Molto rumore per nulla, verrebbe da dire rubando il copyright a Shakespeare per commentare il fallito assalto al bancoposta di sabato pomeriggio a Cerignola nella centrale piazza Duomo, se non fosse per l’ennesima dimostrazione di arroganza della criminalità predatoria del basso Tavoliere. Nella lunghissima serie di «furti col botto» ai danni di bancomat o bancoposta come in questo caso, non era mai successo che i ladri colpissero in pieno giorno alle 15.30, visto che solitamente gli specialisti di questi assalti colpiscono nel cuore della notte. Chissà se le indagini condotte dai Carabinieri, che dopo il fallito assalto hanno eseguito una serie di controlli e perquisizioni, porteranno all’identificazione e arresto dei responsabili del fallito furto alle Poste centrali di piazza Duomo, già in passato finite nel mirino di rapinatori.
In mano agli investigatori ci sono i filmati registrati dalle telecamere e impianti di video- sorverglianza della zona: i quattro ladri sono arrivati, e poi andati via, a bordo di due scooteroni: la «marmotta», la pala artigianale esplosiva infilata nella fessura del bancoposta, ha fatto «flop» e l’esplosione solo minima ha causato lievi danni, costringendo i ladri a fuggire a mani vuote. Indagini in corso per identificarli. Come indagini sono in corso sempre a Cerignola da parte delle forze dell’ordine per cercare di dare un nome ed un volto ai tre banditi che sabato mattina, a volto coperto ed armati, hanno fatto irruzione in un negozio di ottica in corso Aldo Moro: i banditi si sono impossessati di soldi e occhiali per un importo non ancora noto. I numeri dicono che nel 2018 una rapina su tre messa a segno in tutta la Capitanata è avvenuta a Cerignola, dove si sono registrati 112 colpi, 32 in più rispetto agli 80 del 2017: la percentuale di casi risolti è bassa.
tratto da La Gazzetta del Mezzogiorno