“Cerignola e la Capitanata piangono una delle figure più autorevoli, un protagonista di primo piano delle lotte politiche e sindacali dal dopoguerra agli anni Ottanta”. Questo il commento del presidente del Consiglio Comunale di Cerignola alla morte di Pasquale Panico, già segretario generale Cgil, consigliere regionale e senatore Pci. “Panico fu leader sindacale negli anni più cruenti e difficili. Gli anni degli scioperi per i diritti previdenziali, per lo statuto dei lavoratori, per le infrastrutture, per l’emancipazione del movimento bracciantile e delle donne lo videro alla guida di tante migliaia di lavoratori. Anche quando la politica lo chiamò ai incarichi istituzionali di più elevata responsabilità non dimenticò mai il suo legame con l’amato Cerignola e con Giuseppe Di Vittorio”, ricorda Paparella che rimarca la centralità della “figura di Panico nella vita politico e sindacale di Capitanata. Il suo è stato un contributo di notevolissimo livello che non può essere disperso e dimenticato. Ragion per cui ci faremo promotori in Consiglio Comunale di una proposta per intitolargli una strada a imperitura memoria per le nuove generazioni”.
IL CORDOGLIO DELLA CIA PUGLIA
“Con la morte di Pasquale Panìco, perdiamo un grande uomo, uno di quelli che hanno fatto la storia della Capitanata e della Puglia, grazie al suo impegno e all’intelligenza nel guidare battaglie politiche e sindacali che hanno inciso profondamente sull’evoluzione e l’emancipazione del mondo agricolo”. E’ Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, a esprimere a nome di tutta l’organizzazione il cordoglio per la scomparsa di Pasquale Panìco. Cerignolano, conterraneo di Giuseppe Di Vittorio, Pasquale Panìco aveva 90 anni e una storia di oltre 50 anni di impegno sindacale e politico che lo portarono a diventare Senatore del Partito Comunista Italiano. Pasquale Panico, che fu bracciante e poi imprenditore agricolo, conobbe per esperienza diretta la durezza del lavoro in campagna. Difese i diritti dei lavoratori e fu uno dei protagonisti assoluti dell’accordo tra braccianti e coltivatori alla base del nuovo contratto di lavoro firmato nella metà degli anni ’70.
“Pasquale Panìco – ha ricordato Raffaele Carrabba – è parte integrante e qualificante del Dna della nostra organizzazione: dal 1975 al 1977 fu presidente provinciale dell’Alleanza dei Contadini, antenata diretta di Confcoltivatori prima e della Confederazione Italiana Agricoltori poi. Visse direttamente, sulla propria pelle, la durezza e le difficoltà del lavoro in campagna, prima come bracciante agricolo e poi come coltivatore. Aveva una comprensione profonda delle questioni da cui dipendeva lo sviluppo di un’agricoltura moderna, e fu mente lucidissima e motore lungimirante della evoluzione del comparto primario. A lui dobbiamo tanto. Personalmente e a nome della CIA Agricoltori Italiani di Puglia, esprimo il più sentito cordoglio ai familiari e a quanti hanno avuto modo di conoscere questo uomo straordinario”, ha concluso Raffaele Carrabba.