«Oltre ogni limite della decenza […] addirittura orgoglioso dell’avviso di garanzia perché, diversamente, avrebbe provocato una grave emergenza rifiuti nei Comuni che conferiscono presso l’impianto e, addirittura, avrebbe messo a rischio il lavoro dei due terzi dei dipendenti di SIA in considerazione dei mancati introiti finanziari che ciò avrebbe determinato. Sono menzogne spudorate». Così Tommaso Sgarro commenta le dichiarazione, proposte anche in video, del Sindaco Franco Metta. «L’impianto di biostabilizzazione, durante i lavori di adeguamento e ampliamento – spiega Sgarro – non avrebbe dovuto affatto chiudere e nessuna emergenza si sarebbe, quindi, provocata. È la stessa A.I.A. a prevedere le modalità di gestione dell’impianto durante la fase transitoria. Di conseguenza, nessun dipendente della SIA avrebbe visto messo a rischio il suo posto lavoro. Del resto, credendo di voler fare del sarcasmo, ma realizzando in realtà il più incredibile degli autogol, è lo stesso Metta a comunicare che, ora dopo il sequestro e la relativa iscrizione nel registro degli indagati, tutto continuerà a procedere come prima e che a breve partiranno i lavori».
Il problema vero è un altro ed è ciò che l’autorità giudiziaria contesta. «Il 17 giugno scorso è stato completato l’iter della gara per l’ampliamento e il Presidente del Consorzio e il CdA di SIA nulla hanno fatto affinché fossero prevenuti i reati contestati. Ciò a cui non risponde è quante risorse aggiuntive, che si tradurranno in aumento TARI, occorreranno per l’adeguamento del Contratto di servizio per l’igiene ambientale e per il trasporto dei rifiuti presso altre discariche. Questa è la possibile emergenza ambientale, questo è il rischio – reale e prossimo – che corrono i trecento dipendenti di SIA. Altro che minacce sibilline e ridicole, dopo aver seminato bufale su immaginari rifiuti all’interporto, ora – conclude Sgarro – stravolge la realtà dei fatti non avendo alcuna proposta seria, alcuna strategia sostenibile nella gestione dei rifiuti».
A fare eco al leader dell’opposizione è Maria Dibisceglia del Partito Democratico. «In nove mesi di Presidenza nulla è stato fatto o detto su tempi e modi di adeguamento dell’impianto di biostabilizzazione. Nulla è stato fatto o detto sulla realizzazione dell’impianto di compostaggio. Sul VI° lotto, il Sindaco ha sempre detto che non avrebbe mai permesso che si costruisse in Contrada Forcone-Cafiero. Bene, ma quando si arriverà all’emergenza, quando davvero non si saprà più dove scaricare l’immondizia, cosa succederà? Anche su questo nessuna risposta». Infatti «mentre da Presidente del Consorzio l’avv. Metta resta immobile, da Sindaco ha già preso qualche provvedimento sulla municipalizzata: con determina dirigenziale è stato sospeso a SIA il servizio di disinfestazione e derattizzazione, affidandolo (ovviamente con un affidamento diretto di €. 39.000,00) alla ditta M.A.P.I.A. Srl fino al 31 dicembre 2016, ponendo a carico della stessa SIA le spese di affidamento».
Maria sei il tormento dell’amministrazione ti vogliamo così
Tommasino sei la spina nel fianco del Sindaco
Danieluccio sei l’impeto nei consigli monotoni
Terry sei la forza e la potenza del silenzio
Annina sempre impeccabile dalla sera alla mattina
Mariotto sei la evve più a sinistra del consiglio
Marcellino… vabbè!
Metta il peggior sindaco che cerignola ricorderà per sempre, è imbarazzante lui e tutti gli incapaci che gli stanno intorno