Il caso SIA tiene banco nell’agenda politica cittadina e lo fa alzando i toni di un dibattito, quello tra maggioranza e opposizione, che crea non pochi interrogativi nella comunità cerignolana. Nella giornata di ieri è stato Tommaso Sgarro, leader dell’opposizione, a porre l’accento sulle problematiche dell’azienda e sul profilo che l’attuale Sindaco Metta sta attuando, all’indomani di una crisi strutturale che interessa l’intero ciclo di rifiuti.
REPLICA La replica giunge dall’assessore al ramo, Antonio Lionetti, il quale però evidenzia ancora una volta, nonostante sia passato già un anno di nuova amministrazione, che le responsabilità siano da affidare alle precedenti gestioni. «Una situazione che io e il Sindaco Metta immaginavamo e di cui abbiamo avuto totale contezza grazie al generoso e prezioso lavoro del CDA e del Direttore Generale – afferma il delegato in giunta attraverso una nota facebook -. Le responsabilità sono da ricercarsi unicamente nella precedente gestione politico-amministrativa della discarica, priva di una lungimirante e avveduta programmazione. Ma adesso non è tempo di attribuire colpe, c’è da salvaguardare lo stipendio di circa 300 famiglie e evitare il caos nella gestione dei rifiuti.[…] Entro la fine dell’estate dovremmo superare le difficoltà più cogenti, ma si è già a lavoro e da tempo per un cambio di passo e una più evoluta gestione aziendale – senza però spiegare in che termini tutto ciò avverrà -. Sono certo che il Consorzio di Igiene Ambientale, proprietario della SIA, saprà fare sintesi e incamminarsi su percorsi più illuminati, che devono guardare alla SIA non come una “vacca da mungere”, tra l’altro ridotta oramai a pelle e ossa, ma come una azienda da rilanciare e dalle alte potenzialità di sviluppo dell’economia locale. Ai cittadini chiedo scusa se non ancora si è riusciti a garantire una apprezzabile condizione di pulizia della città – conclude Lionetti in quella che sembra piuttosto una resa -, ma purtroppo le difficoltà strutturali ed economiche della SIA non consentono al momento un risultato migliore».
DIFESA D’UFFICIO E’ la Consigliere Loredana Lepore ad intervenire, a nome del gruppo consiliare di maggioranza La Cicogna, per difendere l’operato del Sindaco che, a detta della stessa, muove da lontano. «La crisi Sia parte da lontano. Cerignola ridotta dalla politica regionale degli ultimi dieci anni targata ‘Ventola (presumibilmente riferendosi all’ex Governatore Regionale Nichi Vendola, ndr).Gentile’ a pattumiera della Capitanata. Adesso tra uno scatto fotografico e l’altro, si recriminano soluzioni immediate, strumentalizzando l’argomento e nascondendo responsabilità. […] Il gruppo consiliare ‘La Cicogna’ riconosce un grande merito al Sindaco Metta. La tenacia, la determinazione, il coraggio con cui Metta affronta il problema Sia. Nessuno mai prima aveva sfidato il tema ‘contratti Sia’ e rivisitazione della tariffe comunali rispetto ai servizi resi dalla società. Il Gruppo consiliare la Cicogna auspica interventi anche a livello regionale sul tema rifiuti, sicuri che il buon senso di tutte le parti coinvolte – conclude Lepore -, porterà la Sia ad essere rilanciata come risorsa economica e di servizio per il territorio».
LA ISTITUZIONE La massima carica cittadina, in termini amministrativi, interviene sull’argomento attraverso una nota facebook dai toni che, ai più, non sembrano essere propriamente di carattere istituzionale. «Ossession man, meglio noto come il muto dell’Oasi di Claire polemizza su SIA. Ma non sa niente. Non si informa. Blatera alla luna», si legge sulla pagina social di Franco Metta. La istituzione, definizione cara alla dialettica del Primo cittadino, in questa occasione sceglie la via dell’attacco politico alle opposizioni: «Datemi una opposizione vera – chiosa Metta -. Questi fanno ridere». Intanto i cittadini, e i lavoratori di SIA, attendono risposte e nei giorni scorsi il fermento in sede, durante la riunione di martedì mattina con l’intervento delle forze dell’ordine, ha testimoniato che la pazienza degli operatori è al limite e che la politica, oggi, è obbligata a dare soluzioni, pressoché immediate, per scongiurare un ASIA bis.