ho assaggiato i pasti, e le stesse li hanno giudicati ottimi, non buoni ma ottimi. Certamente siamo in attesa del prossimo bando, che sarà operativo più di quanto non si faccia, proprio perché abbiamo dato priorità ad una serie di altri fattori, fra cui l’inserimento di prodotti biologici realizzati sui terreni confiscati alla mafia: un importante riferimento di legalità. Sono molti gli attori impegnati nella faccenda: pur conoscendo le difficoltà, la situazione si sta acquietando, grazie anche all’impegno di molti dirigenti e docenti che sentono la mancanza degli alunni».
NINUCCIO
ma si tanto fra un po diranno che l’amianto non é cancerogeno la droga non da male gli inceneritori sono saltuari ecc ecc ecc . salv chi s pot