«Dobbiamo restare uniti in questo periodo difficile. Di fronte al susseguirsi di questi eventi la creazione di un “noi” è la priorità». E’ questo l’appello del presidio cittadino di Libera, che si è riunito sabato 20 gennaio presso il centro sociale “Don Antonio Palladino”, per fare il punto sulla attuale situazione – anche a fronte degli ultimi tristemente noti eventi di cronaca – ma soprattutto rinnovare anche quest’anno l’impegno sul territorio e definire gli obiettivi: «Il nostro proposito è quello di creare consapevolezza della realtà che viviamo per incontrarci, parlare e riflettere su quello che i media ed i giornali ci raccontano». Il momento principale del percorso sarà la “XXIII Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia” che quest’anno farà tappa a Foggia, il 21 marzo.
Un modo per tenere accesi i riflettori e mantenere alto il livello di attenzione sul territorio, ma soprattutto per fare sentire vicinanza e calore ad un territorio che in questo momento storico ha bisogno di presenza e movimento, con l’auspicio che possa segnare un momento di svolta: «Un evento importante che lascerà senza dubbio un segno nel nostro territorio. Questo può accadere solo grazie al nostro impegno e attraverso la memoria ed il racconto della vita di uomini e donne che hanno lasciato un segno per la nostra comunità». Ma di fronte della complessità del contesto non è mancato chi ha risposto all’appello di Libera: l’operato dell’associazione passa anche attraverso la creazione di una rete di attori nella città e anche quest’anno ci sono state diverse adesioni, tra cui la scuola media “G. Marconi” (il secondo istituto ad aver aderito, assieme al complesso “Padre Pio-Di Vittorio”), il laboratorio sociale “Resurb” e la libreria “L’Albero dei fichi” che hanno sposato il progetto dell’associazione fondata da Don Ciotti.