Torna a parlare del Partito Democratico il Giudice di Cassazione e già Parlamentare della Repubblica Francesco Bonito. «Sono tra coloro che da tempo hanno espresso un giudizio fortemente critico nei confronti delle scelte politiche che hanno caratterizzato, in questi ultimi anni, il Partito Democratico, la cui natura ed essenza politica risultano, oggi, pesantemente snaturare se riferite alla storia, anche quella più vicina a noi, della sinistra italiana. Sono peraltro fermamente convinto che i valori, gli ideali di quella nobilissima storia siano universali e che essi, in quanto tali, non potranno mai essere annullati e cancellati. Ebbene, dopo un lungo sonno, mi pare di intravedere al momento una luce in fondo al tunnel, credo di notare un risveglio attorno ai temi che da sempre hanno caratterizzato la sinistra italiana ed internazionale, intravedo una nuova volontà di tornare a lottare in favore dei deboli, per tutelare i lavoratori, per costruire insieme una società giusta e solidale. Tutto questo grazie al confronto congressuale che finalmente, anche se con enorme ritardo, si sta animatamente sviluppando».
Rivela la sua posizione a favore di Zingaretti l’onorevole cerignolano che, qualche mese fa, intervenuto alla due giorni di Fratelli d’Italia lanciò pesanti accuse sull’amministrazione comunale guidata da Metta. «Parteciperò pertanto, con convinzione e con la sicurezza di fare una cosa giusta ed utile per il mio Paese, alle primarie di partito del prossimo tre marzo e lo farò per votare, tra i candidati partecipi del confronto, Nicola Zingaretti. Sono convinto che la possibilità di recupero e rilancio della sinistra italiana passi attraverso la scelta di una classe dirigente credibile ed autorevole, capace di riconoscere i gravi errori del passato ed in grado di riunire quanti, dentro e fuori del partito, vogliono resistere alla cultura dell’odio, della paura, delle disuguaglianze che oggi ispira le forze che ci governano. Per tutto questo credo fermamente che il più adatto a guidare oggi il partito democratico (pilastro della nostra democrazia solidale) per un domani di successo, sia Nicola Zingaretti. Dalla sua affermazione e da una larga partecipazione alle prossime primarie può partire un segnale vero di rinascita, la individuazione di un nuovo e vero leader».