Domenica 11 parte l’Eccellenza: un campionato che, come di consueto, sarà estremamente combattuto ed equilibrato, data la presenza di formazioni dalla grande tradizione e dal blasone certamente di rilievo. Proviamo dunque, in base alle risultanze del calciomercato ed alla luce dell’andamento dell’anno scorso, a “fare le carte” al torneo. Erano già presenti nella precedente edizione, stavolta ritentano il grande salto, non riuscito a giugno: Team Altamura e Barletta sono forse attese al varco più di ogni altra concorrente; i murgiani sono stati battuti nel primo turno dei playoff nazionali, dopo aver sconfitto nella finale regionale i rivali biancorossi. Il Team Altamura si è affidato in panca a Gennaro Di Maio, il quale ha spostato di alcuni chilometri alcuni paladini del Gravina, promosso proprio dall’Eccellenza in serie D: Tragni, Montemurro, Fiorentino, Rana e Sisalli fra gli altri, i suoi fedelissimi per una compagine che non ha badato a spese, decisa a riportare la città del pane in un campionato nazionale. In più, l’esperienza in difesa di Montrone e l’istinto del gol sempre vivo di Del Core ne fanno una squadra davvero competitiva su tutti i fronti.
Dalla Murgia al mare, sempre sul filo del biancorosso: in diversi si aspettavano il pronto riscatto del Barletta, in seguito al fallimento e l’abbandono della Lega Pro. Pizzulli ci ha provato con una bella rimonta, ma si è rimasti nel purgatorio della premier league pugliese. E’ recente l’avvicendamento alla guida tecnica fra La Cava e Bitetto, il cui esordio domenica scorsa in coppa è stato decisamente positivo. Anche in questo caso, si punta in alto, con una campagna acquisti esterofila nei suoi maggiori profili: Ola in difesa (con Lorusso a formare una bella coppia centrale), Khalil in mediana e poi Nicolas Di Rito, l’oggetto del desiderio di mezza Eccellenza, desideroso di rivincita dopo i chiaroscuri di Casarano. Sotto l’ombra di Eraclio, si è pronti a scommettere su una stagione da protagonisti. Ambizione che nutre anche il rinnovato Bitonto di De Candia: dopo alcuni tornei anonimi, i neroverdi cercano la scalata soprattutto confidando nella prima linea. Manzari, Terrone e soprattutto quel Pietro Zotti, ex gialloblu nella stagione 2012/2013 e fantasista dai piedi fatati. Un attacco di navigati mestieranti del gol ma una difesa da valutare alla lunga: in regia, geometrie assicurate da un altro amarcord cerignolano, Nicola De Santis. Un undici che potrebbe valere tranquillamente i playoff, anche se non parte con gli assoluti favori del pronostico.
Ora inseriamo l’Audace Cerignola: vuoi per un pizzico di scaramanzia, vuoi per lo status di matricola del torneo, il team di Massimo Gallo è comunque indubbiamente da annoverare fra i più forniti della categoria. I gialloblu portano in dote due annate da imbattuti ed una fame di vittorie mai placata, nell’ottica di un progetto a lungo termine davvero di alto livello. Gli acquisti effettuati hanno ulteriormente innalzato la qualità di difesa e centrocampo, con molteplici opzioni e schemi da poter utilizzare: forse proprio l’imprevedibilità e il rapido adattamento all’avversario saranno un valore aggiunto per gli ofantini. C’è però un fattore che potrebbe risultare determinante: l’unione di un gruppo di amici prim’ancora che calciatori; i nuovi sono stati accolti fin da subito con tutti gli onori, da un nucleo che ormai si conosce a menadito. Nel Tavoliere la D manca da ben 17 anni, un tempo infinito che capitan Dipasquale e compagni vogliono spezzare, restituendo a Cerignola una serie sfuggita due volte nel recente passato, per qualche boccone amaro mandato giù e non ancora digerito.
Queste si potrebbero definire le teste di serie, anche se bisogna fare attenzione anche alla Molfetta Sportiva (occhio al volpone Moscelli), al Trani dei fratelli Augelli ed all’Unione Calcio Bisceglie di Zinfollino; più defilate le salentine e tarantine, le quali però possono contare sul fattore campo e sull’imprevedibilità che è sempre dietro l’angolo. Di certo non sarà una Eccellenza noiosa: per sette mesi il pallone rotolerà per la Puglia regalando emozioni, gioie ed una sola poltrona per la regina.