Se le feste per tutti sono Natale e Capodanno, per le fashion victim coincidono con l’inizio dei saldi. Partono infatti oggi gli sconti più attesi, speranza concreta per quei commercianti che hanno conosciuto incassi sotto la media, occasione per chi con poco potrà rifarsi il guardaroba risparmiando una percentuale stimata che va da 30% al 50% del prezzo di cartellino. A Cerignola, come in gran parte d’Italia, sono comparsi già settimane fa, sotto falso nome ma nella sostanza erano saldi a tutti gli effetti. Scorrendo le pagine Facebook di note boutique – non outlet – si riscontravano infatti già a fine novembre sconti da “-30%” a “-50%”.
«La vendita nel nostro settore è cambiata molto – ci dice un commerciante, titolare di una nota boutique cittadina -. Fino a una decina di anni fa vendevamo a prezzo pieno fino al giorno dei saldi, che speravamo arrivasse il più tardi possibile, perché per noi rappresentava una perdita. Oggi è cambiato totalmente il sistema. Devi applicare sconti tutto l’anno, approfittare delle occasioni e degli eventi per fare sconti, cercare di anticipare i tuoi concorrenti. Ci sono negozi che fanno sconti del 40% a metà novembre. Se cominci così poi a Gennaio che fai? O svendi tutto a -70% tipo outlet e non guadagni nulla, oppure passi le giornate senza effettuare vendite. E’ questo il clima in cui operiamo. E’ così che diversi colleghi sono stati costretti a chiudere bottega».
Momenti difficili anche per il mondo dell’abbigliamento e della moda, ma si spera sempre possa riprendersi dalla crisi anche questo settore. Attenti comunque agli sconti facili. Infatti se il momento dei saldi è quello giusto per fare acquisti, bisogna stare in guardia per non incappare nell’incauto shopping e tenere alla larga i commercianti “furbi”. Per questo esiste un decalogo di dieci semplici regole. Dall’entità dello sconto all’etichetta, dal cambio alle modalità di pagamento, nella corsa all’acquisto ognuno sarà responsabile dei propri affari. E delle proprie (eventuali) fregature.