«Una serie di anomalie sull’aggiudicazione». Questo risulterebbe dalla relazione sui lavori di adeguamento sismico della Scuola “Marconi”. Un finanziamento regionale che avrebbe seguito un iter – quello messo in campo dall’amministrazione Metta poi sciolta per infiltrazioni mafiose – caratterizzato da «gravi» inadempienze e «una serie di anomalie». Innanzitutto i parametri non rispettati. Infatti il finanziamento di 2,2 milioni di euro ricevuto dal Comune di Cerignola sarebbe dovuto servire ad adeguare la struttura al rischio sismico 1. Qui le modifiche immotivate. Emanato il bando il parametro varia da 1 a 0,83. Progettati i lavori si abbassa ulteriormente a 0,63. «Quella che è stata ritenuta migliore offerta dalla commissione di gara proponeva un indicatore pari a 0.60, addirittura peggiorativo rispetto a quello, già non conforme, inserito dalla stazione appaltante nel corso della gara corrispondente al valore insufficiente di 0.83», si legge nella relazione della regione inviata la scorsa estate da Bari a Palazzo di Città.
Per chiarire il tutto proprio l’amministrazione, oggi commissariata, ha poi replicato alla Regione, fornendo un dato differente e cioè innalzando lo 0,63 ad 1 proprio per evitare che si evidenziasse la differenza col parametro inizialmente richiesto da via Capruzzi, cioè 1. Diverse dunque le questioni contestate all’amministrazione guidata da Franco Metta, su tutte il fatto di aver «permesso che l’offerente modificasse la sua offerta addirittura dopo l’aggiudicazione». Materiale anche per la magistratura dunque. «Non vi è certezza – si legge – che tali irregolarità abbiano favorito un offerente e comunque non risultano essere connesse a una frode accertata da un’autorità giudiziaria o amministrativa». La Regione in più, proprio in ragione delle irregolarità, ridurrà l’importo del finanziamento del 25%.