Sabato 8 aprile alle ore 10:00, presso l’aula magna del Liceo Classico “N. Zingarelli”, la dott.ssa Annatonia Margiotta – funzionaria della Regione Puglia per conto della quale si occupa dei beni confiscati alla criminalità organizzata e già autrice di alcuni saggi in ambito pedagogico – ha presentato il suo ultimo libro, intitolato “Frammenti di vita pendolare”, edito da “Edizioni Città Futura”. L’introduzione al volume è stata curata dal dott. Giovanni Romano, autore, tra l’altro, di una recensione del libro. In questo libro l’autrice racconta tante piccole storie – dapprima raccolte su di un blog e successivamente riportate nero su bianco – degli “eroi” che ogni giorno, assieme a lei, percorrono la tratta Lecce-Bari sulla carrozza n°5. Storie di disagi, corse e ritardi, ma anche episodi curiosi, lezioni di vita, amicizie ed amori nati in queste carrozze: piccoli spaccati di umanità tratti dalla vita del pendolare “che non è un aggettivo, ma una condizione esistenziale nell’età del post-modernismo”, come scrive il dott. Giovanni Romano nella recensione da egli curata.
La dott.ssa Margiotta ha anche raccontato la singolare circostanza che l’ha portata a concepire e a scrivere questa raccolta di piccole storie: “La mia vita da pendolare ha iniziato a pesare notevolmente a causa delle quattro ore di viaggio sottratte alla mia vita e ai miei affetti. Allora, per non soccombere, ho messo in campo la mia resilienza e ho cercato di dare un senso e un valore a questo tempo “sospeso” dell’attesa. Così è nata l’idea di osservare e raccontare tutto quello che vedevo in treno”. Nel saggio, è rilevante il fatto che l’autrice definisca i pendolari una vera e propria comunità: “Il treno non è soltanto una struttura necessaria fatta di lamiere e di rotaie – ha spiegato la dott.ssa Margiotta in esclusiva per lanotiziaweb.it – ma soprattutto una comunità umana che viaggia al suo interno. E’ molto più importante il contenuto che il contenitore”.
Secondo la dott.ssa Margiotta, i servizi offerti a questa comunità meriterebbero più cura da parte delle istituzioni: “E’ necessario potenziare i trasporti in termini di velocità, orari e costi. Investire nei trasporti ridurrebbe anche il trasporto su strada e di conseguenza calerebbero il numero di incidenti e le emissioni di CO2 – prosegue ai nostri microfoni l’autrice -. Ma un tema da non dimenticare assolutamente è quello della sicurezza che interessa soprattutto gli “intercity” ed i regionali: il fatto che non vi ci sia a bordo la Polfer (Polizia Ferroviaria) è un grave problema”. Un altro fattore sorprendente è l’emergere della creatività in un contesto che all’apparenza può sembrare alienante: “La creatività di cui l’essere umano è dotato è già uno strumento – ci ha spiegato la dottoressa -, si tratta solo di lasciarla emergere. I pendolari stessi, per esempio, hanno inventato dei modi creativi per passare il tempo, io, ad esempio…ho scritto un libro! (ride)”.