E’ stato presentato ieri sera, presso il Polo Museale Civico di Cerignola, nell’ambito dell’iniziativa “The con l’autore”, il libro di Savino Spicciariello “Nicola Morra Brigante o Patriota?”, che narra la storia di un cerignolano che difese la povera gente dall’arroganza e perfidia dei ricchi. Nato nel XIX Secolo, apparteneva a famiglia benestante; per un caso di omicidio, si dice dovuto a legittima difesa, fu imprigionato dai Borboni. In carcere Nicola Morra ebbe modo di conoscere le storie e le condizioni di vita della gente più povera, spesso imprigionata perché accusata di rubare per sfamarsi; così, alla sua scarcerazione (evasione?), Nicola Morra decise che i poveri avevano bisogno di sostegno contro le angherie dei ricchi latifondisti. Come un Robin Hood nostrano, Nicola Morra si dedicò alle rapine e al brigantaggio contro i più ricchi. Intervenne, secondo la leggenda, per proteggere i mezzadri dalle prepotenze dei fattori e dei padroni. Per questo, la tradizione attribuisce a Nicola Morra il benvolere e la protezione della popolazione. Nel corso degli anni sono numerose le canzoni che ne hanno interpretato le sue gesta, così è avvenuto nell’introduzione della serata da parte del presidente della locale Pro Loco Antonio Galli, accanto allo scrittore cerignolano; hanno parlato dell’opera la ricercatrice scientifica Antonella Musitano, e l’Avv. Domenico Farina in un’aula gremita di gente. Saverio Spicciariello, in esclusiva per lanotiziaweb.it, racconta: “E’ un libro che può essere di aiuto alle giovani generazioni per capire e comprendere la figura di un uomo che ha difeso la classe povera ed umile dall’arroganza dei Borboni potenti e avidi”.