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    Il Siulp provinciale contro la possibile chiusura della sezione di Polizia postale a Foggia

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    Il Siulp di Foggia richiama nuovamente l’attenzione dei cittadini, della politica e del mondo dell’associazionismo sui rischi legati alla soppressione di numerosi presidi di Polizia postale sul tutto il territorio nazionale, tra questi anche quello della locale Polizia postale situata a Foggia. «Non comprendiamo bene le ragioni di questa rinnovata iniziativa da parte del Ministero -si legge in un comunicato stampa-; ci hanno riferito che la Polizia postale essendo un settore in costante evoluzione operativa per le sempre più numerose e pressanti esigenze della collettività devono chiudere alcuni presidi (Sic) tra questi anche il locale presidio di Foggia. Orbene ci siamo incuriositi e da un’attenta lettura di quella che è la proposta di ipotesi della nuova bozza di riorganizzazione dei presidi della Polizia postale elaborata dal Ministero abbiamo verificato qualcosa di sconcertante. Per la Puglia ad esempio si riscontra la conferma dell’operatività della sezione di Taranto che conta 3 dico 3 unità a fronte della soppressione della sezione di Foggia che conta un consistente nucleo di persone specializzate la cui efficienza è stata ampiamente dimostrata con brillanti operazioni riguardanti frodi, truffe on line, pedopornografia, cyberstalking, phishing e con un bacino di utenza molto considerevole».

    «Non vogliamo creare sterili polemiche o confronti -prosegue Michele Carota, segretario provinciale Siulp-, ma se per riorganizzazione si intende soppressione abbiamo necessità di stimolare qualche riflessione in più verso gli artefici di questa sconclusionata iniziativa. Non è certo questo il metodo per rendere più efficiente il tanto decantato sistema di contrasto ai reati telematici ovvero pianificando la chiusura di numerosi presidi tra cui quello di Foggia. Il Siulp provinciale di concerto con quello nazionale già da tempo e da ieri in modo più pratico è intervenuto nei confronti del Ministero che sta ipotizzando questa irresponsabile volontà. Nel contempo, invita tutte le autorità politiche ed istituzionali locali ad intervenire prima che sia troppo tardi in favore della sicurezza in questa Provincia che ultimamente pare sia solo caratterizzata da promesse slogan».

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