Fino al 27 novembre 2016 si terrà a Venezia la 15^ Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. Nel Padiglione Italia saranno mostrati progetti al servizio del bene comune, architetture che diventano baluardi contro le frontiere segnate da marginalità ed esclusione. Cinque sono le associazioni coinvolte in mostra attive nel contrasto alla marginalità e nella promozione di una cultura legale e inclusiva nel nostro Paese che insieme con determinazione si pongono un obiettivo comune: realizzare cinque unità mobili d’intervento in zone periferiche e dare voce alle loro azioni nelle periferie italiane. L’idea è veicolare e accrescere i principi di cultura, sanità, ambiente, legalità e socialità. A favore di tutti. Le periferie italiane sono luoghi ricchi di potenzialità e progettualità. Le cinque associazioni sono: AIB (Associazione Italiana Biblioteche) per la quale è stato progettato BiblioHUB, uno spazio per la lettura e un punto di accesso all’informazione e al prestito di libri, per favorire la socializzazione di adulti e bambini. EMERGENCY, il cui progetto intitolato Articolo 10, è un ambulatorio mobile per assistenza sanitaria e mediazione culturale. Legambiente con l’U.M.A Unità Monitoraggio Ambientale Strumento di monitoraggio e sensibilizzazione ambientale. Libera-Associazioni nomi e numeri contro le mafie che ha scelto tra le sue realtà aderenti la Cooperativa Sociale Altereco di Cerignola (FG) e TERRA AUT come destinatario diretto del dispositivo CAMPO LIBERO progettato da ANTONIO SCARPONI/CONCEPTUAL DEVICES. Esso è un presidio nel cuore di un bene confiscato alle mafie: luogo aperto alla cittadinanza, pensato per coinvolgere migranti, scuole e giovani, spazio per riflettere e agire. UISP con il progetto TOMOVEs TOrino MOvement, Values, Expression, Sport Un Presidio stabile per l’educazione alla convivenza civile, al rispetto e alla cittadinanza attiva attraverso il gioco, lo sport ed il movimento.
La campagna è partita il 25 maggio su una piattaforma ad hoc, www.periferieinazione.it e durerà per i sei mesi di esposizione. L’inaugurazione della Mostra al Padiglione Italia è avvenuta venerdì 27 maggio, l’obiettivo della mostra è che le associazioni, co-protagoniste di questo ‘laboratorio sociale’ impostato dai curatori (lo studio TAMassociati). Il progetto dedicato ad Altereco è studiato per diventare un presidio nel cuore del bene confiscato alle mafie aperto alla cittadinanza pensato per coinvolgere i migranti, scuole e giovani per riflettere e agire. Per la Nostra organizzazione è motivo di orgoglio, questo è il riconoscimento di un lavoro svolto da anni con la tenacia e la volontà di chi crede che fare presidio di legalità e impegnarsi nella formazione possano generare un’evoluzione culturale. Per la realizzazione di tutti i dispositivi verrà lanciata una compagna congiunta di crowdfunding civico: la prima in Italia rivolta alla riqualificazione delle nostre periferie.
Progetto – PERIFERIE IN AZIONE
http://www.periferieinazione.it/it/