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    Questione cimitero, il centrosinistra denuncia: “Cappelle al prezzo di un loft in pieno centro a Milano”

    I consiglieri del Partito Democratico di Cerignola, Daniele Dalessandro e Maria Dibisceglia, tornano sulla questione dei lavori di ampliamento della struttura cimiteriale e le modalità di affidamento dei nuovi loculi

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    “Ci sono elementi poco chiari sulla gestione dei lavori di ampliamento del lato est del cimitero e sulle modalità di assegnazione delle cappelle – fanno sapere i consiglieri del Partito Democratico Daniele Dalessandro e Maria Dibisceglia –. Per queste ragioni, nelle scorse settimane, abbiamo protocollato un’interrogazione”. “Non è chiaro, ad esempio – afferma la consigliera Dibisceglia – come mai il trasferimento della gestione dei servizi dell’intero complesso cimiteriale alla società aggiudicataria, la Ge.Co.Ci, si sia realizzato solo il 2 ottobre: il contratto di appalto, stipulato tra il Comune di Cerignola e la ditta SCEAP in data 25 febbraio scorso, fissava a 90 giorni il tempo utile per il passaggio dal Comune a SCEAP/Ge.Co.CI della gestione del servizio. A cosa sono dovuti questi 4 mesi di ritardo? E chi ha pagato il costo dei servizi in questi mesi? Ancora le casse comunali? Inoltre vogliamo sapere se le procedure di esproprio nei confronti dei proprietari terrieri interessati dai lavori di ampliamento e le procedure di immissione nello stato dei luoghi siano state completate: il contratto di appalto concedeva 150 giorni al Comune per gli espropri. A che punto sono queste procedure?”.

    “Non solo le tempistiche, ci sono rilevanti questioni di natura economica – ha detto il capogruppo del PD Dalessandro – Entro 15 giorni dalla stipula del contratto di appalto la società aggiudicataria avrebbe dovuto versare nelle casse comunali un contributo pari ad € 236.324,03. Questa cifra così importante – in un momento così drammatico per le casse comunali dovuto alla cattiva gestione dell’Amministrazione Metta e con SIA sul baratro – è stata riscossa?”. “Ma la ciliegina sulla torta – hanno concluso i consiglieri – oltre alle voci non confermate di cittadini a cui sono state proposte cappelle al prezzo di un loft in pieno centro a Milano, è l’art. 28 del contratto di appalto secondo cui il cittadino deve pagare l’80% del prezzo al momento dell’acquisto e il restante 20% alla fine dei lavori. E allora dove sta il rischio dell’impresa? Ma il “project financing” non prevede la realizzazione di un’opera pubblica con capitale privato e poi il privato si rifà dalle entrate della gestione esclusiva del servizio? In questo caso i lavori di costruzione sono pagati in anticipo dai cittadini cerignolani che al momento dell’acquisto sulla carta pagano l’80%! Perché il Comune non si è opposto ad una clausola così vessatoria per i cittadini? Perché il Sindaco se deve scegliere tra gruppi di potere e cittadini sceglie sempre i gruppi di potere?”.

    “Per non parlare dei costi al cittadino dei principali servizi offerti – chiosa la consigliera Teresa Cicolella – con le tariffe inevitabilmente aumentate: per una esumazione ed una estumulazione si passa da 100 a 150 euro, La tumulazione/sepoltura passa da meno di 100 a 225 euro, la traslazione dei resti passa da 50 a 75 euro e la traslazione della salma da 150 a 225 euro. Anche la lampada votiva annualmente passa da 23,60 a 31,50 euro e l’allacciamento della stessa una tantum da 3,50 a 37,50. Insomma, a Cerignola anche morire costa più che altrove”.

    8 COMMENTS

    1. L’intervento dei consiglieri di minoranza PD, è
      assolutamente apprezzabile nel
      contenuto. Resta ora da vedere e capire,
      quando, e cosa risponderà l’Amministrazione Comunale. Io temo in una risposta tutto sommato evasiva
      , studiata ad arte per sgattaiolare dal tema . Quando la risposta ufficiale arriverà e se per
      sfortuna corrisponderà a quella testè ipotizzata ,sarà da verificare
      cosa faranno i consiglieri interroganti.
      Il mio suggerimento che sento dare loro, sarebbe quello di tappezzare Cerignola di manifesti
      ,, “comiziare” e possibilmente organizzare una imponente manifestazione per
      sensibilizzare i cittadini . I quali, nessuno escluso, può sottrarsi di avere
      un giorno, il più lontano possibile, bisogno di quel luogo e dell’ovvio servizio reso
      a spese dei parenti .

