Un parco eolico off-shore da 50 turbine, ciascuna appoggiata su tralicci di 5 metri di diametro, alti 150 metri, piantati nel mare del Golfo di Manfredonia. È «il» tema della campagna elettorale nel lembo di terra da Barletta a Siponto. E chissà cosa ne pensa il candidato grillino Ruggiero Quarto di quel progetto, presentato nel 2007 – e ripresentato qualche settimana fa – anche sulla base di uno studio geosismico redatto dalla Geoprospector srl del professor Ruggiero Quarto. No, non è un caso di omonimia. Piuttosto un clamoroso corto circuito della coerenza politica.
Già, perché contro quel parco eolico i grillini strillano come aquile. E non da ieri. Ad esempio il deputato Giuseppe L’Abbate, che sulla vicenda ha presentato una interrogazione e nel 2013 ha promosso insieme al (fu) collega Francesco Cariello il comitato Mare Nostrum: «Dopo aver puntellato la Capitanata con duemila pale eoliche – tuonava L’Abbate -, ora tocca al mare. La “Terra degli Spilli” ci costa anche quando le pale sono ferme nonostante il vento, perché non abbiamo una rete idonea, non abbiamo accumulatori in grado di stoccare l’energia in eccesso. In definitiva, non abbiamo una strategia energetica nazionale e non sappiamo cosa farcene in Puglia di una energia che è già il triplo di quella che utilizziamo».
La prima versione del progetto (che contava 85 turbine) ha fatto incetta di pareri negativi, tanto che l’8 gennaio ne è stata presentata una seconda, più piccola. L’iniziativa fa capo a Trevi Energy, braccio operativo della romagnola Trevi Finanziaria Industriale, un colosso dell’ingegneria quotato in Borsa. La piccola Geoprospector di Barletta, aperta dai fratelli Alberto e Ruggiero Quarto e dal geologo Mario Frate, oggi è in liquidazione. Intendiamoci: il professor Ruggiero Quarto, anche lui geologo, ricercatore in Geofisica applicata all’Università di Bari, in quella piccola società svolgeva legittimamente la sua attività professionale. Ma il punto è un altro: cosa avrà da dire il senatore grillino Ruggiero Quarto quando, dai banchi di Palazzo Madama, sarà chiamato a dar man forte agli altri parlamentari del territorio ferocemente contrari al parco eolico off-shore della Trevi? Potrà il senatore Quarto (che peraltro su Internet si professa «ambientalista») criticare il progetto cui ha lavorato come consulente la società del professor Quarto? Chissà. Ma è la domanda che si fanno anche gli attivisti Cinque Stelle: Quarto, barlettano, non è passato dalle Parlamentarie del Movimento, essendo stato scelto direttamente da Di Maio. Un docente universitario in Parlamento fa sempre comodo. La coerenza, invece, può rimanere fuori.
Massimiliano Scagliarini
La Gazzetta del Mezzogiorno