Il consigliere comunale Pd cerignolano Daniele Dalessandro è stato nominato presidente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico, con segretario Lia Azzarone. Passato in tempi brevi da posizioni critiche rispetto al governo regionale a limpide convergenze con la linea del Pd di Capitanata – che è poi la linea del Governatore Michele Emiliano (e dei civici) -, oggi il dem cerignolano diventa di fatto riferimento di Emiliano a Cerignola. E con un congresso che ha visto vincente la linea di Emiliano – seppur di poco – anche su Cerignola, archiviato il risultato, ad aprire la riflessione post voto è l’Area Orlando, quel pezzo minoritario di Partito che sostiene la mozione del Ministro della Giustizia. Alla voglia di ricostruire della neo segreteria Sabina Ditommaso – dopo una spaccatura congressuale che non si è cercato di evitare – sono gli orlandiani a ribadire la linea “reunion” ma non solo. Apertura, condivisione, ricostruzione sono i termini cari alla nuova governance cittadina. Per ora parole, in attesa dei fatti. Perché a guardare i nomi del direttivo tutta quest’apertura non viene fuori. Figli, fratelli, sorelle, mogli e nipoti ascrivibili ai due o tre nomi che di fatto detengono i blocchi maggiori di tessere.

Parla di «gestione del circolo fondata su una maggiore apertura alle sensibilità presenti nel partito» il coordinatore dell’Area Orlando Franco Palumbo, ma di fatto proprio per l’area Orlando c’è ben poco. Lo stesso Palumbo – che con il vecchio direttivo Sgarro c’era – oggi è fuori dall’organo rappresentativo, probabilmente in attesa di entrare nella nuova segreteria targata Ditommaso. Infatti sono facilmente individuabili i nomi che lavoreranno al fianco di Sabina Ditommaso. Tra i papabili ci sarebbero Giovanni Grieco, Rocco Dalessandro, una donna su indicazione di Nicola Giordano, persone vicine al gruppo consiliare e infine per l’area Orlando ci potrebbero essere proprio Palumbo e Gaudiero. Di fatto si assiste ad un’apertura che, almeno nelle premesse, non c’è. E la nomina di Dalessandro a presidente dell’assemblea ha tutto il sapore del “premio” elettorale. O meglio, dell’esposizione della preda a margine di una battuta di caccia.

Nel momento in cui spopola sui social il video di Emiliano che dice a Metta «abbiamo liberato il Pd di Cerignola», la Ditommaso costruisce argini, provando a sconfessare Emiliano, che si era attribuito il merito dell’operazione. «La mia candidatura e la mia elezione – scrive sul suo profilo Facebook – è stata il frutto di un percorso politico maturato all’interno del circolo di Cerignola, con i suoi militanti ed iscritti e non ha avuto la regia di alcun soggetto esterno». Passa qualche ora e la neo segretaria diventa più esplicita. «Il presidente Michele Emiliano deve dichiarare esplicitamente con chi intende schierarsi, se con il Pd di Cerignola o con il sindaco Metta. L’unico nostro nemico politico da abbattere si chiama Franco Metta». Parole dure a margine di immagini più che eloquenti. Nel cortocircuito mediatico di queste ore straniscono però parole e atteggiamenti: sembra che i protagonisti di questa pagina politica si siano conosciuti tra loro lo scorso week-end.