La Regione Puglia ha approvato l’avviso per l’attribuzione del titolo di “maestro artigiano” la cui disciplina è contenuta nella legge regionale n.26 del 2018. “È un importante strumento per il passaggio generazionale delle conoscenze, del saper fare; un passo importante nell’offerta di opportunità verso le giovani generazioni. Legare con il filo della conoscenza, e della tradizione artigiana, generazioni diverse significa fornire un’idea di futuro ai tanti giovani che voglio restare nella nostra terra tramandando, valorizzandole nell’intreccio di innovazione tecnologica, le tante forme di artigianato esistenti” afferma Roberta Paolini, presidente di Confartigianato Foggia.
Il ruolo di rappresentanza delle associazioni di categoria è stato di costante collaborazione dell’iter normativo e regolamentare, e vedrà la sua massima espressione nella funzione di assistenza agli artigiani nel prossimo momento di presentazione delle domande. Infatti, le candidature prenderanno avvio dal 4 aprile e potranno essere inoltrate tramite il sito regionale “sistema Puglia” o tramite il Centro di Assistenza Tecnica per l’Artigianato (CATA) di Confartigianato autorizzato dalla Regione Puglia. La dott.ssa Paolini ricorda come “Confartigianato Foggia è parte della rete CATA Confartigianato ed è pronta a dare il proprio sostegno agli artigiani che lo chiederanno”. I Maestri artigiani potranno attivare, se riconosciuti tali dalla Regione, delle vere e proprie “Botteghe scuola” in cui affiancare alla normale attività anche quella di formazione.
Tra i requisiti per il titolo troviamo: essere o esser stati – interessante l’intento di valorizzare le esperienze degli artigiani in pensione – titolari o soci di imprese iscritte all’albo artigiano per almeno 15 anni; possedere un adeguato grado di capacità professionale; corretta applicazione dei CCNL ai propri dipendenti. “Confartigianato continuerà a seguire con attenzione il completamento dell’iter, affinché quello di maestro artigiano non resti un titolo onorifico abbiamo necessità di tempi celeri riguardo l’avviso sulla “Bottega scuola” e lo stanziamento delle opportune risorse per le attività che le stesse dovranno svolgere” conclude la dott.ssa Paolini.