Tema sanità sempre al centro del dibattito politico a Cerignola come a Foggia, a Bari come a Roma. E tra i temi che probabilmente sono più sentiti dalla cittadinanza c’è proprio quello delle liste d’attesa per esami tipo Tac e Risonanza magnetica. A ritornare sulla questione è Elena Gentile, che lancia una proposta di rottura, già praticata come sperimentazione nel 2014. Proprio in quel tempo, quando l’oggi eurodeputata era Assessore Regionale alla Sanità, le liste d’attesa per gli esami all’Ospedale di Cerignola, come in altri presidi pugliesi, scesero drasticamente a soli 3 giorni di attesa. Segreto dell’operazione fu permettere di effettuare esami di notte – fino alle 24,00 – e nei giorni festivi: ricetta semplice, ma efficace. «Era una Sperimentazione, riuscita – tuona la dem -. Indicammo un modello, una soluzione ad uno dei problemi maggiormente avvertito dai cittadini. Fu immediatamente scopiazzato in Emilia, persino in Veneto. Se è stato possibile ieri, a maggior ragione oggi. Serve un Piano Nazionale. Senza scorciatoie. Di potenziamento degli organici. Di valorizzazione dei professionisti del Sistema pubblico».