Da Cerignola in California per poi ritornare e intraprendere la strada della politica: questo in sintesi il percorso di Vincenzo Belpiede, classe ’84, il cui curriculum è al vaglio del Movimento 5 Stelle per la candidatura alle prossime Europee. Dopo dodici anni all’estero, sette anni di lavoro in Nokia e Microsoft, consulente di importanti start-up in Silicon Valley, Belpiede è ritornato a vivere a Cerignola. «Posso lavorare anche da qui -confessa -, ho avviato diversi progetti su blockchain, software e influencers che mi permettono di lavorare da remoto e ho deciso di tornare in Italia. Ho avuto la fortuna di mettere insieme delle esperienze che posso mettere a disposizione della mia terra».
Echi di democrazia partecipata oltre oceano, così una volta di nuovo in Italia nasce la voglia di tentare la strada del movimento grillino, non per convinzione ideologica o per spirito di protesta, ma semplicemente per il valore di una “opportunità” che il giovane pugliese non ravvisa altrove. «Nel giugno del 2018 ho avuto la fortuna di conoscere Emanuel Mazzilli, candidato del M5S per il Nord America nel 2018, e Alessandro Di Battista durante un evento a San Francisco – spiega -. Questo incontro è stato determinante per far nascere in me il desiderio di mettere in gioco le mie competenze al servizio del Sud Italia. Ho conosciuto Davide Casaleggio e i vari attivisti, ho partecipato ad eventi nazionali e locali. L’apertura del Movimento 5 Stelle ai giovani senza alcuna esperienza politica ha costituito una spinta significativa al mio desiderio di entrare in politica».
Adesso Belpiede conta solo sul proprio profilo di competenze per una candidatura che dovrebbe essere innanzitutto approvata sulla base del curriculum vitae, prima di finire al voto sulla piattaforma Rousseau. Il 35enne ofantino ci crede, ma se la candidatura non dovesse arrivare? «Non cambierà nulla. Continuerò ad impegnarmi diversamente per questo territorio, a non tollerare le uscite di Salvini e credere che la politica debba dare a tutti una possibilità».