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    CittadinanzAttiva esprime preoccupazione per i miasmi in città e per il depuratore

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    Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa di Cittadinanzattiva, a firma del coordinatore territoriale Roberto Saccozzi e della coordinatrice Rete Comsumatori Margherita Setteducati. Nella nota si sollevano perplessità circa la situazione e le risposte date sul cattivo odore da parte dell’Amministrazione. Di seguito il documento completo.

    Mentre sembra in fase di rientro l’emergenza rifiuti in strada, permane la preoccupazione sulla vicenda depuratore e cattivi odori che impregnano l’aria della nostra città in alcune ore del giorno. Avendo partecipato alla Commissione Ambiente, tenutasi a palazzo di città nel pomeriggio del 4 giugno, Cittadinanzattiva cerca di fare il punto della situazione. Diverse sono state le dichiarazioni rilasciate, anche da parte dell’amministrazione, nella settimana scorsa, alcune a nostro avviso contrastanti fra loro. Ci sentiamo di smentire le cose dette dal sindaco in un filmato dove rassicura tutti dichiarando che con i lavori di potenziamento del depuratore, attualmente in corso, i problemi legati ai cattivi odori hanno i giorni contati. Però gli ingegneri dell’Acquedotto Pugliese, presenti in commissione, hanno chiaramente detto che, tra completamento dell’opera, collaudo e messa in funzione, i lavori dureranno circa tre anni. Hanno anche chiaramente sottolineato che il problema degli odori, attualmente al centro dell’attenzione dei cittadini, verrà solo parzialmente risolto dal nuovo impianto, dal momento che la causa di tali miasmi è dovuta allo sversamento illecito di sostanze, rilasciate nei canali che portano all’impianto di depurazione, sostanze che le aziende dovrebbero per legge depurare all’interno dei loro opifici.

    E’ evidente che bisogna in ogni modo disincentivare questa pratica indegna oltre che illegale, pensando al più presto ad un piano per individuare i responsabili. Ben venga il tavolo tecnico proposto, che veda presenti tutte le parti interessate: Acquedotto Pugliese, Comune di Cerignola, associazioni del territorio e tutti coloro che possono apportare un concreto supporto a questo problema che dura da anni. Come associazione che si occupa anche di temi ambientali chiediamo di presenziare al tavolo tecnico nel rispetto del principio di sussidiarietà (art:118 ultimo comma). Siamo consapevoli che occorre raccogliere tutti i dati, cominciando da quelli in possesso dell’AQP, riguardanti le acque in entrata ed uscita dal depuratore, in modo da stabilire quali sostanze contengono, al fine di circoscriverne la provenienza. Ci sono aziende autorizzate a sversare, ma solo acque già depurate. Chi controlla che ciò avvenga nel rispetto della legge? Quali sono queste aziende? Esistono esposti e documenti del passato che traccino ciò che fino ad ora è stato fatto dagli amministratori di questa città per arrestare questi illeciti? Affinché venga rispettata la legge e tutelata la salute pubblica ci aspettiamo una presa di responsabilità da parte dell’amministrazione e dei relativi dirigenti. In concomitanza Cittadinanzattiva invita tutti a collaborare nell’individuare luoghi e responsabili di queste pratiche che oltraggiano l’ambiente e provocano danni ai terreni e conseguentemente alla salute pubblica. Siamo tutti responsabili della tutela del nostro territorio e dobbiamo sentirci parte in causa in questa vicenda anche nell’individuare soluzioni e fare proposte costruttive. La nostra sede è sempre aperta a chiunque volesse portare una propria testimonianza, anche in anonimato.

    2 COMMENTS

    1. Bene fa Cittadinanzattiva a sollevare il problema ed allo stetto tempo spronare coloro che amministrano la città di Cerignola ad attivarsi per la parte di propria competenza. Credo che nessuno mai in passato, attraverso amministrazioni di varie denominazioni, abbia mosso un dito per tentare di debellare o quanto meno arginare il fenomeno. Il mea culpa, credo, in tanti dovrebbero farlo. Ma temo che nessuno lo farà. Così come temo che non si approderà a nulla, se non continuare a lamentarci, perchè questa è la principale prerogativa di tantissimi Cerignolani.

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