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    Verde urbano: l’Agrario di Cerignola collabora con i comuni di Stornara e San Ferdinando

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    Il Comune di Stornara, con D.G.C. n.59 del 20/10/2017, e il Comune di San Ferdinando di P. con D.G.C. n.173 del 20/10/2017, hanno sottoscritto con l’Istituto Agrario Pavoncelli di Cerignola speciale convenzione per la promozione dei percorsi di alternanza scuola lavoro previsti dalla Legge 107/15, la cd “Buona Scuola”. Obiettivo specifico dei percorsi è la ricognizione e redazione dell’inventario del patrimonio del Verde Urbano, che vedranno impegnati gli allievi del Pavoncelli in attività di stage sotto la guida degli uffici tecnici delle Amministrazioni comunali partecipanti.

    Negli incontri programmatici, tenutisi presso le sale consiliari dei rispettivi comuni, si è evidenziato come le infrastrutture cittadine sono diventate sempre più presenti sia sopra che sotto il terreno, pertanto problemi e inconvenienti causati alle infrastrutture dalla vegetazione e viceversa sono esponenzialmente aumentati negli ultimi anni. Le problematiche più significative riguardano danni alle coperture stradali, danni a manufatti “scalzati” dalle radici, cedimento per ribaltamento della zolla radicale. Insieme ai tecnici del Pavoncelli è stato analizzato il problema. Le radici sono caratterizzate sempre da geotropismo positivo, ovvero si sviluppano seguendo il centro di gravità, tuttavia, specialmente in ambiente urbano, condizioni di scarsa ossigenazione del terreno, ristagni idrici o suolo eccessivamente compatto impediscono l’approfondimento radicale. In tali casi le radici, alla ricerca di ossigeno, possono svilupparsi in superficie, con conseguenti implicazioni sulla stabilità della pianta e sui manufatti. Un corretto mantenimento della chioma porta ad un adeguato sviluppo delle radici, infatti gli esperti in arboricoltura dicono che ad ogni ramo tagliato corrisponde una radice che muore. Quindi corretti e tempestivi interventi di potatura evitano che le chiome degli alberi raggiungano altezze spropositate rispetto alle unità abitative adiacenti e evitano un ipersviluppo delle radici per assicurare un maggior ancoraggio al suolo dell’alto fusto, sviluppo che per altro decorre in superficie per problemi di ossigenazione.

    Si è osservato che in diversi comuni del nostro territorio le alberature stradali per i motivi esposti e per assenza di interventi manutentivi e correttivi creano problemi alle carreggiate e ai marciapiedi, ma l’abbattimento è una operazione da valutare attentamente. Per gli alti fusti con evidenti fitopatie e graduale degradazione dei tessuti legnosi unico rimedio è purtroppo l’abbattimento onde evitare cedimento per ribaltamento radicale. Laddove il problema è il sollevamento del manto stradale, previa opportuna riduzione della chioma, sono possibili interventi meno drastici che possono prevedere la modifica dell’elemento antropico e/o dell’apparato radicale del vegetale. Si tratta dell’operazione del taglio delle radici, operazione da effettuarsi con massima attenzione da personale qualificato, per non compromettere la stabilita o addirittura la vita della pianta stessa. Successivamente al taglio delle radici si deve procedere ad una potatura aerea che riduca la chioma, in modo da riequilibrare la proporzione chioma/apparato radicale e che tenti, per quanto possibile, di regolare la struttura e garantire stabilità al vegetale.

    Purtroppo nella progettazione e gestione del verde spesso non sono coinvolti periti agrari o agronomi, ma ci si affida a tecnici, che pensano di poter trattare un albero alla pari di un mattone, ovvero dove lo metti sta e a prescindere dal tipo di pianta. “Sapere per saper fare” è una frase ricorrente nelle programmazioni scolastiche, ma si può dire che con le piante questo è altrettanto vero! Un sentito ringraziamento a Rocco Calamita e Brigida Andreano, Sindaco e viceSindaco di Stornara, a Salvatore Putilli e Arianna Camporeale, Sindaco e viceSindaco di San Ferdinando di P., che con entusiasmo e interesse hanno accettato e condiviso la proposta progettuale nella convinzione che il “verde pubblico” svolge un ruolo fondamentale nel contesto urbano, non solo perchè direttive europee e leggi nazionali ne impongono un certo livello minimo, ma per l’indubbio ruolo per il benessere e la salute di tutti.

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