Martedì 20 dicembre, presso l’aula magna del Liceo Classico “Nicola Zingarelli”, si è tenuta la prima edizione dei “Dialoghi Filosofici” quest’anno intitolata “Umanesimo, Post-Umanesimo e Trans-Umanesimo. Quale cultura per l’uomo del terzo millennio?”. Ospiti e relatori dell’evento il prof. Franco Bellino, ordinario di Bioetica e Filosofia Morale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari, e il prof Michele Illiceto, docente di Filosofia presso la Facoltà Teologica Pugliese di Molfetta e il Liceo Classico “A. Moro” di Manfredonia. In veste di moderatrice, la prof.ssa Antonia Caputo del Liceo Classico “N. Zingarelli”. Nello svolgersi della conferenza, i due docenti hanno avuto modo di illustrare e dialogare col pubblico di alunni e professori in merito alle tematiche salienti del pensiero trans e post-umano, quali il ruolo dell’uomo nei confronti del pianeta Terra, il suo rapporto con la tecnologia, la destrutturazione della sua immagine e temi bioetici come l’eutanasia e l’ideologia Gender. «Il Trans-umanesimo – spiega Illiceto – vuole evitare che l’uomo faccia esperienza della fragilità, permettergli di raggiungere la felicità attraverso l’onnipotenza dimenticando che l’uomo è per natura fragile, predisposto alla comunicazione e all’accoglienza. Riduce, in sintesi, l’uomo ad un assemblaggio di organi che possono essere divisi e assemblati a piacimento».
«Perchè l’uomo possa trovare una risposta a questo genere di interrogativi – prosegue Bellino -, è necessario che si allontani dai ritmi frenetici del mondo esterno e si fermi a pensare. L’uomo ha bisogno del silenzio, della lettura e della meditazione. I più grandi uomini d’azione sono coloro che sanno pensare ed agire». «Quando l’uomo pensa – spiega Illiceto a margine, in esclusiva per lanotiziaweb.it – agisce, poiché il pensiero è la prima forma di azione. Pensare non è mai una perdita di tempo: è un intercettare i processi in atto per poterli capire e non subire i cambiamenti ma essere persone attive all’interno del cambiamento. Non dobbiamo permettere alla realtà di cambiarci ma dobbiamo essere noi ad orientarla».
Interessante la discussione attivata dalla prof.ssa Caputo alla quale non abbiamo potuto partecipare ma a cui piacerebbe offrire il nostro contributo in tema di Etica e sui quali Fondamenti si basano le motivazioni a cui l’individuo ha necessità di essere instradato dall’infanzia per aver chiarezza sulle motivazioni della Vita durante l’esistenza e le sue relazioni sociali utili alla sopravvivenza . Ci auguriamo di intervenire in prossimi consessi e con la fine dell’anno auguriamo a docenti e studenti e relative famiglie ed amici Buon Natale ed un Nuovo Anno 2017 di successi formativi ricchi di consueta ed innovata saggezza .