    2. siamo nell’era tecnologica dove noi esseri umani dobbiamo preoccuparci delle macchine che ci sostituiscono sul lavoro. dobbiamo preoccuparci del futuro dei nostri figli. ma purtroppo a malincuore seguo discussioni futili e inutili da vecchi dell’ottocento.
      SI SPECULA SUI MORTI…..E SI FANNO INTERESSI SUI CARI CHE PIANGONO LE LORO PERDITE…..UN ORRORE. una bella TUMULAZIONE ECONOMICA ACCESIBILE A TUTTI I CETI SOCIALI SAREBBE UN OTTIMA SOLUZIONE PER I NOSTRI CARI CHE VOLANO IN CIELO.
      al posto del cimitero…TERRA DI INTERESSI E MAZZETTE DELLA :chiesa,comune , imprenditori,
      assessori e sindaco compreso. COSTRUITE CASE PER LE PERSONE VIVE E PER I NOSTRI FIGLI….CON LA SPERANZA CHE IN FUTURO ALMENO UN TETTO POSSANO AVERLO.
      MA SONO CONVINTO CHE TUTTA QUESTA MIA VOGLIA DI VEDERE CAMBIARE LA MIA CITTA’ NON FACCIA COMODO A NESSUNO…PER QUESTO SIAMO CONDANNATI NEL LIMBO DELLO SCIACALLAGGIO DEI PIU’ FORTI……poveri noi.

    3. Anche la mia famiglia è coinvolta nell’acquisto di una cappella, ma la situazione è molto strana: vogliono venderci urgentemente la cappella e vogliono l’80% subito. La più piccola costa circa 22000 euro (non è specificato se con iva o senza iva). Tante persone in coda con noi dicevano che non avrebbero accettato, che non si fidano, che hanno sentito che la società costruttrice è fatta da imbroglioni, non rilasciano un prospetto per vedere come sarà l’area (si parla di un’area non recintata e quindi aspettiamoci vandalismi quotidiani). E’ possibile che non si riesca ad organizzare un comitato di tutela dei cittadini che vogliono comprare una cappella? La Redazione ci può aiutare? Grazie

      • SE LA TUA FAMIGLIA DONASSE 1000 EURO A FAMIGLIA …FAREBBE FELICE ALMENO PER POCO TEMPO 22 FAMIGLIE……spendere soldi per il DOPO MORTE e la cosa piu’ assurda che io possa leggere …..leggetevi la LIVELLA DEL GRANDE TOTO’…RINNFRESCASTEVI LA MENTE .

    4. Guardate ragazzi che oltre ad essere disinformati, nemmeno vi prendete la briga di studiare. Voglio aiutarvi; avete presentato a riguardo un’interrogazione consiliare e al momento di discuterla nello scorso consiglio comunale siete spariti dall’aula (abbondono) pertanto la vostra interrogazione non si e’ discussa per abbandono degli stessi presentatori….. il fantomatico contributo dovuto dalla societa’ aggiudicataria nelle casse comunali (andate a leggere bene il piano econimico) non esiste da nessuna parte, evidentemete avete preso fischi per fiaschi…. la societa’ aggiudicataria ha assunto a se sia la gestione del vecchio cimitero che l’ampliamento del nuovo gia’ in corso d’opera finanziando l’opera con i propri mezzi economici; dov’e’ il rischio d’impresa di cui parlate?
      vi aiuto io: costruire nuove cappelle cimiteriali del valore di svariati milioni di euro non avendo nessuna certezza che i manufatti costruiti ” a prescindere” vengano venduti…..”altro che rischio d’impresa a me farebbe paura solo il pensiero”. inoltre, la societa’ aggiudicataria per andare incontro alle esigenze dei nostri concittadini ha concesso una dilazione nel pagamento, il vosrto 80% si e’ ridotto sino a diventare 30% (studiate) il tutto pubblicizzato con manifesti e tanto di pubblicazione all’albo pretorio.
      vi prego informatevi ragazzi, studiate studiate studiate , con il vostro fare non fate altro che aiutare l’attuale amministrazione rendendola sempre piu’ forte grazie al vostro contributo.

    5. caro visitatore, parlo perché coinvolto nella questione, e dico che la Ge.Co.Ci ha chiesto l’80% anticipato, anche a rate, ma comunque da versare entro la fine di febbraio 2017 (tre mesi) e il restante 20% a fine lavori tra due anni. Inoltre alla nostra richiesta di avere i dati aziendali con molta diffidenza e dopo lunga trattativa ci hanno dato la partita IVA della Ge.Co.Ci che coincideva con quella della SCEAP. Richiesto un report analitico ad una società di assicurazione del credito, la SCEAP è risultata una società in salute, ma della Ge.Co.Ci. nessuna traccia. Come possiamo essere tranquilli?

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