A Cerignola, un mare di rifiuti in Zona Industriale: ecco le immagini (video)

Oltre 700 tonnellate depositate sul piazzale dell'Interporto. Una vera e propria discarica a cielo aperto

0
3782

Nel piazzale dell’Interporto di Cerignola, in Zona Industriale, che è zona di produzione agroalimentare, una discarica a cielo aperto, montagne di rifiuti, oltre 700 tonnellate, depositate in quel sito in attesa di essere smaltite. Dalla serata di giovedì è ripresa dopo l’ordinanza del Sindaco Franco Metta la raccolta dei rifiuti, nonostante ai lavoratori non siano stati accreditati gli arretrati. Una piccolissima parte di rifiuti sono stati portati presso il centro di stoccaggio delle aziende autorizzate (che non sono in grado di far fronte ad una simile quantità di rifiuti, ndr), la restante parte, quasi tutto, nello spiazzale dell’Interporto alla Zona Industriale, con mezzi messi a disposizione da aziende edili. Un’emergenza alla quale si prova a far fronte andando di fatto contro ogni prescrizione di legge in materia di rifiuti. Se prima a Cerignola era emergenza ambientale, adesso l’emergenza si è spostata in Zona Industriale, ad appena 6 Km di distanza. Con una produzione stimata di Cerignola di oltre 90 tonnellate di rifiuti al giorno, si presume che all’interporto stiano per terra, su un piazzale non messo in sicurezza con guaina per lo stoccaggio rifiuti, oltre 700 tonnellate di immondizia.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Il primo cittadino butta acqua sul fuoco e fa sapere che «ogni agitazione intorno all’Interporto è del tutto ingiustificata. L’Interporto è stato individuato in emergenza come sito di trasbordo. I rifiuti raccolti in città vengono lì collocati per essere trasferiti alla destinazione finale. I rifiuti entrano e poi escono per andare a CISA o ad altro sito individuato da AGER». Intanto i rifiuti, con temperature in netto aumento sono in un piazzale, all’aperto. E il rischio non è certo minimo.