L’Interporto, pronto per essere rilanciato in campagna elettorale, diventa oggi, assieme a Sia, problema dell’Amministrazione Metta. Nel primo discorso in consiglio comunale (era l’estate del 2015, ndr), Franco Metta annunciava i cambi strategici al vertice di Ofanto Sviluppo, la società di gestione dell’Interporto, cambi che non hanno prodotto i risultati prospettati dal Primo cittadino. Il nuovo CdA guidato dal duo Masiello–Desortis (il primo dei due pare abbia presentato le proprie dimissioni, ndr) si è riunito due volte, la prima volta per la nomina del Presidente e la seconda per l’affidamento dell’incarico di valutazione dell’Interporto. In una nota dei giorni scorsi il Sindaco Metta raccontava: «abbiamo intensamente lavorato per sei mesi, tentando un difficile salvataggio». E aggiungeva: «non abbiamo trovato nemmeno la documentazione necessaria. La società Ofanto Sviluppo non ha registri contabili e nemmeno bilanci approvati. […] Il CDA non è in grado nemmeno di provare a redigere un bilancio. Insieme ai revisori ha proposto la messa in liquidazione, perchè altro non si può fare e perché la legge, in queste condizioni, lo impone. Dunque, che liquidazione sia e la proporrò al Consiglio Comunale».
Difficile credere che una società come Ofanto Sviluppo non abbia bilanci approvati o registri contabili e a darne smentita sono proprio fonti vicine ai commercialisti che tengono le scritture contabili di Ofanto Sviluppo. Inoltre parte della documentazione dovrebbe essere proprio in comune, nella stanza concessa ad Ofanto Sviluppo, al terzo piano di Palazzo di Città. La via della liquidazione, atto finale di un fallimento lungo vent’anni, riprende il solco già tracciato dalla Governace di Giannatempo Sindaco, quella strada che il consigliere d’opposizione Metta non condivideva e alla quale disse no. «In dieci mesi è riuscito a fare esattamente il contrario di quello che aveva detto e promesso sui principali temi della politica cittadina – ha tuonato dall’opposizione Tommaso Sgarro -. Avevamo annunciato la triste fine di Ofanto Sviluppo non avendo visto nessuna somma per ripianare la partecipata nel bilancio di previsione. Ci fu risposto in quell’occasione dal sindaco che avrebbero fatto variazioni di bilancio». Variazioni improbabili, considerato che lo stesso CdA della partecipata non ha convocato alcuna riunione per metter mano alla bozza del documento contabile.
Giovedì 28 il Consiglio Comunale affronterà, come da quinto punto all’o.d.g, la messa in liquidazione di Ofanto Sviluppo, e sarà probabilmente quella l’occasione per dibattere diversi punti oscuri del recente passato della partecipata. Così si avvia al termine uno dei capitoli più tristi della politica degli sprechi a Cerignola. Crolla una cattedrale nel deserto sul cui progetto sono impresse firme (e responsabilità) precise.
Giovani di Cerignola, diplomati, laureati, noi genitori con tanti sacrifici e salti motali, vorrebbe vedere la luce all’indomani, i propri figli con un lavoro degno su tutte le sue aspettative di questo mondo, poi alla fine ti accorgi rendendoti conto, che non è valsa la pena, perché tuo figlio ha 30 anni vive con te senza uno scorcio di lavoro, o se riesce a trovarlo in nero, lo massacrano “i vigliacchi” per 20-25euro, e dopo 9-10ore di lavoro svolto. Ritornando a noi poveri genitori, l’unica frase è quella “la speranza è l’ultima a morire” ma fino a quando?? Sig.Sindaco Metta? Lei ha voluto è ottenuto di fare il Sindaco a Cerignola, lo sa che i nostri figli la magior parte, per colpa vostra, sono condannati andare via da questa Città degradata senza un futuro. Comunque so che tutto quello che ho scritto, non fa nessuna differenza.
Puoi parlare ma tanto loro no ti scoltano?
LE SOLITE FAVOLE RACCONTATE DA ANNI AI CITTADINI
SPERO CHE ORA SI RENDINO CONTO DI CHI HANNO VOTATO
MAMMA MIA COME STIAMO COMBINATI
credo che tutti quanti oggi debbano prendere atto di quanto questa amministrazione sia incapace di realizzare quello che ci ha promesso
non ne faccio una questione politica ma di coerenza
chi promette e non mantiene a casa
a casa
a casa
TATARELLA, RUOCCO, VALENTINO E GIANNATEMPO: I NOMI DELLA VERGOGNA
Ti sei scordato una grande politica locale non credi?
Guarda che alla GENTILE dell’Interporto non gliene mai fregato nulla, era pure contraria alla costruzione.
Vedi invece chi l’ha fortemente voluto e credeva potesse essere il motore dell’agroalimentare
Io a lei non la posso vedere ma sull’ Interporto cendra poco
Non voterò mai a sinistra e devo dire che Sgarro non mi piace molto,però sta volta condivido al 100c100 il suo pensiero
“In dieci mesi è riuscito a fare esattamente il contrario di quello che aveva detto e promesso”
E’ COSI’ CARI CICAGNETTI!!!!!!
Noi faremo, aggiusteremo, risolveremo, …emo, …mo…o…
è l’ora dei 5 stelle, avete fallito tutti, Metta compreso
Ditemi voi cosa può fare un Sindaco che eredita un rudere?
Provare ad aggiustarlo o abbatterlo.
Aggiustarlo non si può, per mille ragioni, allora lo si abbatte.
#liquidazionesia