E’ di stamane la notizia, diffusa dal comando operativo foggiano dell’arma dei Carabinieri, di un incremento della pianta organica provinciale a seguito dell’intervento del Ministero dell’Interno per i sanguinosi fatti che lo scorso agosto hanno riempito le cronache provinciali. Il rinforzo “straordinario”, così come precisato in nota stampa, si comporrà di «unità delle Compagnie di Intervento Operativo e di Supporto Arma Territoriale dei Battaglioni Puglia, Calabria e Sicilia, in aggiunta a quelle già dislocate nei mesi precedenti nelle aree considerate più “calde”, destinate ad incrementare l’attività di controllo del territorio; unità degli Squadroni Eliportati Carabinieri Cacciatori di Calabria, di Sardegna e di Sicilia; una squadra del Reparto Crimini Violenti del ROS Centrale, per un contributo specializzato alle indagini; investigatori provenienti dagli altri quattro Comandi Provinciali della Puglia, sempre a supporto delle indagini; ulteriori unità del ROS per le esigenze del neo istituito Nucleo Anticrimine di Foggia».
Su indicazione del Comando Provinciale, dunque, si è proceduto anche alla variazione organica e ordinativa di alcuni centri più piccoli della Capitanata dove, evidentemente, si è ritenuto ci fosse maggior urgenza: «Il potenziamento del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, incrementando gli organici e creando la Sezione “Misure di Prevenzione” al comando di qualificato Ufficiale, in modo da incrementare le capacità di contrasto alla criminalità organizzata sviluppando una più sistematica azione di aggressione ai patrimoni delle locali consorterie; l’incremento organico delle Aliquote Operative delle Compagnie Carabinieri di Manfredonia, San Severo e Vico del Gargano nonché delle rispettive Aliquote Radiomobile in modo da assicurare attività investigative più complesse anche a livello Comando Intermedio e di garantire la presenza di più pattuglie per ogni turno di servizio; il cambio di dipendenza della Tenenza di Vieste dalla compagnia di Vico del Gargano a quella di Manfredonia, e della Stazione di Cagnano Varano, dalla Compagnia di San Giovanni Rotondo a quella di vico del Gargano. Ciò garantirà uno sviluppo delle attività investigative e di controllo del territorio più aderente alla geografia criminale dell’area».
Non è stata esclusa Cerignola, così come non sono stati messi da parte altri centri importanti della Provincia, anch’essi destinatari di incrementi della pianta organica ma con corpi differenti. Abbiamo ascoltato poche settimane fa il vice Questore aggiunto, Loreta Colasuonno, commissario del centro ofantino, la quale ha spiegato come si sia preferito, secondo la distribuzione delle forze disponibili, di mandare sul nostro territorio, e più precisamente nell’area 5 Cerignola-Orta Nova, 12 pattuglie della Guardia di Finanza e 20 del Reparto di Prevenzione Crimine, da affiancare ai locali agenti e militari. Uno sforzo importante, in termini numerici, per provare a ristabilire una condizione di maggior vivibilità anche a Cerignola, da troppi mesi “protagonista” delle cronache provinciali come non lo si vedeva da circa vent’anni. I reparti, sulla nostra città, sono già attivi e operativi da diverse settimane, mentre i centri garganici interessati dall’incremento di militari hanno avviato le operazioni dallo scorso 15 settembre.