La polizia ha portato alla luce un giro di prostituzione in diversi centri olistici sparsi su tutto il territorio italiano. Vittime una cinquantina di ragazze di età compresa tra i 20 e 30 anni. Come riportato dal quotidiano locale AnconaToday.it, l’operazione “Vishudda” ha smantellato la rete criminale dopo due anni di complesse indagini condotte dalla Procura e dalla Squadra Mobile di Ancona. Cinque persone tratte in arresto, tra cui due cerignolani -un imprenditore di 40 anni, attualmente recluso in carcere e sua moglie 33enne, costretta ai domiciliari – ritenuti essere i vertici dell’organizzazione. Entrambi dovranno rispondere di concorso in induzione alla prostituzione. Per gli altri quattro indagati invece l’accusa è quella di concorso in favoreggiamento della prostituzione. Sono nove i centri olistici posti a sequestro cautelare nelle città di Ancona, Barletta, Bologna, Curtatone (Mantova), Faenza (Ravenna), Foggia, Pescara, San Giovanni in Marignano (Rimini) e San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno).
LA VICENDA: RAGAZZE ADESCATE E “FORMATE”
La coppia cerignolana aveva organizzato un sistema che permetteva loro di fatturare centinaia di migliaia di euro all’anno e seguiva un modus operandi ben preciso. Attraverso annunci di lavoro web in cui si premetteva un contratto di lavoro a tempo indeterminato selezionavano le ragazze – tutte italiane, di bella presenza, tra i 20 e i 30 anni –, assunte formalmente come segretarie, e insegnavano loro le tecniche adoperate nei massaggi tantrici che puntualmente sfociavano in atti sessuali, sebbene di questo, stando alle intercettazioni, non si parlasse mai esplicitamente durante i colloqui. Anzi la coppia persuadeva le massaggiatrici che si trattasse di un lavoro altamente redditizio e che le dinamiche che si creavano nelle loro strutture fossero assolutamente legali. L’organizzazione si faceva forte anche di un imponente passa parola tra clienti che al contrario erano ben consapevoli delle “prestazioni” che avrebbero ricevuto.
Generalmente ogni incontro veniva pagato 100 euro, di cui 60 andavano alle ragazze e 40 all’organizzazione. Il giro fruttava guadagni notevoli. Nel corso dei blitz condotti negli ultimi due giorni la Squadra Mobile sono stati sequestrati circa 15mila euro anche se, secondo gli inquirenti, l’attività avrebbe fruttato alla coppia quasi 30mila euro al mese. La vicenda assume anche contorni grotteschi se si pensa che, appena si effettua l’accesso al sito del gruppo che gestisce i centri, compare un pop-up con una frase che sa di beffa: «Il massaggio tantra non è sesso. Se cercate un surrogato del sesso a pagamento questo non è il posto giusto, perciò, prego, esci».