I fatti criminali che investono il vasto territorio di Cerignola sono in totale ascesa e ad attestarlo sono le Forze dell’Ordine, impegnate al massimo per garantire rispetto della Legge in un agro divenuto Far West. Che alle regole molti cittadini (dai primi agli ultimi, ndr) non fossero avvezzi è cosa nota. E’ però estremamente imbarazzante il silenzio, lo scaricabarile e l’omertà di chi invece oggi dovrebbe prendere una posizione chiara e netta. Cerignola, paese in vendita al miglior offerente, o forse al più forte acquirente, è diventata la città in cui tutto è lecito. Dal vedersi affidati, senza gara, decine di servizi dalle cifre che sfiorano il limite dei 40 mila euro consentito dalla legge, fino al non esprimersi o peggio ancora all’affidarsi allo scaricabarile quando c’è da schierarsi dalla parte della legalità.
Non è troppo difficile comprendere che se in un paese si assalta un portavalori in pieno centro, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini, il cortocircuito è già in atto. Soprattutto se l’intera amministrazione comunale si nasconde dietro un dito (quello che alzano in consiglio, ndr). Se nel 2014 l’allora Sindaco Antonio Giannatempo scriveva «sbaglia di grosso chi, con una testardaggine che rasenta l’ottusità, continua a ritenere che da queste parti non vi sia nessuna emergenza da affrontare. Non ne possiamo più, e ci sentiamo sempre più soli. Mi auguro che il Viminale rifletta sulla gravità della situazione venutasi a determinare». Oggi i commenti politici sull’avvenimento di lunedì mattina sono davvero più bassi.
«Non c’è tempo per le polemiche di chi cerca “invano” di attribuire la responsabilità all’amministrazione» scrive l’assessore alla sicurezza Pia Zamparese. «Non sono questi gli episodi rispetto ai quali bisogna mettere in atto il gioco delle parti. Basta con le sterili polemiche», ammonisce il vice Sindaco Rino Pezzano. Nessuna presa di posizione netta anche per il Sindaco Franco Metta, che non si esprime sull’accaduto relegandosi nello “sfottò” a Sgarro. Dall’opposizione Teresa Cicolella (PD) parla di «amministrazione totalmente disinteressata al fenomeno della criminalità e completamente assente in termini di interventi di sicurezza». Giorni fa ci siamo chiesti, come molti cerignolani, a chi fa paura il Commissariato di Polizia di primo livello? A chi si nasconde dietro il silenzio, lo scaricabarile e l’omertà. Una domanda che ad oggi possiamo definire alquanto retorica.
L’Amministrazione commenta tutto meno le attività criminali.
E’ un dato di fatto.
Perché?
Ognuno si dia la risposta.
In attesa del Prefetto che è tenuto a dare risposte ufficiali
Daranno sempre risposte mute,speranze sorde,e certezze per chi forse le azzecca.Come se loro vivessero da un’altra parte.